Di fronte all'isteria di massa di questi giorni, io preferisco parlare di cose belle, perché altrimenti cedo più che alla paura - sono abbastanza tranquilla, in verità - alla rabbia per la stupidità umana. E allora parliamo di libri, soprattutto delle mie ultime letture. Il mese di Febbraio della #fantadistochallenge - sfida di lettura che sto seguendo su Instagram sui generi Fantascienza e Distopico, creata da Ambra di Sono solo libri - ha come tema “un libro che tratti terrestri su un altro pianeta” ed io ho scelto Solaris di Stanislaw Lem. Ritenuto un capolavoro della fanta
Il contrario della povertà non è la ricchezza, il contrario della povertà è la Giustizia. Il diritto di opporsi è un memoir importante, di quelli che restano impressi sottopelle, che arrivano dritti sino al cuore, o meglio alla coscienza di ognuno di noi. È un resoconto di fatti, numeri, persone, veri, reali. Ma soprattutto di ingiustizie, di sentenze assurde, di giudizi non dettati da prove autentiche, bensì da soldi, dal colore della pelle, dalla povertà e dalla disabilità. È un libro forte, vivido, necessario. Non un romanzo, ma vita vera. Quello che ci viene det
Cirano: Un bacio - ma che cos'è un bacio? Un giuramento un po' più vicino, una promessa più precisa, una confessione che cerca una conferma, un punto rosa sulla i di «ti amo», un segreto soffiato in bocca invece che all'orecchio, un frammento d'eternità che ronza come l'ali d'un'ape, una comunione che sa di fiore, un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell'anima! Conoscevo la storia di Cyrano ma mai avevo letto l'opera. Complice un'iniziativa su instagram, nella quale occorre leggere un libro per vari generi letterari, mi sono fiondata sul t
Prima dell'inizio non c'era niente - né terra, né paradiso, né stelle, né cielo: solo il mondo delle nebbie, informe e senza contorni, e il mondo del fuoco, sempre in fiamme. Non sono una gran fan dei supereroi, anche se ho visto alcuni film a riguardo negli ultimi anni. Ed è la prima volta che mi approccio alla lettura dei libri di Neil Gaiman. Il mio punto di vista è quindi quello di una novellina che ha voglia di scoprire un autore di cui ha tanto sentito parlare positivamente, ma di cui, prima di questo libro, non sapeva nulla. Perché partire da questo? Semplicemente
Non sostenevo più i miei pensieri! Battevano forte. I miei pensieri avevano lo stesso rumore del cuore. Quando si tratta di parlare di graphic novel ho sempre un po' di difficoltà, perché non saprei esprimermi bene sulle linee, lo stile del disegno, l'uso del colore, e altri argomenti più tecnici, ma mi lascio andare alle emozioni, a quello che quei disegni e la storia rappresentata mi donano. Quando ho letto la trama di questo libro, ho voluto subito averlo. Attacchi di panico, ansia, sono argomenti che comprendo bene, che ho vissuto, provato sulla mia pelle, e purtroppo ho anche ora
Sì, ultimamente sto leggendo e condividendo i miei pensieri sempre sullo stesso tema, ma avevo voglia di recuperare queste letture, anche se dopo questa mi fermo per un po'. Un lasso di tempo breve, credo, anche perché entro l'anno voglio assolutamente colmare la mia più grande lacuna, e quindi leggere Se questo è un uomo e La tregua di Primo Levi, e rileggere con più attenzione il Diario di Anne Frank. (Ma sul kindle ho altri due titoli che vorrei leggere, quindi, ve ne parlerò ancora!). Leggere libri sui genocidi non è facile. Però lo ritengo necessario, almeno per me. Come gi
Oggi ti rivedo, madre, ma con quali sentimenti? Che cosa può provare una figlia per una madre che ha rifiutato di fare la madre per entrare a far parte della scellerata organizzazione di Heinrich Himmler? Rispetto? Solo per la tua veneranda età - ma per nient'altro. E poi? Difficile dire: nulla. Dopotutto sei mia madre. Ma impossibile dire: amore. Non posso amarti, madre. Ho quasi sempre letto storie dalla parte dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti, ma è importante, a mio avviso, scoprire anche quei testi, quei ricordi e testimonianze, dall'altro punto di vista, o megli
Il ricordo dei nostri nove mesi passati nel campo è quello di un'apparente normalità. Intendiamoci, una normalità costruita solo nella nostra mente. Due bambine sole, in un posto sconosciuto, insieme con adulti mai visti prima. La paura sarà stata inevitabile. Ma nel nostro ricordo è stata sostituita da quel senso di normalità che spesso i piccoli si costruiscono per proteggersi davanti agli avvenimenti più brutti, agli imprevisti. Un anno fa sono stata al Salone del libro di Torino e ho potuto assistere alla testimonianza di Tatiana Bucci. È un momento rimasto impress
Nel mio “percorso” di lettura, amo scoprire nuove case editrici. Spesso tra le “piccole” si scovano titoli meravigliosi e questo è un esempio. Quando la Jo March - casa editrice umbra, dal cui nome mi aveva subito attratto - mi ha proposto la lettura di due dei loro testi, ho deciso di scegliere Nord e Sud della Gaskell - di cui tanto ho sentito parlare bene - e Il Castello Blu di Lucy Maud Montgomery, di cui ho letto molto poco e avevo quindi la voglia di scoprirne di più. L'ho letto in pochi giorni, ammaliata dalla scrittura della Montgomery, dai messaggi trasmessi ma anche
È un 2020 non iniziato nel migliore dei modi: tra malesseri fisici, sintomi dell'influenza (raffreddore maledetto!) e molti pensieri sulle strade da prendere, accompagnati da una forte pigrizia e ansia, non l'ho iniziato con il piede giusto. Facciamo che l'anno nuovo inizia a febbraio? Ma ce la faccio davvero a cambiare? La verità è che mi sento sospesa, bloccata, sento la mancanza di alcune cose, allo stesso tempo non vorrei fare dei maledetti passi indietro. Ditemi, perché è così difficile essere me? Problemi a parte, oggi vi voglio parlare di un libro che mi ha causato almeno ini