Tempo fa avevo trovato per caso un account davvero molto interessante su Twitter: quello di Johannes Bückler. Un nome fittizio, dietro il quale non si sa bene chi ci sia, ma che riesce a donare qualcosa di importante in quel social fatto di brevi frasi, e molto spesso - almeno nell'ultimo periodo - di odio e turbamento: le storie.
Storie più note, ma soprattutto meno conosciute. Persone del passato a cui viene data voce. Una voce coinvolgente, appassionante, come se attraverso le parole fosse ancora possibile far emergere chi non c'è più, ricordarlo, non dimenticare mai quella scintilla che hanno potuto donare al mondo. Vite molto spesso semplici, che però non dovrebbero mai passare in secondo piano. Perché non esistono piccole storie. O meglio, anche quelle storie vere apparentemente piccole, hanno un significato e un'importanza enorme.
Quando ho scoperto che la casa editrice People avrebbe raccolto alcune di queste vite in un libro, non ho resistito. È stata la prima lettura di quest'anno. Semplicemente, bellissima. Se volete, è stato pubblicato anche un secondo volume “Non esistono piccole donne” che si concentra su figure femminili della storia e che io non vedo l'ora di acquistare e leggere.
Ci sono libri con storie inventate che ti fanno viaggiare con la mente, ti trasportano lontano, ti emozionano e fanno piangere, o ridere, o arrabbiare.E poi ci sono le storie vere, i temi importanti, le realtà da conoscere, comprendere, non dimenticare e a cui donare molta attenzione. Tema di oggi: Storie vere, tematiche importanti. © una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice La campana di vetro, Sylvia PlathIl libro che mi ha permesso di conoscere Sylvia, di avvicinarmi a lei e comprenderla così tanto...Storia fittizia? In verità c'è tanto dell