Due parole mi hanno convinta a leggere questo libro: Fiaba e amica e prima lettrice di Tolkien. Non conoscevo, in effetti, Naomi Mitchison, ma sono rimasta molto attratta dalla copertina di questo libro e dalla trama. Devo ringraziare Cristina, ufficio stampa di Fazi Editore per avermi permesso di leggerlo in copia digitale. Prima di parlare di questo libro, volevo spendere due parole su quest'autrice molto affascinante anche per la sua storia, la sua vita, le sue azioni. Naomi Mitchison, autrice di settanta libri, aveva cinquantacinque anni quando Il viaggio di Halla venne pubblicato
...la nostra mente non è fatta per percepire la felicità nel presente, quanto piuttosto per riconoscerla molti anni più tardi attraverso il filtro del tempo e dei ricordi. Ho sempre amato la scrittura. Anni fa, mi mettevo davanti a un pc, e le dita scivolavano tra quei tasti, spesso senza neanche guardarli. Quando l'ispirazione arrivava, mi sentivo mossa da un'altra me, da uno spirito che mi suggeriva parole, da una corrente di energia che mi faceva battere su quelle lettere, finché non ero sazia di immagini, di frasi, di mondi, di personaggi. Scrivere non aiuta solo a creare stor
Ormai non ero più Wang Di, almeno non per loro, ormai ero solo una wei an fu, una donna di conforto. Quando si leggono certi libri bisogna essere pronti alle emozioni forti che travolgeranno il cuore. Ci sono titoli considerati necessari per i temi trattati. Quelle letture che affrontano verità storiche spesso celate, o che non dovrebbero mai essere dimenticate, ma anzi tenute costantemente nei ricordi e divulgate. Frammenti di storie che non devono andare perse. Storia della nostra scomparsa di Jing-Jing Lee ne è un perfetto esempio. Ma, per me, ha quel qualcosa in più do
È uscito ieri per Fazi Editore l'ultimo libro della Trilogia del Secolo di Carmen Korn. Dei primi due capitoli, Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, ve ne ho già parlato sul blog, e sono troppo felice di aver avuto di nuovo la possibilità di collaborare con la casa editrice per leggere anche il terzo in anteprima. Ieri l'ho concluso e oggi ho finalmente il tempo per parlarvene. «È una vita che siamo una famiglia», disse Henny. «Una famiglia di amici. Lo trovo un termine molto appropriato.» Siamo giunti al capitolo conclusivo di una saga famil
Il contrario della povertà non è la ricchezza, il contrario della povertà è la Giustizia. Il diritto di opporsi è un memoir importante, di quelli che restano impressi sottopelle, che arrivano dritti sino al cuore, o meglio alla coscienza di ognuno di noi. È un resoconto di fatti, numeri, persone, veri, reali. Ma soprattutto di ingiustizie, di sentenze assurde, di giudizi non dettati da prove autentiche, bensì da soldi, dal colore della pelle, dalla povertà e dalla disabilità. È un libro forte, vivido, necessario. Non un romanzo, ma vita vera. Quello che ci viene det
Il tempo è come sempre volato e ormai manca veramente poco a un nuovo Natale. Da domani fino al 28 Dicembre il mio blog va in pausa. Si torna a casa a trovare la famiglia e sicuramente non voglio perdere nemmeno un minuto. Voglio passare del tempo con i miei cari, voglio rivedere e restare ammaliata come sempre dai paesaggi che amo e nei quali sono cresciuta, voglio godermi le mie gattine. E quindi, mi fermo per un po'. Anche se mi potete trovare sul mio Instagram. Lì cercherò di dedicare qualche minuto, con qualche foto a tema, o chissà. Tutto il mondo dei BookBlogger sta fornendo
Jane Austen avrebbe dovuto deporre una corona sulla tomba di Fanny Burney... da - Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf - Esordisco con una frase di Virginia Woolf per parlarvi dell'ultimo romanzo che ho letto, e la cui copia digitale mi è stata inviata, gentilmente, da Fazi Editore, che ringrazio. Quando nella presentazione ho letto che la Burney era una delle autrici più amate e lette dalla mia cara Jane Austen, non ho resistito. Effettivamente, leggendo Evelina - primo romanzo pubblicato da Fanny Burney nel 1778 in forma anonima - si percepisce qualcosa che mi ha rimandato
Il silenzio evocava le ombre dei morti, dei dispersi. Esce oggi in libreria il secondo capitolo della Trilogia del Secolo, "È tempo di ricominciare", opera della scrittrice tedesca Carmen Korn, pubblicato in Italia dalla Fazi, che ringrazio per avermi concesso una copia digitale per leggerlo in anteprima. Le Saghe familiari, se ben scritte, hanno quel sapore di casa e di quotidianità, anche essendo ambientate in luoghi ed epoche molto diverse dalle proprie. Un esempio calzante di quanto dico è sicuramente questa trilogia, ambientata ad Amburgo nel 1900, che sto davvero amand
Appartenevano a una generazione dannata, che aveva sopportato ben due guerre mondiali. Dopo la prima si erano riempiti di buoni propositi, ma non erano riusciti a evitarne una seconda. Quando ho visto questo libro ne sono rimasta subito attratta. Non solo per la copertina dal sapore vintage - le copertine dei libri Fazi sono sempre meravigliose - ma soprattutto e - come ovvio - per la trama.Una saga familiare, con quattro donne come protagoniste, durante il periodo tra le due guerre mondiali (dal 1919 al 1948).Un romanzo storico, con donne forti, tutti ingredienti che adoro e che tento
Oggi fa di nuovo molto freddo. Per fortuna tra le cose buone dell'inverno c'è il fuoco. Rimarrei ore accanto al caminetto ad osservare le fiamme, quel contorcersi delicato di quella linfa di luce, di calore. Però, ecco, avere il camino non è sempre una cosa ottima, perché poi è difficile lasciarlo, e fare qualcosa di utile. Non sono un'amante del freddo, quindi potete capire bene che trascorrerei volentieri ore a letto, sotto caldi piumoni, o accanto al fuoco. Ma la vita scorre, va avanti, e non puoi restare immobile. Purtroppo. Chiacchiere a parte, oggi voglio parlarvi di una lettura che