Leggo Graphic novel da pochi anni, ma ormai è un genere che mi piace moltissimo e che consiglio a tutti di provare. Non ne ho lette ancora tantissime, ma le ho amate tutte. Alcune però mi sono rimaste più radicate al cuore. Ve ne consiglio tre, ma menzioni speciali vanno anche a Maus (la prima che ho letto, sul tema della Shoah) e Le Malerbe (sul tema delle comfort women)!Quali altre vi consiglio? Ne ho scelte - ovviamente - tre. Tre temi diversi, tre stili diversi, tre storie meravigliose. © una valigia ricca di sogni Vincent Van Gogh, la tristezza dur
Approfittando della bellissima promozione di Bao Publishing - su tutti gli store on-line potrete trovare diversi titoli in digitale a soli 1,99 euro fino al 3 maggio! - ho finalmente letto un graphic novel che aveva attirato la mia attenzione: “Non è te che aspettavo” di Fabien Toulmé. Un'autobiografia, una storia di famiglia, una bellissima emozione, il rapporto inizialmente difficile di un padre con una figlia con la sindrome di Down. L'ho divorato in pochissimo tempo, incollata a quelle tavole dai colori diversi, rapita da una storia che alla fine mi ha commossa, e no, non posso nas
Ci sono libri che ti chiamano a gran voce, davanti ai quali ti soffermi più volte, li prendi tra le mani, sfiori qualche pagina, e te ne senti profondamente attratta. Quello di cui vi voglio parlare oggi, ne è un perfetto esempio. Nelle ultime settimane sto cercando di approcciarmi a un evento storico che non conoscevo, ma che merita di essere divulgato a più persone possibili. Perché è necessario, a mio avviso, conoscere la storia, ogni sua sfumatura, e comprendere quanto l'uomo possa far male a un altro individuo, quanto le azioni umane possano spesso distruggere l'esistenza di altr
Non sostenevo più i miei pensieri! Battevano forte. I miei pensieri avevano lo stesso rumore del cuore. Quando si tratta di parlare di graphic novel ho sempre un po' di difficoltà, perché non saprei esprimermi bene sulle linee, lo stile del disegno, l'uso del colore, e altri argomenti più tecnici, ma mi lascio andare alle emozioni, a quello che quei disegni e la storia rappresentata mi donano. Quando ho letto la trama di questo libro, ho voluto subito averlo. Attacchi di panico, ansia, sono argomenti che comprendo bene, che ho vissuto, provato sulla mia pelle, e purtroppo ho anche ora
La vita l'amore sono le più forti di tutte le forze del mondo. Guardo questo graphic novel e mi chiedo se io abbia davvero la capacità di parlarne. Quando pensi al fumetto, visualizzi - molto spesso - tante immagini e poche frasi. Comunicare moltissimo attraverso i disegni, lasciare poco alla parola scritta. Lo concepisci come un libro da leggere tutto d'un fiato, in poche ore. Ma, non è questo il caso. O meglio, vorresti davvero leggerlo senza fermarti, però hai bisogno di respirare, di assimilare quanto hai letto e visto, perché la tua mente è colma di emozioni diverse e
Di ritorno dalle mie amate Marche, in attesa del treno per Milano - e poi per Torino -, ho trovato in edicola un graphic novel che ha subito attirato il mio interesse. Se vi dicessi Primo Levi? Devo ammetterlo. Purtroppo ancora non ho avuto modo di leggere i suoi libri - pur conoscendo lui, la sua esperienza, i suoi scritti ovviamente - ma ho deciso comunque di prendere questo libro e l'ho divorato in neanche un'ora. Quante volte li ho scritti... in quanti incubi mi sono apparsi! Uno... sette... quattro... Sapete bambini, quando avevo la vostra età amavo molto i numeri. cinque.
Il buio oltre la siepe di Harper Lee è uno dei miei libri preferiti. L'ho letto anni fa e mi è rimasto impresso nel cuore, come un tatuaggio indelebile sulla pelle. (Qui potete trovare la mia recensione). Ho poi visto il film, innamorandomi ancora di più di Atticus grazie alla splendida interpretazione di Gregory Peck e non ho mai, mai, smesso di pensare alle parole usate con i suoi figli. Alle sue piccole lezioni di vita. Al suo coraggio, al suo perseguire una causa per un forte senso di giustizia, anche se tutti e tutto remavano contro di lui. Sì, Atticus Finch è il mio personaggio preferito della letteratura. Un uomo meraviglioso. Un padre severo ma giusto con i suoi due figli. Un avvocato ligio al dovere e alla giustizia. Una persona che va contro i pregiudizi per amor della verità, in un'America dove il razzismo e le differenze di classe sono ancora molto, molto, forti.
La Fattoria degli animali di George Orwell con tavole di Odyr l'ho praticamente divorato nel giro di neanche un'ora. È un graphic novel che si legge davvero velocemente, perché sono ripresi solo gli estratti più salienti del libro, eppure bastano per riuscire a far emergere un'opera meravigliosa quanto dura che tutti dovrebbero leggere. Del romanzo di Orwell ve ne ho già parlato qui. Come anche 1984, i libri di quest'autore fanno molto riflettere e anche provare una certa dose di rabbia. C'è molta attualità nei suoi scritti, anche se ovviamente i suoi sono degli “attacchi” ai regimi dittatoriali della sua epoca. Leggendo le sue pagine però, io ho sempre provato dei brividi assurdi nel notare quanto tutto ciò non sia poi tanto differente dalla nostra realtà.
Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno Chi di voi ama Van Gogh? Sono sicura che condivido questa mia passione con molti, non è vero? E le graphic novel? Ne avete lette? Io sto scoprendo la loro bellezza proprio ora. Non sono mai stata una vera e propria amante dei fumetti, ma negli ultimi mesi ne vedo così tanti di questo tipo o di temi che riscontrano il mio interesse, che vorrei avere molti soldi per poterle avere tutte. Un passo alla volta, no? Quando ho visto su Instagram la copertina di questa graphic novel me ne sono innamorata all'istante. Al Salone del