Oggi c'è ancora bisogno di parlare di Antifascismo, a quanto pare.
E non smetterò di farlo. Quest'anno ho scelto di leggere una raccolta di storie su alcune Partigiane che hanno contribuito, anche in prima linea, a combattere e liberare la nostra Italia dall'orrore del nazi-fascismo.
Donne che alla fine della guerra sono state, in molti casi, inghiottite dall'oblio pur avendo dimostrato il medesimo coraggio degli uomini. Donne combattenti, ma anche assistenti, staffette, organizzatrici, infermiere e altro ancora. Donne Partigiane che meritano di essere giustamente ricordate.
Il libro che vi voglio presentare è intitolato, appunto, Partigiane ed è stato pubblicato dalla casa editrice People, con la prefazione di Johannes Bückler e la postfazione di Teresa Vergalli.
Oggi vi presentiamo la casa editrice People, nata da un'idea di Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti.
Ed è proprio a Giuseppe Civati che lasciamo la parola.
Nell'agosto del 2018 sono arrivata a Torino con la voglia di esplorare quanto più possibile la città che di lì a pochi mesi mi avrebbe accolto, in cui sarei andata a vivere. Girovagavo felice, con la mia reflex tra le mani, in un centro quasi deserto. Il caldo non mi pesava troppo. Avevo voglia di scoprire, di scattare foto, mi sentivo felice (sembrano passati secoli...). Nel mio vagabondare però, a un certo punto il mio sguardo è caduto su delle strane pietre in alcune vie e strade, davanti a determinati edifici. Pietre quadrate, d'ottone, con delle scritte. Ho arrestato il passo, mi sono (in)chinata e ho letto. C'erano delle date, un nome ben visibile, più in grande rispetto al resto, e poi luoghi terribili. Auschwitz, per esempio. Spesso anche la scritta "Assassinato". Ed è così che ho conosciuto le Pietre d'Inciampo.