Lettura per la challenge su instagram #librividirc di Luglio. Se penso a IT visualizzo la me bambina che dopo aver visto il film del 1990 rimase abbastanza traumatizzata, tanto che anche oggi i pagliacci e i ragni mi fanno schifo.Se penso a IT rivedo anche la me adolescente, che si teneva alla larga dai libri di King, soprattutto da quel mattoncino di più di 1200 pagine con quel titolo breve.Poi ho iniziato ad approcciarmi ad altri generi, altri autori, e ho deciso, pochi anni fa, di superare il mio blocco e scoprire Stephen King.E mi sono innamorata della sua scrittura, dei temi, dei
Quando mi è stato proposto questo libro sono rimasta attratta da alcuni elementi della trama, specialmente i riferimenti alla magia nera e bianca. È un libro che si legge in un soffio, una sorta di fiaba dalle sfumature oscure, che riesce però a donarti anche delle tenere emozioni. Il mio pensiero a lettura conclusa è stato il seguente: in un mondo dove la cattiveria, l'invidia, l'ignoranza, la mancanza di rispetto spopolano, è bello ritrovare tra queste pagine personaggi che sanno ancora cosa sia la gentilezza, quanto siano importanti quei gesti spontanei e fatti con il cuore e che, a volte inconsapevolmente, possono donare tanto agli altri - conosciuti o sconosciuti che siano.
Letto per la #fantadistochallenge di Sono Solo Libri che, per il mese di agosto, prevedeva la lettura di un distopico/fantascientifico russo. La distopia è uno dei generi che più mi affascina da un lato, e terrorizza dall'altro. Non stiamo parlando di libri dell'orrore, dove gli autori cercano di far paura al lettore, ma di realtà alternative che, però, per certi versi spaventano un (bel) po'. Perché alla fine ti domandi: e se si arrivasse davvero a un mondo simile? O forse, basterebbe pensare che società in un certo senso simili sono esistite e rischiano di esistere ancora. Ne ho