A Gennaio ha preso il via il mio progetto #UnaValigiadItalia dedicato alla Letteratura Italiana. Ho voluto iniziare con Primo Levi perché avevo voglia finalmente di approfondire i suoi libri sulla terribile esperienza nel campo di concentramento e sull'odissea del ritorno a casa. Quale nome più adatto, del resto, per il mese della Memoria?
Leggere Primo Levi è stata un'esperienza forte, intensa e seppur nella sua tragicità, bellissima. In particolar modo con Se questo è un uomo, ho avvertito delle emozioni importanti, ed è cresciuta ancor di più la voglia di continuare a leggere e riflettere sul tema della Memoria, e a diffondere nel mio piccolo l'importanza del conoscere la storia, anche nei suoi più terribili eventi, in modo tale non solo da crescere interiormente ma da capire quanto sia importante ricordare e provare a migliorarsi, anziché tornare indietro.
Purtroppo lo so, non dipende dal singolo, ma... finché avrò vita continuerò a parlarne, grazie anche a letture a tema.
La Tregua, però, è stata ugualmente interessante. Perché molto spesso si può tendere a pensare che una volta liberati, tornarono subito tutti a casa. Ma no, non è così. Levi restò lontano dalla sua Torino per quasi un anno dopo la liberazione, attraversando una serie di stati ed esperienze particolari. E qui sono narrate, con più tranquillità rispetto alla stesura intensa di Se questo è un uomo.