La scrittura di Frances Hodgson Burnett mi ha sempre affascinato molto: sono rimasta incantata dal più famoso Il Giardino Segreto e la storia di Sara, ne Una Piccola Principessa mi ha sempre emozionato moltissimo. È una di quelle autrici che vorrei approfondire, perché dietro a dei romanzi 'per ragazzi' si nascondono, a mio parere, temi preziosi e ancora validi anche per gli adulti.
I due Frammenti d'Autore pubblicati da Caravaggio Editore (che ringrazio per la proposta e le copie), che voglio consigliarvi oggi, hanno un perfetto legame proprio con questo testo. Sono libriccini di poche pagine, dove l'autrice parla un po' di se stessa, del suo amore per i giardini, e di un rapporto speciale con un'anima preziosa, quella di una pettirosso... sì, proprio simile a quello che guida la piccola Mary alla scoperta del misterioso giardino.
Uno dei temi che amo più affrontare nelle mie letture è quello relativo alle Streghe e alla Magia, sia romanzi storici con riferimenti a fatti reali, sia storie più fantastiche o soprannaturali. Da sempre poi ho una vera passione per gli Angeli e gli Angeli caduti, in particolar modo per Lucifero, la Stella del Mattino, il Portatore di Luce, che osò sfidare Dio e fu condannato alla caduta. Sì, lo so, detta così posso sembrare stramba, ma ognuno ha le sue passioni, no? Proprio per questo motivo quando allo scorso Salone del Libro di Torino ho visto il libro di cui vi voglio parlare oggi, l'ho desiderato subito e ancor di più dopo aver ascoltato la descrizione dell'editore Max Baroni di Agenzia Alcatraz (per conoscere meglio la casa editrice vi lascio il link all'intervista che abbiamo fatto).
E così Lucifero e la Bambina di Ethel Mannin è tornato a casa con noi e, dopo averlo letto, ha conquistato il mio cuore di lettrice.
Alle sorelle Brontë mi sento particolarmente legata, ma finora avevo avuto modo di leggere solo la penna di Charlotte (per ora la mia preferita!) ed Emily. Mi mancava la terza sorella, quella forse messa più in ombra: Anne. Questo mese ho finalmente avuto modo di scoprire il suo primo romanzo, Agnes Grey, che alla sua pubblicazione è stato forse un po' troppo oscurato dai lavori delle sue sorelle, ma che è interessante far tornare alla luce.
Devo essere subito sincera, nonostante io abbia apprezzato questa storia per vari aspetti, purtroppo non è riuscita a trasmettermi la stessa 'carica emozionale' - se così posso definirla - delle altre sorelle. Ma non vedo l'ora di leggere l'altro suo romanzo, curiosa di scoprire se riuscirà a sorprendermi forse un po' di più.
Tuttavia sono veramente felice di aver riempito questo vuoto che restava, di aver scoperto anche la sua voce, più tenue forse, più delicata, ma non per questo non degna di nota.
Leggere i classici della letteratura per l'infanzia è un modo per coccolarsi anche un po'. È quel genere di lettura di cui anche un adulto, qualche volta, ha bisogno. Della collana di classici illustrati Rizzoli diretta da Benjamin Lacombe vi ho parlato più volte, e oggi voglio proporvi un altro titolo che ho scoperto per caso, grazie ad altre letture, che ho trovato una deliziosa e tenera coccola letteraria, focalizzata sull'amicizia. Sto parlando di “Il vento tra i salici” di Kenneth Grahame, con le meravigliose illustrazioni di Thibault Prugne.
Io non conoscevo questo testo, lo ammetto. Come dicevo, l'ho trovato tra le pagine di un'altra lettura che conservo ancora nel cuore come un tenero ricordo: “Buonanotte signor Tom”, di Michelle Magorian. Ma, poi, l'ho ritrovato anche in un libro che ho concluso pochi giorni fa: “Non avere paura dei libri” di Christian Mascheroni, di cui scriverò qualche riflessione nei prossimi giorni. E quindi ho deciso di sprofondare tra queste pagine, conoscendo così dei personaggi particolari, che grazie alla loro grande amicizia mi hanno donato qualche ora lieta e spensierata.
Mary Shelley è una di quelle autrici che vorrei approfondire il più possibile.
Dopo aver letto e amato immensamente il suo romanzo più famoso, “Frankenstein”, ho voluto avvicinarmi ad altri testi, forse meno conosciuti, ma altrettanto interessanti. Quando la casa editrice 13Lab Milano ha dato la possibilità a diverse blogger di leggere il suo “Matilda” in anteprima, ho deciso di provarci, essendo uno di quei titoli che mi ispirava molto. Da oggi, 28 maggio, potete trovare il presente volume in libreria. Ma intanto, se volete, ve ne parlo un po' qui.
Lettura per il #GDLDickens150 di bookcloudgazer e unasemplicelettrice, su instagram.
Quando siamo di fronte ai grandi autori della letteratura ho sempre un po' di difficoltà a esprimere le mie riflessioni. Spero che il mio flusso di pensieri non sia troppo confuso, e anche di non aver rivelato troppo. Ma è complicato riuscire a trattenersi, di fronte a tanta bellezza narrativa.
Oggi vi parlo di Charles Dickens, un autore di cui avevo solo letto qualche racconto natalizio ma poi nulla di più.
Da ottobre a dicembre, ho deciso di partecipare a un gruppo di lettura sul romanzo David Copperfield, quasi mille pagine di assoluta bellezza.
Ho iniziato a leggere questo libro proprio all'inizio della quarantena, in un momento in cui anch'io ho subito una sorta di blocco del lettore, o comunque una certa difficoltà nell'affrontare i testi scelti per questo mese. Ho alternato questa lettura ad altre, ma alla fine, quando ho ritrovato il giusto sprint, le pagine della Gaskell mi hanno rapita totalmente. Un inizio un po' lento, sicuramente provocato anche dal mio stato emotivo, ma poi la fiamma si è accesa ed io ho totalmente amato questo classico della letteratura inglese. Forse Elizabeth Gaskell non è così conosciuta rispett