Il tempo vola, ma i miei progetti li porto ancora avanti con entusiasmo.
Sono fiera di me. Più di un anno fa ho iniziato questo viaggio nel teatro di Shakespeare e sto riuscendo a non fermarmi, anche se a volte qualche opera è più ardua, soprattutto per una questione di gusto personale o forse anche di traduzione, non saprei dire.
Maggio è stato dedicato a un altro Dramma Storico: l'Enrico IV, Prima e Seconda parte. Sono sempre più dell'idea che i drammi storici siano i più complicati da leggere per me, ma li trovo ugualmente interessanti, soprattutto nella creazione di personaggi che spiccano e restano indelebili nei ricordi. In questo caso, in particolare, non si può non citare Sir John Falstaff, cavaliere grasso e anziano, dedito ai piaceri, rappresentazione simbolica del Vizio.
Proseguo con il mio progetto su William Shakespeare parlando di un altro dramma storico che ho letto a marzo: Re Giovanni.
Quando penso al Re Giovanni mi viene subito in mente il buffo leone spelacchiato della Disney, il re fasullo d'Inghilterra al quale si oppone con fermezza Robin Hood. Eppure nel leggere quest'opera, ovviamente, bisogna rimuovere l'eroe popolare che ruba ai ricchi per dare ai poveri, perché qui non compare. William Shakespeare concentra in cinque atti il regno di tale sovrano, figlio di Enrico II ed Eleonora d'Aquitania, ponendo al centro del dramma ancora una volta le lotte per il potere e la brutalità commessa anche a discapito dei bambini per mantenere il trono.
Gennaio 2021 - Riccardo II
Per il mio progetto #aTeatroconShakespeare a Gennaio ho letto il Riccardo II, primo di una nuova tetralogia storica, denominata in seguito Enrieide, a cui seguiranno poi le due parti dell'Enrico IV e l'Enrico V.
Siamo di nuovo, quindi, nel campo del dramma storico, e qui Shakespeare vuole mettere in scena la ribellione dei Pari d'Inghilterra che ha termine con l'abdicazione volontaria e la morte del Re Riccardo II, ultimo del ramo principale dei Plantageneti.
Vi siete mai chiesti come sia nata la leggenda di Babbo Natale?
Quale è la sua storia?
A donarci una possibile risposta arriva il papà del più famoso romanzo Il meraviglioso Mago di Oz: L. Frank Baum.
Ho letto pochi giorni fa questo delizioso romanzo breve - o racconto lungo - e ammetto di averlo molto amato. Ebbene sì, questa Grinch in gonnella si è emozionata nel leggere la vita e le avventure di quel paffuto uomo con la lunga barba bianca che nella magica notte di Natale, con la sua slitta guidata da renne, raggiunge ogni bimbo nel mondo, portando regali che allietano i cuori!
Meno di dieci giorni a Natale, e io ormai sono entrata nel mood almeno per quanto riguarda le letture a tema. Continuo a essere un Grinch per quanto riguarda decorazioni o quello spirito di super-felicità che coglie moltissime persone in questi giorni, ma... quest'anno ho deciso di recuperare diversi libri che racchiudono tra le pagine quello che per me è il vero spirito di questa festa - e che, forse, negli ultimi anni si è un po' perso -.
Pochi giorni fa ho concluso Racconti di Natale della mia amata Louisa May Alcott e oggi tenterò di parlarvene un poco.
Voi siete amanti del Natale? Vi trasformate in piccoli elfi pronti a riempire casa di luci e decorazioni o, come me, restate dei Grinch che vogliono mantenersi lontani da tutto ciò?
State facendo delle letture a tema?
Lettura di ottobre per il mio progetto #aTeatroconShakespeare, un lungo viaggio nel teatro del Bardo dell'Avon. Proprio ieri mi sono avventurata nella più violenta delle opere di William Shakespeare: Tito Andronico. L'ho divorata e, nonostante i temi e certe descrizioni abbastanza disturbanti per chi è più sensibile, mi è piaciuta molto. Anche in questo caso si nota che siamo di fronte alle opere più giovanili del bardo, soprattutto dal fatto che - a mio avviso - c'è una minor indagine psicologica dei personaggi rispetto ai successivi e ben più noti lavori, eppure mi ha colp
La tappa di agosto per il mio lungo progetto alla scoperta o riscoperta delle opere del Bardo inglese, è stata La commedia degli errori. La commedia degli errori (o degli equivoci) è una delle prime opere scritte da William Shakespeare, e tra le più brevi. Fonti: La fonte principale - ma non l'unica - è “Menaechmi” di Plauto. Ma il bardo inglese, come sempre, l'arricchisce di nuovi dettagli, forme, temi. In questo caso “raddoppia il doppio”: i gemelli non sono solo due, ma quattro, aumentando così gli elementi di comicità e confusione, tra i personaggi
Nel mese di Luglio ho letto la prima delle commedie di William Shakespeare per il mio lungo ma coinvolgente progetto #aTeatroconShakespeare. Cercherò di parlare oggi de La Bisbetica Domata (The Taming of the Shrew)! Fonti: (* prese dall'introduzione al testo del libro che ho letto) L'intreccio secondario riguardante il corteggiamento di Bianca ha come fonte diretta The Supposes di George Gascoigne, traduzione della commedia di Ludovico Ariosto, I Suppositi. Il plot principale di Caterina, il motivo della bisbetica domata, era presente nel folclore, in testi e ballate medievali. Ad esempi
Prosegue il mio viaggio tra le opere di William Shakespeare e, per la tappa di Giugno, ho letto il Riccardo III, concludendo così la prima tetralogia storica. Delle altre parti vi avevo parlato in questo articolo sull'Enrico VI. Siamo quindi ancora nei Drammi Storici Inglesi, e con il terribile Riccardo III si conclude la Guerra delle due Rose, e inizia l'ascesa dei Tudor. Partiamo da ciò per esprimere un pensiero. Cercando informazioni sul Riccardo storico, è emerso che non tutti concordano su una caratterizzazione così malvagia, ma... si sa, il Bardo sceglie determinate fonti, e a que
Il suo occhio fu magnetizzato da un grande albero solitario, con la cupola riversa e come impressa in quella fascia argentata che rapidamente si ossidava. «Se è vero, la solitudine di quell'albero sarà uno scherzo in confronto alla mia.» Poi, con infallibile istinto, si orientò a nord-ovest, in direzione di Torino, e disse audibilmente: «Guardami, Fulvia, e vedi come sto male. Fammi sapere che non è vero. Ho tanto bisogno che non sia vero.» Oggi torno a parlarvi del secondo libro che ho letto grazie anche a delle lezioni sul '900 a cui ho partecipato, tenute da Gio