Benedetta Rinaldi

26 gen 2022

Libri

Image: Le pietre della memoria. Gunter Demnig e le pietre d'inciampo, di Francesca Druetti e Benedetta Rinaldi

Nell'agosto del 2018 sono arrivata a Torino con la voglia di esplorare quanto più possibile la città che di lì a pochi mesi mi avrebbe accolto, in cui sarei andata a vivere. Girovagavo felice, con la mia reflex tra le mani, in un centro quasi deserto. Il caldo non mi pesava troppo. Avevo voglia di scoprire, di scattare foto, mi sentivo felice (sembrano passati secoli...). Nel mio vagabondare però, a un certo punto il mio sguardo è caduto su delle strane pietre in alcune vie e strade, davanti a determinati edifici. Pietre quadrate, d'ottone, con delle scritte. Ho arrestato il passo, mi sono (in)chinata e ho letto. C'erano delle date, un nome ben visibile, più in grande rispetto al resto, e poi luoghi terribili. Auschwitz, per esempio. Spesso anche la scritta "Assassinato". Ed è così che ho conosciuto le Pietre d'Inciampo.