In Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina, Pappé cerca di spiegare in modo chiaro e semplice come siamo arrivati a quel 'famoso' 7 ottobre, tracciando un percorso illuminante ed esaustivo delle varie fasi storiche. Arrivando anche a esprimere le sue considerazioni sul possibile futuro dello Stato di Israele e della Palestina. Ad esempio, sottolinea quanto l'idea dei due Stati non sia fattibile; e quanto sia più opportuno uno Stato dove tutti, palestinesi o israeliani, godano di pari diritti e abbiano libertà di movimento in tutta la Palestina storica, e aggiunge che bisogna modificare il discorso attorno a Israele e Palestina, non parlando più di pace, ma di decolonizzazione.
Per voi cosa è la libertà? E la giustizia?
Sono due domande a cui forse non è poi così facile e scontato dare una risposta, per introdurre il libro che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice stessa, e che ringrazio di cuore: La libertà è una cosa seria, di Flavia Florindi, pubblicato di recente da Edizioni Piuma.
Si tratti di un distopico per ragazzi, ambientato in una Trieste divisa in due zone molto diverse. Ma tra queste pagine si affrontano anche temi molto importanti e interessanti: la giustizia e la libertà, come ho anticipato, ma anche la famiglia, le amicizie, la politica, le differenze sociali, e anche argomenti come la disforia di genere. È anche un romanzo di formazione, perché Tommaso - il giovane protagonista di questa storia - dovrà affrontare una sorta di avventura che lo porterà a crescere e a rivedere molte cose in cui credeva. Insomma, una lettura che ho molto apprezzato, non tanto per la trama in sé - il cui finale può essere facilmente intuibile -, ma proprio per i messaggi che trasmette e le possibili riflessioni che può lasciare voltata l'ultima pagina.
Non sono solita scrivere recensioni negative. Non perché sia una di quelle persone che ritiene tutti i libri bellissimi, anzi. Ma perché ho sempre difficoltà nel buttare giù pensieri quando un libro non mi è piaciuto per niente, o quasi. Nella maggior parte delle volte scelgo di non scrivere nulla, ma essendo questa una collaborazione che ho richiesto io, vorrei provare a spendere qualche parola nel tentativo di descrivere i motivi per i quali il testo non ha proprio riscontrato il mio gusto.
Oggi, dunque, vi parlo di un libro che ho potuto leggere in anteprima, grazie all'arc che mi ha inviato Ne/oN tramite Netgalley e che uscirà in libreria il 6 Novembre: La strega delle pietre (The stone witch of Florence) di Anna Rasche.
Esce oggi in libreria il secondo volume della serie, di quattro volumi, Melvile di Romain Renard, un poliedrico artista belga, autore di fumetti, scenografo, grafico e musicista che ci fa tornare in questa piccola quanto oscura e immaginaria cittadina americana. Se nel primo graphic novel ci ha permesso di conoscere la storia di Samuel Beauclair, scrittore che vive tra sensi di colpa e con il peso di dover essere come suo padre, qui troviamo una storia che si sviluppa parallela alla prima. L'autore ci descrive la vita di Saul Miller, brillante universitario e professore di astrofisica, che vive riparato nel folto della foresta, con pochi amici, una donna con cui ha un flirt, e una bambina alla quale trasmette le sue conoscenze sull'universo e le stelle. Ma l'arrivo di due cacciatori minerà l'apparente serenità della sua esistenza.
Avevo amato molto la penna di Gaston Leroux nel suo più famoso romanzo Il Fantasma dell'Opera, ma anche i suoi Racconti Terrificanti mi hanno totalmente rapita e convinta. Un volume prezioso, pubblicato da ABEditore, bellissimo dentro ma anche fuori, che vi consiglio con tutto il cuore di recuperare. Di solito nelle raccolte di racconti può accadere che alcuni ti colpiscano e altri ti lascino piuttosto tiepida o delusa, ma in questo caso a me sono davvero piaciuti tutti. Forse qualcuno più degli altri, ma in generale ho apprezzato moltissimo queste storie.
