E così siamo arrivati a Dicembre.
Già intorno a me sento parlare di Natale, di decorazioni, di gioia e colori. E io torno a trasformarmi, come ogni anno, in un piccolo Grinch. Sì, sono ripetitiva, ma è più forte di me. Più passano gli anni e più sento poco questa festività. Ho solo voglia di fare piccoli pensieri nati dal cuore, e stare con la mia famiglia. Sperando che almeno quest'anno io possa tornare a casa. Dita incrociate.
Chiacchiere sulle festività a parte, oggi vi parlo di un'altra opera del mio caro Shakespeare. Una di quelle di cui ho sentito parlare poco e niente, ma che ho apprezzato e mi ha anche fatto riflettere molto (poi scoprirete perché)!
Manca solo il mese e questo mio progetto sarà giunto al termine. Se mi guardo indietro da un lato sono orgogliosa e felice di averlo ideato e portato a termine (be', quasi, manca l'ultima tappa), dall'altro un po' resta quella sorta di dispiacere nell'aver visto tanta acclamazione su Instagram per poi seguirlo veramente poco e niente. Però va così, e ormai ho capito che è inutile rimanerci male in quel social. O hai un determinato carattere, o se certe scelte non fanno parte di te, basta. Vai avanti per la tua strada, e continua ad arricchire quella valigia ricca di sogni, Marta.
Torniamo a parlare di fumetti e graphic novel, vi va?
Oggi voglio dedicare il mio articolo a una serie fantasy-steampunk tutta al femminile, che io sto amando davvero tanto! Non conosco il numero totale di volumi - visto che sono in corso d'opera - ma ormai che sono così entrata nella storia devo assolutamente sapere come andrà a finire. Anche perché quello che ti lascia sicuramente la lettura di ogni singolo libro è tanta, troppa, curiosità!
Di Monstress avevo già parlato (trovate i miei pareri del Vol.1, Vol. 2, Vol. 3, e Vol.4 semplicemente cliccando sui link!), ma a ottobre sono riuscita a recuperare anche il quinto! Ovviamente se non avete ancora letto nulla, non vi consiglio di continuare: pur stando attenta agli spoiler ogni volta, non so quanto capirete. Quello che so è che se amate i graphic novel ricchi di intrighi, sentimenti, mostri interiori, ma anche crescita, una gran presenza di personaggi femminili, e un mix di fantasy e steampunk ve lo consiglio.
Negli ultimi anni leggere per me non è solo evadere da una realtà che non sempre mi fa bene, ma è anche un modo per aprire gli occhi, per cercare di comprendere altri mondi e culture lontane da quella in cui sono nata, e anche altri punti di vista. Continuando un po' il percorso alla scoperta di quella letteratura che mette in luce il tema del Razzismo, qualche settimana fa ho concluso un libro che dal punto di vista delle tematiche affrontante mi ha molto colpito: La linea del colore, di Igiaba Scego, romanzo pubblicato nel 2020 da Bompiani.
Posso già anticipare che si tratta di una lettura che intreccia la Storia passata a quella attuale; quindi ci sono importanti riflessioni anche sul nostro presente.
Uno dei miei progetti di lettura, su cui spero di riuscire a soffermarmi in modo più intenso dal prossimo anno, è il recupero di libri a tema Stregoneria e Magia, sia dal punto di vista Storico che fantastico, associando ovviamente anche dei saggi a riguardo.
Qualche settimana fa ho divorato un graphic novel che fa riferimento ai fatti accaduti a Salem, nel 1692: le accuse di Stregoneria, che mandarono a morte soprattutto donne, con motivazioni assurde, dando adito a desideri di vendetta, fanatismo religioso o pura ignoranza.
Le figlie di Salem, di Thomas Gilbert - pubblicato in Italia da Diabolo Edizioni - è un'opera che ha scatenato in me differenti emozioni, come sempre accade quando affronto questa tematica: dalla rabbia, alla commozione, dai sorrisi, all'ammirazione per la forza e il coraggio delle donne, dall'indignazione a un senso di impotenza.