Se c'è una persona che sa creare progetti di lettura davvero interessanti e soprattutto originali, è sicuramente Ambra (sonosololibri su instagram)!
Ho ridotto molto le mie partecipazioni a challenge o affini, semplicemente per mancanza di tempo, e con la volontà di non dover più comprare per forza nuovi libri o prenderne troppi in biblioteca, così da recuperarne quanti più possibile dalla nostra libreria (oh, insomma ne abbiamo più di mille e moltissimi ancora da leggere!), ma quando ho visto la Dungeon of Readers, con tanto di mappa, e tappe molto in linea con questo mio scopo, non ho saputo resistere! Ho iniziato più tardi, rispetto agli altri, ma finalmente ci sono dentro e sto sfoltendo un po' la pila di libri che mi attende, ma soprattutto conoscendo altre realtà editoriali, più piccine ma ugualmente degne di nota, e autori dai quali forse mi tenevo un po' troppo distante.
Ma bando alle ciance.
Sono partita dalla Foresta Oscura e... Con quale titolo ho iniziato? Con un weird pubblicato da Edizioni Hypnos: “La mia morte” di Lisa Tuttle! E devo dire che nonostante il suo essere una lettura veramente strana, mi è piaciuto moltissimo!
Ci sono case editrici che si concentrano su un genere o due in particolare, altre che invece sono interessate a coinvolgere i lettori in più universi narrativi: una di queste è sicuramente la Giovane Holden Edizioni, di cui vogliamo parlarvi oggi, grazie alle parole dell'editore Marco Palagi, che ringraziamo!
Il nostro viaggio tra le case editrici indipendenti continua e oggi ve ne vogliamo presentare una che si sofferma molto sulla letteratura d'infanzia, senza però mettere in secondo piano la narrativa e la saggistica illustrata per adulti: Edizioni Astragalo.
Abbiamo avuto modo di conoscerla grazie al libro “Babablù” di Fabiola D'Ettorre con le illustrazioni di Elena Marengoni, di cui trovate la recensione sul blog (il link è alla fine di questo articolo).
A donarci uno sguardo più attento su questa realtà editoriale è stata Gabriella De Paoli, Responsabile Comunicazione e Marketing.
Non ricordo come e quando ho scoperto il profilo Instagram di Siankiki, ma da quel momento è diventato uno dei miei preferiti. Mi sono innamorata delle immagini, e poi dei testi. Della gioia, dell'amore, della cultura diversa ma altrettanto affascinante dei Maasai, della sua forza nonostante le difficoltà, il dolore, la malattia. A mio avviso, è una di quelle persone da seguire, perché possono emozionarti e in un certo senso arricchirti dentro. In un mondo in cui serpeggiano sempre più odio e violenza, la voce di Gaia Dominici riesce a donarti un po' di luce e magari a farti aprire un po' di più la mente, anziché vedere sempre nelle culture “diverse” dalla tua, il male. Solo perché non lo comprendi, solo perché è lontano dalla realtà in cui sei cresciuta.
Quando ho scoperto del suo libro, non vedevo l'ora di leggerlo, certa che Gaia non mi avrebbe delusa. E, infatti, tra queste pagine ho respirato le stesse emozioni, forse anche amplificate, che riesce a donare grazie a una foto, a una didascalia, a delle storie in cui ti fa un po' entrare nel suo mondo, nella savana, nella sua famiglia Maasai con le giraffe in giardino.
Oggi torniamo sul blog con una nuova puntata della nostra rubrica dedicata alle interviste ad alcune case editrici presenti al Salone del Libro di Torino, e vogliamo presentarvi Keller Editore.
Si tratta di una realtà editoriale che ho scoperto da poco, ma che ha attirato moltissimo la mia curiosità, per cui spero di riuscire a leggere molto altro in futuro.