Tra novembre e dicembre ho letto un libro che ho profondamente amato. Purtroppo dovendo correre nelle Marche per un motivo triste quanto importante, non sono riuscita a scrivere nulla. La copia che avevo letto è tornata in biblioteca e io ho atteso di ritrovarne una prima di spendere qualche parola a riguardo. La storia della piccola Francie e della sua famiglia mi è entrata così dentro, che ho desiderato con forza avere il libro con me. E qualche settimana fa sono riuscita a trovarne una al mercatino ed è subito tornata a casa con me. Quindi ci siamo, oggi posso finalmente farvi conoscere un titolo che riuscirà a emozionarvi e sicuramente a occupare uno spazio importante nel vostro cuore. Il libro s'intitola Un albero cresce a Brooklyn, scritto da Betty Smith.
Quando ho letto per la prima volta “La luna e i falò” di Cesare Pavese, ho provato come la sensazione di sentirmi a casa, di essere compresa, di ritrovarmi in alcuni dei suoi pensieri. È un libro che mi ha segnata, che ho sentito almeno in parte mio, e che mi ha spinta a voler recuperare altro dell’autore, e spero di riuscire a farlo presto. Nel frattempo, però, ho scovato tra le recenti uscite editoriali un romanzo per ragazzi che riprende personaggi, luoghi, frasi e tracce dell’opera di Pavese, per avvicinare i più giovani al suo lavoro e non ho resistito.
“Negli occhi di Luna, i falò” di Luigi Dal Cin adempie, a mio avviso, allo scopo, creando una storia secondo me perfetta da leggere in estate. Magari in mezzo al verde, con le colline in lontananza.
Due parole mi hanno convinta a leggere questo libro: Fiaba e amica e prima lettrice di Tolkien. Non conoscevo, in effetti, Naomi Mitchison, ma sono rimasta molto attratta dalla copertina di questo libro e dalla trama. Devo ringraziare Cristina, ufficio stampa di Fazi Editore per avermi permesso di leggerlo in copia digitale. Prima di parlare di questo libro, volevo spendere due parole su quest'autrice molto affascinante anche per la sua storia, la sua vita, le sue azioni. Naomi Mitchison, autrice di settanta libri, aveva cinquantacinque anni quando Il viaggio di Halla venne pubblicato
Piccole Donne è una delle mie opere preferite, uno di quei mondi letterari dove hai sempre voglia di tornare, perché ti senti a casa; qui, in particolare, ti senti accolta in un amorevole abbraccio, quello di una famiglia preziosa quanto speciale: la Famiglia March. Piccole Donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, inizialmente pubblicato in due volumi nel 1868 e nel 1869 con i titoli di Little Women or Meg, Jo, Beth and Amy, e Good Wives, e poi successivamente riuniti, nel 1880, in uno solo. In Italia e in altre zone, fu diviso in due romanzi: Piccole Donne e Piccole Donne Crescono (ai quali si aggiungo in seguito, Piccoli Uomini e i Ragazzi di Jo, che leggerò al più presto nella magica edizione di Oscar Vault).