Quando vedete questo libro giallo negli scaffali di una libreria, vi invito a non passare oltre. Prendetelo tra le vostre mani, sfogliatelo, guardate le illustrazioni e, se avete tempo, leggete la prefazione. Poi portatelo a casa, e lasciatevi rapire il cuore da quelle fiabe che nascondono molto di più. Messaggi profondi, intrisi di speranza, una sorta di aiuto contro il male. Un male molto radicato nella nostra epoca: il cancro. Matteo Losa sa bene cosa sia questa malattia, perché combatte contro questo "lupo cattivo" da ben 11 anni. Operazioni, dolore, difficoltà che molti di n
Lo so, il 2018 è iniziato da quasi un mese e io arrivo sempre tardi. Vorrei poter dare tutta la colpa della mia assenza a motivi esterni, ma la verità è che nel prendere questo blog come una passione, più che un lavoro (perché del resto, purtroppo per ora così non è), rimando sempre ogni possibile post e mi ritrovo con la testa piena di pensieri, mille idee da scrivere e nulla di concreto pubblicato. Dovrei forse modificare il mio pensiero. Vederlo come una sorta di lavoro, e iniziare a scrivere realmente ogni giorno, come consiglia anche King nel suo "On Writing" la mia ultima, s
Mi vergogno un po', lo ammetto. Lasciare il blog per così tanto tempo mi fa sentire sempre un po' in colpa. E non starò a giustificarmi troppo. Ognuno ha i suoi tempi, i suoi problemi, ma giuro che vorrei riuscire a donare più spazio a questa mia passione, a questa mia voglia di condividere pensieri e parole con altri. Eppure di argomenti ne avrei tanti, ma mi manca il tempo e spesso l'ispirazione giusta, così come sovente arrivano problemi vari a bloccarmi, o gente a disturbarmi mentre scrivo facendomi poi perdere il filo del discorso! Comunque eccomi di nuovo qui per parlare di li
Prima di iniziare a parlarvi di una delle mie ultime letture, vorrei chiarire una cosa: sto ricevendo diverse e-mail da parte di autori esordienti che mi chiedono di segnalare o parlare dei loro libri. Non so se lo leggerete, ma mi spiace, non posso. Non ho tempo neanche di aggiornare il blog quanto vorrei, e qui - a differenza dell'altro spazio virtuale in cui scrivevo - non ho alcuna intenzione di fare segnalazioni. Voglio solo parlare dei libri che ho letto e che ho scelto, e di altre mie passioni. Nulla più. Quindi, per favore, non continuate a mandarmi e-mail. Grazie.
Prima di iniziare con le mie riflessioni su quello che ritengo un libro bellissimo che tutti dovrebbero avere nelle proprie librerie, vi invito - se vi va - a seguirmi sui miei canali social. In realtà li trovate anche sulla barra a destra di questo blog, ma anche nella mia presentazione. Da pochi giorni, però, ho deciso di aprire un secondo account Instagram, il social che uso maggiormente e che quindi mi permetterà di essere più attiva (purtroppo per il blog ho poco tempo e modo, ma torno sempre!) e di condividere con voi tutte le mie letture e i sogni che rendono la vita meno amara. Mi
Foto di mia proprietà. Quasi due mesi in cui non scrivo qui. Eppure la mia valigia di sogni è stata pienissima. Tante cose da raccontare, molte letture ed eventi di cui parlare. Ma non ho avuto il tempo né l'ispirazione giusta. E i giorni sono passati, uno dietro l'altro, scorrendo troppo rapidamente. A volte vorrei riuscire a bloccare il tempo e a fare il pieno di energie per raggiungere tutti i miei obiettivi e non lasciare indietro nulla. Lo so. Molta gente che apre un blog lo aggiorna in maniera assidua. Io, invece, tendo a perdermi. Forse perché se non ho il mio amato silenzio e
Ci sono libri che ti chiamano a sé e che rappresentano un valido rifugio dove rintanarti, una mano amica pronta ad alleviare le sofferenze, i dolori, e a farti aprire gli occhi, regalando al tuo cuore tenere emozioni e una sorta di slancio, di incoraggiamento ad osservare la vita con sguardo diverso. A inizio anno non stavo bene. Ho deciso di seguire le emozioni negative, buttandomi su una lettura bellissima quanto densa di sofferenza, almeno per me. Perché nelle parole di Sylvia Plath, e nei suoi diari, io mi sono così ritrovata, da cadere in una sorta di limbo dal quale non riuscivo ad u
Amare l'arte significa anche ricercarla nei romanzi. Quando mi è stato proposto un libro sugli ultimi giorni della vita di Van Gogh, ho subito avanzato la mia voglia di leggerlo e lasciare la mia più onesta opinione. L'ho concluso proprio ieri, e oggi ve ne parlerò! Intanto ringrazio la casa editrice Salani, per avermi concesso questa opportunità! Vincent non era disposto a lasciarsi amare. Mi amava a modo suo, e io non lo capivo e non lo accettavo. Avrei voluto che mi amasse più della pittura, e questo era impensabile. Non poteva sacrificare la pittura per me; era semplicemente inconce
PRIMO INDIZIO: Di un thriller presto io vado a parlare, perché non posso ancora una volta rimandare. Una storia d'amore e tradimento, ma anche di scomparse e tormento. Chi è il vero bugiardo o pazzo dovrai scoprire, e tramite i tanti indizi la storia intuire. Nick o Amy chi è il vero bugiardo? Mi sono divertita a buttare giù una sorta di indizio, elementi chiave del thriller psicologico del quale vi vado, finalmente, a parlare! L'ho concluso diversi mesi fa, ma l'ho veramente amato. Non sono una vera fan del genere, ma se ben scritto e se riesce a stupirmi con trovate che non ti aspetti,
Torno a parlare di un libro con una tematica forte. Una lettura conclusa qualche mese fa, ma di cui ancora non ho avuto la possibilità di parlare. Un libro che ha subito attirato la mia attenzione e che consiglio a tutti di leggere. Perché? Perché è originale, ben scritto, e nonostante parli di campi di concentramento, di una delle pagine più tristi della storia umana, riesce a entrare nel cuore, grazie a uno stile tale che ti trascina nella storia di una donna che per tutta la vita ha dovuto lottare per sopravvivere anche a costo di dover nascondere la sua vera identità, di appropriars