Come riuscire a descrivere questi cinque intensissimi giorni al Salone Internazionale del Libro di Torino?
Potrei iniziare da una parola: Rinascita.
Veniamo tutti da quasi due anni veramente difficili. L'ombra di questa pandemia globale aveva frenato un po' tutto ma, possiamo dire che aveva bloccato anche noi, come singoli.
Se mi volto indietro, vedo una me terrorizzata, chiusa in casa, piena di rabbia prima e di incertezze e paure dopo. C'era la tristezza nel non riuscire a raggiungere i parenti lontani, nel vedere tutti quegli eventi a cui tenevi rimandati di volta in volta, la difficoltà di scorgere un futuro. In tutto questo caos soprattutto emotivo, in questa terribile stasi, io sono riuscita a non crollare ancorandomi ai libri e agli affetti. I libri sono stati il mio modo di evadere, di respirare.
Ci siamo. Sono emozionata.
Sono ormai poche le ore che mi separano da uno degli eventi che più amo qui a Torino: il Salone Internazionale del Libro!
Non vedo l'ora di ritrovarmi a girovagare come una trottola tra quei padiglioni, a sfogliare pagine e pagine, restare incantata da tutte quelle storie da scoprire, e ascoltare le tante voci di artisti e scrittori che non vedo l'ora di vedere di persona.
Dopo quasi due anni di attesa, voglio vivere questa esperienza al massimo. Voglio tornare a sorridere di cuore, anche se dietro una mascherina, e rientrare in casa magari sì, distrutta, ma immensamente felice.