Amo le leggende nordiche, e una delle mie case “letterarie” preferite è sicuramente Avalon. Quindi, quando ho scoperto questa trilogia fantasy - ma anche distopica - non ho saputo resistere! Si tratta di una lettura per ragazzi, ma a mio parere può coinvolgere benissimo anche gli adulti che in certe storie amano perdersi.
La voce del Mare di Mara Li, pubblicato da Edizioni Piuma, è il primo libro di una trilogia pronta a tenere il lettore con il fiato sospeso. E, in effetti, le vicende di Nimue e di suo fratello Arthur mi hanno tenuta incollata alle pagine, desiderosa di comprendere appieno i misteri che aleggiano intorno alla loro famiglia. Ah sì, avete notato anche voi questi nomi che rimandano sicuramente alla mitologia di Re Artù? (La figlia del mare e il Re che verrà...). È proprio questo uno dei punti per cui ho voluto leggere questa storia, di cui ora tenterò di parlarvi, in modo tale - o almeno lo spero - di colpire anche voi. Intanto, ringrazio Francesca per avermi inviato una copia!
Sono rimasta attratta dal libro di cui voglio scrivere oggi per due motivi: da un lato la splendida copertina opera di Daniele Serra, un artista italiano che adoro, dall'altro lato la voglia di scoprire storie sui licantropi o esseri simili. Nella mia vita da lettrice ho letto molti libri sui vampiri o altre figure del mondo fantastico, ma su questi a parte “Unico indizio la luna piena” di Stephen King non mi pare di aver letto altro. Devo ringraziare Fanucci Editore per avermi permesso di collaborare insieme, e ottenere così una copia cartacea omaggio. Grazie per questa preziosa opportunità.
Non conoscevo Robert Stallman e, a voler essere del tutti sinceri, mi sono buttata in questa storia senza sapere troppo. La trama mi ha ispirata, e mi son detta: perché no? In questo volumone di quasi 700 pagine sono in verità racchiusi tre libri della saga della Bestia: L'Orfano, Il Prigioniero e La Bestia.
A volte ritornano...
Ciao, sognatori!
Come promesso eccomi di nuovo qui. Dopo più di un anno lontana dalla mia famiglia è stato bello passare del tempo con loro - anche se con i soliti alti e bassi -. Mare poco e niente, caldo troppo, impegni tanti, ma alla fine ho passato del tempo in mezzo al verde e ho respirato un po' distante dallo smog della grande città. Poi c'è stata la seconda dose del vaccino che mi ha stesa (nulla di grave, però!), ma allo stesso tempo sono più serena. Mi sembra un piccolo passo verso il ritorno a una normalità. Lo spero tanto, perché francamente sono stanca di vivere con la paura di rischiare conseguenze gravi o mortali a causa di questo terribile virus.
Pensateci bene, fate anche voi la scelta più giusta per uscire tutti insieme da quest'incubo. Per favore.