Da quando ho letto 1984 molti anni fa, ho capito di voler recuperare quanto più possibile sul genere distopico. So che sono letture che possono in un certo senso ferire o trasmettere una buona dose di ansia, ma mi entusiasma anche molto riuscire a scorgere come i vari autori e autrici abbiano immaginato un possibile mondo futuro, un futuro che assomiglia molto spesso, in modo inquietante, a troppi pensieri del presente. Quando Maurizio Cometto mi ha proposto il suo libro, sono rimasta subito colpita dalla trama: un distopico ambientato in Italia, in particolare a Torino? Interessante! E, in effetti, non ne sono rimasta delusa. Anzi. Mi è piaciuto davvero molto, nonostante (o forse anche per tal motivo) mi abbia ricordato alcuni film sul tema (Matrix, V per Vendetta, Inception), e sì, anche per alcune sfumature il meraviglioso testo di Orwell (che resta il mio preferito!).
Oggi, dunque, lascio le mie riflessioni sul suo Le leggi dell'ordine etico, pubblicato con Delos Digital.
Maledizioni, un'oscura piaga che colpisce le donne incinte, feti deformi pronti a divorare le loro madri, senz'anima e cimiteri in cui il soprannaturale sembra divenire reale e sconvolgere la mente. Vite mosse da un terribile gioco di carte, e un gatto nero dagli occhi topazio, che sembra essere l'incarnazione del Male. È stato pubblicato da poco il seguito de La memoria delle ceneri, di cui vi ho già parlato nel blog, e ho avuto la possibilità di leggerlo. Oggi, quindi, cerco di riflettere un po' su Il lascito dei morti, il nuovo romanzo neogotico scritto a quattro mani da Daniela Franceschi e Simone Valtorta, pubblicato da Tabula Fati. Un ringraziamento a Daniela, in particolare, per la copia.
Questo libro mi è stato proposto da Francesca, fondatrice di Hacca Edizioni, una casa editrice marchigiana che apprezzo molto. Mi era stato detto di prepararmi alle lacrime. Forse quelle non sono arrivate, ma sicuramente mi ha lasciato dentro una sensazione non proprio piacevole: ma del resto il tema affrontato non è di quelli così leggeri. Siamo alla fine degli anni Settanta, tra il Cile e l'Argentina, due realtà scosse entrambe - anche se in forme leggermente differenti - dalla medesima feroce dittatura. Generali che prendono il potere e impongono regole ferree. Se ti opponi, rischi la tortura, o... semplicemente di scomparire nel nulla. Ma quella affrontata tra queste pagine non è solo il racconto dei desaparecidos, o di un violento torneo di calcio e scommesse, è soprattutto la storia di un bambino e poi ragazzo, che si ritrova a vivere le forme dell'abbandono, della mancanza, dell'amore e del ritorno. Queste, infatti, sono le quattro strutture del romanzo. Oggi cerco di riflettere un po' su Alluminio, libro d'esordio di Luigi Cojazzi, di cui non avevo mai sentito parlare prima e che, invece, merita davvero di essere conosciuto molto di più.
Saltblood. Sangue Salmastro, di Francesca De Tores è un romanzo storico ispirato alla storia vera di Mary Read, pirata britannica, parte della ciurma di Calico Jack Rackham. Una storia che ci porta a seguire le diverse vite di questa donna, cresciuta all'ombra del fratello morto proprio il giorno della sua nascita, e che è costretta a prendere il suo posto e a mantenere questo segreto per diversi anni della sua esistenza. Una narrazione ricca di segreti, avventure, amore, morte, libertà, ma anche soprattutto focalizzata sui temi dei limiti del corpo e del genere, su chi decidiamo di essere veramente.
Il libro uscirà in libreria il 4 settembre.
Dopo Infanzia, Alcuni bambini, e Sincere amicizie, la casa editrice 21Lettere porta in Italia un nuovo lavoro del noto illustratore francese Jean-Jacques Sempé. Se nei precedenti potevamo scorgere, accanto ai suoi particolari disegni, molte delle sue riflessioni sui vari temi e sulla sua stessa vita, con Raoul Taburin, la storia del biciclettaio di successo che nasconde un segreto, possiamo leggere una delle sue due opere 'lunghe', che anticipano le moderne graphic novel.
Lo potete trovare proprio da oggi in libreria.
Io ho potuto leggerlo in anteprima, grazie alla gentilezza di Valentina, che non finirò mai di ringraziare per la fiducia che, come sempre, mi dona.