Quando tre anni fa ho ideato il progetto #aTeatroconShakespeare mai avrei pensato di riuscire a portarlo a termine. Sapevo già che era un'impresa ardua, intensa, ma anche incredibilmente bella e appagante. Ebbene, sì. Sono riuscita a leggere tutte le sue opere (ne mancano due, a cui forse ha collaborato, magari in futuro le leggerò), e negli ultimi mesi mi sono dedicata anche ai suoi sonetti e poemetti.
Leggere poesia non è qualcosa che mi diletto a fare. Come dicevo anche in altri articoli, è un genere di cui non me ne intendo molto, e ho anche un po' di titubanza nel scriverne, perché mi rendo conto delle mie mancanze, dei miei limiti.
Però, ci tenevo a completare questo cerchio spendendo anche qualche parola sui suoi Poemetti, di cui sinceramente ho visto parlare poco. Chissà in quanti li avrete veramente letti!
Ho deciso di racchiudere tutto in unico articolo.
Ieri su Instagram è uscito un nuovo post in cui spiego un po' il mio nuovo, folle, progetto di lettura. Oggi, ve ne parlo anche sul blog. Ormai orfana delle bellissime lezioni virtuali di Cesare Catà, tenutesi su Facebook, nel format Shakespeare in the House, mi sono finalmente decisa ad attuare un programma che volevo fare da tempo: leggere tutte le opere complete di William Shakespeare.