Per il mio progetto Una Valigia d'Italia a febbraio ho affrontato un titolo che mi attendeva in libreria da troppo tempo: La Storia, di Elsa Morante. Un romanzo intenso che, nonostante la mole, ho letto con piacere e che, alla fine, mi ha lasciato moltissime emozioni.
Di Morante avevo letto, in passato, solo L'isola di Arturo - titolo che però vorrei rileggere presto -, ma ero curiosa di conoscere di più la sua scrittura. Devo dire che La Storia è uno dei romanzi italiani più belli che io abbia letto finora. Ida, Nino, Davide, Bella e il piccolo Useppe resteranno sempre impressi nel mio cuore.
Negli ultimi mesi sto dando ampio spazio alle letture di storie vere, o comunque di argomenti realmente accaduti. Ho quella volontà di conoscere, anche se è molto difficile comprendere. Soprattutto quando si parla di schiavitù, di violenze, del potere usato da certi individui in modo assurdo contro altri individui ritenuti cose, bestiame, oggetti da usare o su cui scagliare la propria rabbia, l'assurda crudeltà che l'uomo - purtroppo - è capace di provare.
Questo mese anticipo la mia rubrica, per proporvi tre delle donne da cui poter trarre importanti insegnamenti.
Nella Giornata internazionale dei diritti della donna mi sembrava il tema più adatto.
Le Donne, quindi: attiviste, artiste, scrittrici, violate ma determinate. Donne che non abbassano la testa e seguono il cuore e i propri ideali, anche in un contesto in cui gli uomini sembrano avere tutto il potere.
Lettura di febbraio per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.
A volte il fato si rivela prezioso. Come sapete sto cercando di leggere le opere di William Shakespeare in ordine cronologico e... a febbraio, mese dell'amore, è caduta proprio la lettura del tragico amore di Giulietta e del suo Romeo. Forse una delle storie “d'amore” più conosciute, amate e rappresentate. Perlomeno, è una di quelle che personalmente amo di più, e di cui ho visto più versioni cinematografiche e teatrali.
Romeo e Giulietta è l'opera che ho letto più volte del caro Bardo, e a cui non mi stanco mai di tornare. Rileggerla nella traduzione di Salvatore Quasimodo per i Meridiani Mondadori è stato magico. L'ho trovata ancor più bella, più poetica, più scorrevole da seguire. L'ho amata ancor di più, se possibile. Ma, andiamo ad analizzare fonti e trama e poi, avvalendomi anche di testi critici oltre alle mie personali impressioni, ve ne parlerò un po' meglio.
Letto per il Gruppo di Lettura su Instagram #Giappomania di ire_chan_
Tema di Gennaio: cibo e cucina Giapponese.
La trama di questo libro mi attraeva con forza; non so perché, ma sentivo nel profondo che questa storia mi sarebbe piaciuta, avrebbe toccato in qualche modo le corde della mia anima. E, in effetti, non sono stata ingannata. Oltre al fumetto Gourmet di cui vi avevo parlato qualche settimana fa, ho deciso di leggere anche questo romanzo, e ve lo consiglio.
È una storia non solo adatta agli amanti del Giappone e della cucina giapponese - in questo caso, soprattutto dei dolci! -, ma anche a chi ha voglia di cercare pagine che profumano di poesia, intessute di dolcezza, ma anche di nostalgia. La bellezza delle piccole cose, l'importanza dell'ascolto e della libertà.
Se penso a Sami Modiano provo una profonda tenerezza.
Non ho avuto la fortuna di incontrarlo o di ascoltare in presenza le sue parole, ma ogni volta che l'ho scorto in un video, ho avvertito tristezza ma anche un gran desiderio di abbracciarlo. Vedere quegli occhi gonfi di lacrime, la voce spezzata, ma la volontà di parlare di chi e per chi non ce l'ha fatta, mi ha molto emozionata e commossa.
Ho deciso di acquistare questo libro in edicola e di leggerlo proprio nel mese della Memoria - è stata infatti l'ultima lettura di gennaio - perché avevo voglia di ascoltare la sua voce, di leggere della sua vita, di conoscere la sua storia, con tante ombre ma anche luci.
Sami Modiano è uno dei pochi bambini sopravvissuti all'orrore di Auschwitz.
Un bambino.
Solo, un bambino.
A Gennaio ha preso il via il mio progetto #UnaValigiadItalia dedicato alla Letteratura Italiana. Ho voluto iniziare con Primo Levi perché avevo voglia finalmente di approfondire i suoi libri sulla terribile esperienza nel campo di concentramento e sull'odissea del ritorno a casa. Quale nome più adatto, del resto, per il mese della Memoria?
