Non sono stata una bambina che ha iniziato a leggere presto, a divorare libri con passione. Sì, ci sono stati intorno a me da piccina soprattutto fiabe, ma anche racconti che la nostra maestra ci faceva conoscere a scuola. Ricordo, in particolare, quei pomeriggi in cui leggevamo insieme una storia di bambini mutati in animali e il tentativo di scrivere un nostro possibile seguito. Ah, la prima scintilla di scrittura che poi si è riaccesa in età adulta! Ma, sfortunatamente non posso narrare di storie in cui i libri mi hanno legato alla mia famiglia. In casa, leggeva solo mia sorella maggiore, è stata lei a iniziare a riempire la libreria, e poi sono arrivata io. Sono stati rari i momenti in cui vedevo un libro sui comodini dei miei genitori, ma quando accadeva o quando tuttora accade provavo e provo ancora un dolce sentimento nel cuore. Quando sento altri raccontare dell'amore per la lettura che è stato loro trasmesso da nonni e nonne o dai propri genitori, provo una leggera punta d'invidia. Avrei voluto anche io sentirmi legata a loro da un rapporto simile. Essere maggiormente compresa quando questo meraviglioso virus si è espanso dentro di me portandomi a divenire una “lettrice forte”, anziché invitata a leggere di meno - per non rovinarmi gli occhi - o a spegnere la luce perché è tardi e si deve dormire. Sia chiaro, nonostante gli alti e i bassi, e soprattutto ora che sono distante, voglio un gran bene alla mia famiglia, ma sì, non posso negare che avrei tanto voluto un legame simile. Ho provato a riversare questa passione, nel mio piccolo, verso la mia nipotina - che ha la fortuna di avere due grandi lettori come genitori -. E se un giorno dovessi avere figli miei - anche se lo ritengo molto improbabile - mi piacerebbe molto trasmettere la bellezza della lettura e della condivisione con loro.
Tutta questa premessa per cosa? Perché vorrei consigliarvi un libro che mi ha regalato delle bellissime ore. Una storia personale, familiare, ma anche un bellissimo omaggio alla lettura, a quei piccoli amici apparentemente silenziosi ma che, in realtà, sanno parlare moltissimo se sai ascoltarli.
Oggi provo a scrivere le mie riflessioni su Non avere paura dei libri, di Christian Mascheroni, pubblicato da Hacca Edizioni.