Esce oggi in libreria il secondo volume della serie, di quattro volumi, Melvile di Romain Renard, un poliedrico artista belga, autore di fumetti, scenografo, grafico e musicista che ci fa tornare in questa piccola quanto oscura e immaginaria cittadina americana. Se nel primo graphic novel ci ha permesso di conoscere la storia di Samuel Beauclair, scrittore che vive tra sensi di colpa e con il peso di dover essere come suo padre, qui troviamo una storia che si sviluppa parallela alla prima. L'autore ci descrive la vita di Saul Miller, brillante universitario e professore di astrofisica, che vive riparato nel folto della foresta, con pochi amici, una donna con cui ha un flirt, e una bambina alla quale trasmette le sue conoscenze sull'universo e le stelle. Ma l'arrivo di due cacciatori minerà l'apparente serenità della sua esistenza.
Cosa si può fare quando si perde la propria scintilla creativa?
Quando si prova sconforto, oppressione, quando il peso delle aspettative ci schiaccia inesorabilmente?
A volte, allontanarsi sembra essere la via più facile, per poi ritrovarsi. Ma è davvero così?
È quello che un po' succede a Samuel Beauclair, protagonista del nuovo graphic novel recentemente pubblicato da 21Lettere, una casa editrice che personalmente amo molto per il loro progetto editoriale e i titoli che finora non mi hanno mai deluso. Questa volta andiamo a Melvile, una cittadina immaginaria creata dalla mente e dalle tavole di Romain Renard, un poliedrico artista belga. Autore di fumetti, scenografo, grafico e musicista, Renard ci regala un'opera che ha un taglio cinematografico e fortemente introspettivo. Facendo delle ricerche, per pura curiosità, ho scoperto che è il primo volume di una trilogia tutta ambientata in questo villaggio, ricco di ampi spazi naturali ma anche di miti e leggende. Devo ammettere che spero proprio di continuare a leggere anche gli altri lavori per avere una visione più completa della sua idea.