Leggere Primo Levi è stata un'esperienza forte, intensa e seppur nella sua tragicità, bellissima. In particolar modo con Se questo è un uomo, ho avvertito delle emozioni importanti, ed è cresciuta ancor di più la voglia di continuare a leggere e riflettere sul tema della Memoria, e a diffondere nel mio piccolo l'importanza del conoscere la storia, anche nei suoi più terribili eventi, in modo tale non solo da crescere interiormente ma da capire quanto sia importante ricordare e provare a migliorarsi, anziché tornare indietro.
Purtroppo lo so, non dipende dal singolo, ma... finché avrò vita continuerò a parlarne, grazie anche a letture a tema.
La Tregua, però, è stata ugualmente interessante. Perché molto spesso si può tendere a pensare che una volta liberati, tornarono subito tutti a casa. Ma no, non è così. Levi restò lontano dalla sua Torino per quasi un anno dopo la liberazione, attraversando una serie di stati ed esperienze particolari. E qui sono narrate, con più tranquillità rispetto alla stesura intensa di Se questo è un uomo.
Da quest'anno ho deciso di fare un percorso di lettura ben preciso: recuperare quelle storie o anche testimonianze vere che mi aiutino a conoscere e comprendere certe parti di storia di cui forse si sa poco, o comunque che vorrei approfondire con maggior cura. Ci sono state tante - troppe - pagine della storia macchiate di sangue e soprusi, di odio e crudeltà. Ecco. Io voglio leggere e apprendere. Voglio riempire i vuoti che posso avere, le storie di cui so veramente poco.
Uno dei tanti temi che voglio affrontare meglio è sicuramente quello del razzismo.
Su Instragram - mi trovate, come sempre come marta.sognatrice - ho trovato un progetto promosso da Federica (fede_in_books_land) e Laura (lisoladicalipso) volto alla scoperta di quei testi letterari che analizzano il Razzismo in varie epoche storiche, facendo un lungo e interessante percorso. Non so se riuscirò a partecipare a tutte le tappe - anzi, ho già perso la prima, che spero di recuperare in futuro - ma proverò a seguirne almeno alcune.
Lettura di Gennaio è stata La Ferrovia Sotterranea di Colson Whitehead, romanzo vincitore del Premio Pulitzer 2017 e del National Book Award, e pubblicato in Italia da Edizioni SUR.
Torna la mia rubrica 3 Libri per un Tema, che quest'anno proporrò una volta al mese!
Oggi vi parlo di tre letture di cui potete trovare anche i film, tutte a tema #Shoah!
Il 27 gennaio, come saprete, ricorre come ogni anno la Giornata della Memoria per le vittime dell'Olocausto, e queste giornate vorrei dedicarle proprio a questo argomento.
Chi mi conosce e mi segue da tempo dovrebbe sapere quanto sia per me importante e interessante non smettere mai di informarmi e condividere le mie esperienze di lettura, o la mia visione di film e documentari. Viviamo in un mondo in cui troppo spesso torna l'eco di un orrore che pensavamo passato. I testimoni ancor viventi sono rimasti pochi, ma io non smetterò mai, mai e poi mai di informarmi e diffondere la memoria. E, da quest'anno, voglio riuscire a leggere anche di altri genocidi di cui forse si parla poco. Letture difficili, sicuramente, ma che io ritengo davvero importanti.
Ho scoperto un po' tardi la Collana di classici illustrati pubblicata da Rizzoli, presentata e curata da Benjamin Lacombe, un artista che seguo su Instagram e che apprezzo moltissimo. Sono innamorata dei suoi lavori, della caratteristica che hanno in comune tutti - o quasi - i suoi personaggi: quegli occhi grandi, densi di dolcezza; ma sono anche incantata per quella minuziosità di particolari, quella vividezza dei colori, quei dettagli che rendono tutto quasi reale, o comunque molto emozionante.
Tuttavia, spero di riuscire a collezionarli tutti. Grazie a una collaborazione con la casa editrice menzionata, e in particolare a Claudia dell'ufficio stampa, ho potuto ricevere l'ultimo prezioso volume: Bambi, un gioiello della letteratura austriaca di Felix Salten.
A natale mi è stato poi regalato dal mio compagno anche Pelle d'Asino, che spero di riuscire a leggere presto! Vi invito, comunque a visionare gli altri splendidi volumi già pubblicati. Sono una meraviglia per gli occhi, e una bellissima collezione che può impreziosire le nostre librerie.