Torniamo alle streghe, uno dei temi che amo di più.
Accanto ai romanzi, spesso nati dalla fantasia dell'autore o autrice di turno, trovo molto interessante affrontare anche i saggi. Perché va bene perdersi in pagine ispirate alla Storia, ma credo che sia fondamentale conoscere meglio i fatti storici. Se alcune storie le conoscevo già, quella che vi propongo oggi, è una mia mancanza e sono felice di aver colmato questa lacuna, proprio grazie all'autrice che mi ha fatto dono del suo libro. Grazie di cuore, Michela Alessandroni per questa opportunità!
Le streghe della foresta di Pendle è un breve saggio facilmente fruibile da ogni genere di lettore, che permette di conoscere e approfondire una delle pagine più terribili della storia inglese. Nella primavera - estate del 1612 in quell'angolo selvaggio del Lancashire furono processate, torturare e condannate a morte diverse donne, ma anche uomini, appartenenti, o in qualche modo collegate, a due famiglie rivali con a capo due donne anziane: Elizabeth Southerns (Demdike) e Anne Whittle (Chattox). Le due matriarche, probabilmente guaritrici del posto, si erano guadagnate nel corso degli anni la terribile reputazione di Streghe. E con l'avvento al trono di Re Giacomo I, furono il perfetto capro espiatorio per dei giudici che erano alla ricerca di vittime per ottenere il consenso del Re e quindi un tornaconto personale.