Di solito non faccio segnalazioni perché il mio blog non è una vetrina, ma un semplice diario delle mie letture (e non solo). Ma ci sono progetti di natura solidale che a mio parere meritano promozione, anche se nel mio piccolo. Ed è per questo che in questi casi mi piace fare delle eccezioni.
È da poco uscito “In viaggio con LISA. Destinazione Ghana”, il primo volume della collana solidale di nome “LISA” (acronimo di “Libri per un’Istruzione Solidale e Accogliente”), un progetto di Daniela Baranello e Denise Sarrecchia fondatrici di SelkInk Studio Editoriale. Il presente lavoro vede anche la collaborazione di Projects Abroad, l'associazione internazionale operante nei Paesi in via di sviluppo per favorire l'istruzione infantile. A quest'ultima sarà destinata parte dei proventi ricavati dalla vendita dei libri.
Shakespeare, mio caro Shakespeare.
Questo progetto che sto portando avanti ormai dal maggio 2020 è arduo, ma contro ogni aspettativa non mi sono ancora bloccata. Anzi. Mentre proseguo con le sue opere, sto anche leggendo alcuni saggi, che mi permettono un po' di arricchire tutto con qualche sfumatura in più. In dei momenti forse è più facile: alcuni lavori li ho già letti o sono così conosciuti da non aver problemi, in altri casi (come questo), mi approccio per la prima volta al testo, e diciamolo, Shakespeare non va letto con leggerezza. E forse, non sempre riusciamo a scorgere ogni singolo aspetto che viene trattato. In effetti, come dico sempre, io sono solo una semplice lettrice che non ha studiato il suo teatro. Mi piace leggerlo, e approfondirlo con testi di studiosi, ma non sono esperta. Questo ci tengo a ribadirlo con forza. Perché magari può succedere di far piccoli errori nella comprensione del testo.
Nel mio percorso di conoscenza della Storia e della Memoria della Shoah (e non solo), quest'anno ho deciso di spingermi un po' oltre, andando a recuperare qualche testo riservato ai più piccoli, ma che può sicuramente colpire anche gli adulti. Durante le mie ricerche mi sono imbattuta, in particolare, in tre titoli che mi hanno molto colpita in primo luogo per le bellissime illustrazioni. Ma anche le storie, poi, si sono rivelate commoventi e adatte, a mio modesto avviso, a narrare una delle più tragiche pagine di Storia anche ai bambini.
Sono convinta che iniziare a far conoscere certi temi sin dall'infanzia sia molto importante: i bambini con la loro sensibilità possono ascoltare, far sedimentare certe storie dentro di sé, porre domande e formarsi. Sì, i primi piccoli passi per crescere con empatia e conoscenza, rispetto e ricordo. Almeno questo è il mio parere.
Oggi è la festa del gatto e quale momento migliore per parlare di un libro che ha come protagonisti anche queste splendide creature?
Di Kawamura Genki avevo molto amato il romanzo “Non dimenticare i fiori”, una storia che ho definito profonda come il mare ma delicata come i petali di un fiore, ma da molto tempo puntavo anche a questo lavoro. Ne avevo sentito parlar molto bene, e ne sono sempre stata attratta, non solo per il mio immenso amore per i felini, ma anche incuriosita da quel titolo che, in verità, può mettere i brividi. Io non potrei mai immaginare un mondo senza gatti, lo ammetto. Per me queste creature sono bellezza, conforto, amore. Sono cresciuta sempre in una casa che vedeva la presenza di almeno un gatto, e ora che purtroppo non posso tenerne - almeno per il momento - mi mancano immensamente, sento sempre un vuoto.
Devo dire che in “Se i gatti scomparissero dal mondo” ho trovato degli elementi affini con il successivo romanzo, soprattutto circa il rapporto d'amore ma anche di conflitto con i propri genitori, ma allo stesso tempo mi sono ritrovata a sorridere e a riflettere su temi anche molto attuali.
Non molto tempo fa ho visto un bellissimo film in tv, con protagonista una straordinaria Whoopi Goldberg, attrice che amo moltissimo. Ho sempre voluto recuperare anche l'omonimo libro da cui era stato tratto, e ne ho approfittando partecipando, così, al bellissimo progetto di Federica (fede_in_books_land) e Laura (lisoladicalipso) su Instagram: #IlRazzismonellaLetteratura.
Oggi, quindi, cercherò di parlarvi de Il Colore Viola, di Alice Walker, (ri)pubblicato in Italia da Edizioni SUR.