Lettura di Dicembre 2022 per il mio progetto #aTeatroconShakespeare
Sì, lo so, sono di nuovo un super ritardo.
Non è proprio un periodo così semplice e, a volte, non si ha semplicemente voglia di mettersi al pc a scrivere qualcosa. Tuttavia, cerco di recuperare un po' il tempo perso.
Oggi, in particolare, voglio scrivere dell'opera che ho letto a dicembre per il mio progetto sul teatro di William Shakespeare: Il Racconto d'inverno. Continua così la mia scoperta degli ultimi lavori del Bardo, dei Drammi Romanzeschi, quelle “antiche favole” che padre e figlia si raccontavano nella loro prigione, per indagare sul mistero delle cose. Ovviamente, come ho già avuto modo di menzionare nelle precedenti opere (vedi Pericle e Cimbelino ), il riferimento è al Re Lear, e alla sua amata figlia Cordelia.
In effetti, tutti questi ultimi drammi sono sempre accomunati da un padre e una figlia, e una moglie apparentemente morta. Non manca la tempesta che rappresenta il punto di rottura, il momento più tragico, l'allontanamento tra i due spesso per un errore, un comportamento malsano. Per arrivare poi alla riconciliazione finale.
Lettura di Giugno per il mio progetto #aTeatroconShakespeare
Con Misura per Misura concludo i Drammi Dialettici e, così, le Dark Comedies e da questo mese mi concentrerò maggiormente nelle mie amate Tragedie.
Se con Troilo e Cressida Shakespeare è andato a indagare sul campo della Fedeltà (e del Tradimento), e in Tutto è bene quel che finisce bene su quello dell'Onore, in quest'opera tutto si concentra sull'ambito della Giustizia.
Scrivere di Amleto non è facile.
Forse perché è un'opera così amata e conosciuta, e anche complessa, che sovviene quella paura di non riuscire a esprimere al meglio le riflessioni. Non resta che tentare, nella speranza di rendere quantomeno omaggio a uno dei lavori più belli di William Shakespeare.
Questo Dramma della Vendetta, infatti, riesce a incantare sin dalle prime battute. Resta facilmente impresso. Quante frasi, in fondo, ripetiamo di quest'opera, spesso magari neanche facendoci troppo caso? C'è del marcio in Danimarca, la terra in cui è ambientata la storia del giovane principe Amleto e delle sue continue riflessioni sul senso dell'esistenza, sull'essere o l'apparire, sull'agire o restar fermi.
Essere o non essere, questo è il dilemma.
Non ho dimenticato le opere di Shakespeare, sia mai!
Questo percorso nel suo teatro mi entusiasma, ma occorre anche il dovuto tempo per cercare di scrivere un articolo che abbia quanto meno un senso, no?
A ottobre mi sono dedicata a un'altra Commedia Romantica, che ha per protagonista proprio il famoso Falstaff che abbiamo conosciuto nei drammi storici dell'Enrico IV ed Enrico V. C'è un aneddoto secondo il quale quest'opera è stata voluta dalla Regina Elisabetta I in persona! Dopo aver adorato questo buffo personaggio, sembra aver ordinato a Mastro Shakespeare di creare una commedia mostrando un Falstaff Innamorato, completandola nel giro di soli quattordici giorni! Ma il bardo l'avrà davvero reso così?
Dopo la letteratura italiana torniamo al mio secondo progetto sul teatro di William Shakespeare!
L'opera di Settembre è il Giulio Cesare, la prima ad affrontare l'epoca romana. Diversi anni dopo seguirono Antonio e Cleopatra e Coriolano. Per quanto mi riguarda è stata un ri-lettura che ho di nuovo apprezzato molto!
Dramma politico, o ancor meglio, della retorica politica: la forza della parola diventa il mezzo per fare la Storia.
Ebbene sì, ho già recuperato anche la lettura di giugno per il mio progetto sul Teatro di Shakespeare e vi annuncio già che mi è piaciuta tantissimo! Trattandosi di una commedia, ho riso molto, e in particolare grazie a due personaggi che entrano nel gruppo dei miei preferiti tra quelli tratteggiati dalla penna del bardo inglese: Benedetto e Beatrice. I loro continui battibecchi hanno suscitato molte delle mie risate. Mi hanno divertita, e ho trascorso delle liete ore in loro compagnia. Anche se, ovviamente, non sono i soli attori di questa Commedia Romantica che ha delle linee in comune con la tragica storia d'amore di Giulietta e Romeo.
Il tempo vola, ma i miei progetti li porto ancora avanti con entusiasmo.
Sono fiera di me. Più di un anno fa ho iniziato questo viaggio nel teatro di Shakespeare e sto riuscendo a non fermarmi, anche se a volte qualche opera è più ardua, soprattutto per una questione di gusto personale o forse anche di traduzione, non saprei dire.
Maggio è stato dedicato a un altro Dramma Storico: l'Enrico IV, Prima e Seconda parte. Sono sempre più dell'idea che i drammi storici siano i più complicati da leggere per me, ma li trovo ugualmente interessanti, soprattutto nella creazione di personaggi che spiccano e restano indelebili nei ricordi. In questo caso, in particolare, non si può non citare Sir John Falstaff, cavaliere grasso e anziano, dedito ai piaceri, rappresentazione simbolica del Vizio.
La prima volta che ho letto questo titolo ho provato un mix di imbarazzo e curiosità.
I monologhi della vagina? Cosa sarà mai, mi sono chiesta. Complici le offerte de Il Saggiatore nel primo lockdown ho preso l'ebook ma solo lo scorso mese ho trovato il tempo di leggerlo. E mi si è aperto un mondo, oltre a donarmi tantissime riflessioni anche sulla persona che sono, sulla società o per estensione sul mondo in cui viviamo.
Questo libro lo ritengo importantissimo. Tutti dovrebbero leggerlo, uomini e donne. Perché attraverso questi “monologhi” teatrali Eve Ensler da un lato aiuta a riflettere sul nostro corpo, a farci aprire gli occhi sulle regole assurde della società, dall'altro dà voce a tutte quelle donne che sono state vittime di violenza, del potere del patriarcato, dell'impossibilità di essere semplicemente se stesse, abolendo quei tabù che la società impone.
Esattamente un anno fa iniziava il mio lungo viaggio nel teatro del Bardo dell'Avon, e sono felice di questo percorso, soprattutto di non essermi mai fermata. Scoprire le opere di Shakespeare, non limitandomi solo a leggerle, ma andando a ricercare fonti e critiche, mi sta aiutando a conoscere ancora di più il suo teatro, apprezzandolo ulteriormente.
È un progetto lungo che concluderò solo nel 2023, ma è bello sapere che i sui drammi, le sue tragedie, le commedie, i poemetti e i sonetti mi accompagneranno ancora per molto tempo.
Questo mese l'ho dedicato alla prima delle “Commedie Romantiche”: Il Mercante di Venezia.