Tra le pagine del romanzo di cui voglio scrivere oggi, andiamo in Sicilia, una terra che ha sempre accolto nel corso dei secoli differenti culture, e dove le lingue hanno creato una particolare commistione. L’odore della zagara ci trasporta lì, tra il lavoro della terra, le difficoltà della vita, l’emigrazione a volte necessaria in altre desiderata verso la Merica, una terra vista come un sogno, ma che in realtà lascia addosso un senso di disillusione, e il triste avvento del Fascismo.
L’affare del Danso e altri cunti, di Raffaello Di Mauro, è un libro in cui la casa editrice 21lettere ha molto creduto, e che mi ha gentilmente invitato a leggere. Ha una struttura strana, perché mescola romanzo e racconti. I cunti, appunto. Racconti che vengono narrati intorno al tavolo di un bar, durante una partita a carte tra amici. Poche pagine che descrivono un evento, e che unite insieme, riescono a creare un romanzo corale, dispiegato con cura.