Il 27 gennaio non è solo una data in cui si ricorda un fatto storico molto importante, ma è un monito: quello di non dimenticare mai quel che è accaduto per far sì che non si ripeta più. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, abbatterono i cancelli di Auschwitz e l'orrore fu finalmente scoperto. A certe cose così incredibili e terribili non si credeva, o forse era troppo facile voltare lo sguardo. Eppure, mentre scrivo queste parole guardo con paura e schifo a ciò che è seguito. Quello che si ricorda
Frankenstein è uno di quei grandi classici di cui ho sempre rimandato la lettura. Non so perché. Più volte mi dicevo “ecco, ora lo leggo!” e poi sceglievo altri titoli, lo mettevo da parte, forse immaginando una storia diversa, uno stile più complicato che non mi avrebbe preso, o chissà che altro! Poi, complice una challenge su Instagram - sì, ne sto seguendo un'altra, e spero di farcela! - ho trovato quella spinta necessaria a buttarmi tra queste pagine. E che dire? L'ho amato. Sia per la storia, sia per i temi, sia per lo stile meraviglioso della Shelley, di cui vorrei legg
È un 2020 non iniziato nel migliore dei modi: tra malesseri fisici, sintomi dell'influenza (raffreddore maledetto!) e molti pensieri sulle strade da prendere, accompagnati da una forte pigrizia e ansia, non l'ho iniziato con il piede giusto. Facciamo che l'anno nuovo inizia a febbraio? Ma ce la faccio davvero a cambiare? La verità è che mi sento sospesa, bloccata, sento la mancanza di alcune cose, allo stesso tempo non vorrei fare dei maledetti passi indietro. Ditemi, perché è così difficile essere me? Problemi a parte, oggi vi voglio parlare di un libro che mi ha causato almeno ini
Dal 10 febbraio sarà trasmessa in televisione la seconda stagione de L'Amica Geniale, tratta dai libri di Elena Ferrante. Come sapete, ho molto amato il primo, e ho deciso di recuperare anche il secondo, in vista della serie tv. Questo ritorno alla vita di Lila e Lenù mi ha un po' turbata, ma resto affascinata profondamente dalla scrittura della Ferrante, che ti rapisce, colpisce, ti avvinghia a sé, non permettendoti quasi di distogliere l'attenzione. Ti fa sprofondare nel rione di Napoli, tra quelle strade piene di polvere, nelle case povere - o ricche - di famiglie numerose, o ti t
Tornata alla base, si cerca di essere più operativa, e aggiornare il blog con più contenuti possibili. Anno nuovo, vita nuova? Ci credo sempre meno. Ogni volta inizio piena di propositi, e poi mi perdo dopo pochi giorni. La verità è che quest'anno non ne voglio fare, vorrei solo provare a uscire dal guscio nel quale mi sono nascosta, e lottare contro quest'ansia del mondo che non mi fa vivere bene anche la più piccola cosa. In queste ultime settimane ho letto molto, ma non ho avuto modo di mettermi al pc a scriverne pensieri. Oggi si parla di nuovo di libri, di due libri! Li ho
Perché i figli non sono solo di chi ci mischia dentro il corredo genetico. I figli sono di chi se ne prende cura, di chi scova un ultimo granello di energia per loro, la sera, dopo una giornata infernale. I figli sono di chi, senza pensarci troppo su e senza una garanzia, si innamora di loro, anche se hanno gli zigomi di un'altra persona. Ho sentito parlare molto bene di questo libro e, leggendo la trama, ho subito pensato che sarebbe stato un bel regalo per una persona a me cara. Infatti, anche se questa recensione la scrivo prima di Natale, sarà pubblicata solo d
Il tempo è come sempre volato e ormai manca veramente poco a un nuovo Natale. Da domani fino al 28 Dicembre il mio blog va in pausa. Si torna a casa a trovare la famiglia e sicuramente non voglio perdere nemmeno un minuto. Voglio passare del tempo con i miei cari, voglio rivedere e restare ammaliata come sempre dai paesaggi che amo e nei quali sono cresciuta, voglio godermi le mie gattine. E quindi, mi fermo per un po'. Anche se mi potete trovare sul mio Instagram. Lì cercherò di dedicare qualche minuto, con qualche foto a tema, o chissà. Tutto il mondo dei BookBlogger sta fornendo
Lì, in quella specie di tempio naturale, lei si sedeva a terra tra le foglie, convinta che fino a un attimo prima, proprio in quel punto, le api fossero intente a conversare tra loro, perché quello era il loro salotto, tutte prese a raccontarsi storie antiche e meravigliose. dall'introduzione di Cesare Catà. Pamela L. Travers. Per molti di noi è semplicemente l'autrice che ha dato vita a uno dei personaggi più conosciuti e amati: Mary Poppins, una figura mitica, un archetipo, ossia come viene spiegato nell'introduzione un'icona letteraria che entra nel linguaggio giorna
È dura rimanere indietro. Aspetto Henry senza sapere dov'è e se sta bene. È dura essere quella che rimane. [...] Tanto tempo fa, quando gli uomini andavano per mare, le donne li aspettavano sulla spiaggia, scrutavano l'orizzonte in cerca della piccola imbarcazione. Adesso io aspetto Henry. Lui scompare senza preavviso e involontariamente. Io lo aspetto. Ogni minuto di attesa dura un anno, un'eternità. Ogni minuto scorre lento, trasparente come vetro. Attraverso ogni minuto vedo un'infinità di minuti in fila, in attesa. Perché se ne va dove io non posso seguirlo? Avere la capacità di
Ho un ricordo vivido delle elementari: la partecipazione della nostra classe a un progetto sulla Resistenza. Ho ancora l'elaborato finale nella mia casa, ad Ascoli. Ricordo le gite fatte sui luoghi in cui i partigiani combattevano contro fascisti e nazisti, le domande fatte ai sopravvissuti, a chi quella guerra l'ha vissuta. Ricordo il film su Anna Frank. E poi crescendo ricordo la mia passione - anche se è un termine forse brutto per il tema - per tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale e non solo. E ancora le lacrime per avermi costretto a entrare ad Auschwitz nella gita delle s