Tutta la luce che non vediamo è un romanzo scritto da Anthony Doerr nel 2014, ambientato tra la Francia (soprattutto Parigi e la cittadina di Saint-Malo) e in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Ho deciso di sceglierlo per il progetto su Instagram #unannoconlastoria che nel mese di maggio prevedeva la lettura di un romanzo storico ambientato nella Francia Rivoluzionaria dal 1780 al 1968. Purtroppo l'ho concluso solo ieri, ma ho deciso di inserirlo comunque tra le letture di maggio. Il romanzo ha vinto il Premio Pulitzer 2015 per la narrativa ed è stato pubblicato in Italia da Rizz
La gente crede solo a ciò che può comprendere. Tra le proposte di Maggio per la challenge di lettura di romanzi gotico e horror - su instagram - #librividirc, per il tema “Il retelling di un classico storico” c'era anche Dracul, un titolo che avevo acquistato tempo fa e che non vedevo l'ora di leggere. Ne ho approfittato, anche se con qualche dubbio - non amando possibili prequel/sequel, o modifiche di storie molto famose e tanto amate - ma alla fine ho trovato una lettura che mi ha totalmente coinvolto e che mi è piaciuta moltissimo. Dacre Stoker è un parente del famoso Bram
Per la tappa di maggio della #fantadistochallenge ideata da Ambra del blog Sono solo Libri, che prevedeva la lettura di un distopico/fantascientifico scritto da un autore italiano, ho deciso di leggere “Anna” di Niccolò Ammaniti. Ero rimasta particolarmente attratta dalla trama, da questo mondo post-apocalittico ambientato in Sicilia dove uno strano virus colpisce tutti gli adulti, lasciando immuni i bambini fino ai 14 anni. Però, arrivata alla conclusione del libro devo ammettere che purtroppo non mi sia piaciuto quasi per nulla. Forse è anche una questione molto soggettiva, non lo
Diversi anni fa, un pomeriggio per caso, ho acceso la tv e sono stata attratta da un film: One Day. Non riuscivo a staccarmi, coinvolta da quei due ragazzi - interpretati da Anne Hathaway e Jim Sturgess - che non riuscivano a vivere quell'amore evidente che li ha legati da quell'ultimo giorno di università fino alla fine. Due persone diverse, due vite differenti, e un giorno speciale in cui i pensieri vanno sempre l'uno all'altra, per sempre legati, nonostante le distanze, i problemi, i fallimenti, le rispettive scelte. Emma e Dexter. Mi sono commossa e accade ogni volta che lo guardo. E f
Non leggo molti libri di non fiction, saggi, o simili. Ma in dei momenti sento il bisogno di farlo, soprattutto per riflettere su certi argomenti che mi toccano personalmente, e nei quali so bene di ritrovarmi. Vita su un pianeta nervoso di Matt Haig, pubblicato da Edizioni E/O è uno di quei titoli che mi ha sempre attratta, e complice una promozione su Amazon di qualche settimana fa, l'ho recuperato e letto. È uno di quei libri dove si possono trovare apparentemente tante frasi fatte, che potrebbero far storcere il naso a molti, ma che in verità fanno molto riflettere. Sembra quasi di
...la nostra mente non è fatta per percepire la felicità nel presente, quanto piuttosto per riconoscerla molti anni più tardi attraverso il filtro del tempo e dei ricordi. Ho sempre amato la scrittura. Anni fa, mi mettevo davanti a un pc, e le dita scivolavano tra quei tasti, spesso senza neanche guardarli. Quando l'ispirazione arrivava, mi sentivo mossa da un'altra me, da uno spirito che mi suggeriva parole, da una corrente di energia che mi faceva battere su quelle lettere, finché non ero sazia di immagini, di frasi, di mondi, di personaggi. Scrivere non aiuta solo a creare stor
Dopo Dieci piccoli indiani ho deciso di buttarmi su uno dei titoli - se non IL - più famosi di Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express. È stato il mio primo incontro con Hercule Poirot, il famoso detective belga dalla testa a forma di uovo, e dai baffi con le estremità arricciate all'insù, ed è stato un vero piacere per me conoscerlo. È una commedia piuttosto strana quella cui mi trovo ad assistere. In questo caso la scena del crimine è un treno, il Simplon Orient-Express che percorre la tratta Istanbul-Trieste-Calais. A bordo ci sono diverse persone, aristocratici e
Il genere giallo non è mai stato tra i miei preferiti. Me ne sono tenuta distante a lungo, soprattutto dopo aver tentato una volta, e aver avuto una cocente delusione. Ma ci sono nomi molto importanti che mi attiravano, come Arthur Conan Doyle o... Agatha Christie. Complici le mie amatissime bancarelle dell'usato - quanto mi mancano! - ho preso tre titoli a pochi euro, e ho deciso di dare una possibilità prima alla Christie. Risultato? Ho divorato due libri in due giorni, totalmente rapita dalla sua scrittura, dal caso da risolvere, nel - vano - tentativo di capirci qualcosa prima della
Com'è possibile vivere senza le cose che sono la nostra vita? Spogli del nostro passato non ci riconosciamo. Furore (The Grapes of Wrath) è il romanzo più famoso di John Steinbeck, premiato nel 1940 con il Premio Pulitzer. Scritto in cinque mesi, prese forma dal riadattamento di una serie di articoli pubblicati nel 1936 per il quotidiano San Francisco News. Un reportage sulle condizioni dei contadini dell'Oklahoma - e altri stati vicini - che furono costretti a lasciare le loro case e le loro terre a seguito della catastrofe causata dal Dust Bowl, e dalla seguente espropriazione d
Prima di iniziare con l'articolo, volevo lasciarvi il link alla mia ultima recensione scritta per il sito Letsbook.org: vi parlo di Efemeridi, di Cesare Catà, un libro che ho profondamente amato e consiglio a tutti gli amanti della letteratura moderna. Oggi, invece, torno sul blog per parlarvi dell'ultimo romanzo letto: La lettrice di Tarocchi, di Jeanne Kalogridis. È un'autrice di cui ho letto molto, ma non tutto, in passato, e che amo moltissimo per due motivi: per lo stile, tra i miei preferiti, ma anche per la sua voglia di far emergere le figure femminili, traendole spesso dalla