La primavera è la mia stagione preferita.
Porta con sé un profondo senso di rinascita. Vedere la natura riaccendersi di colori, mi conforta un po', mi fa star un po' meglio, anche quando il turbinio di pensieri negativi mi fa perdere il respiro e le forze.
Il 21 marzo del 1931 a Milano nasce Alda Merini, una delle più grandi poetesse italiane, di una forza e un'intensità rare.
Non sono un'esperta di poesia e, infatti, ne leggo molto poca perché ho sempre il terrore di non riuscire a comprenderla. Di lei ho letto tempo fa il volume “Fiore di poesia”, che presenta anche diversi aforismi, ma in questi ultimi giorni ho voluto dedicarmi anche alla prosa, per tentare di conoscere un po' meglio la sua storia e attraverso le sue parole almeno un frammento della sua anima.
Come dicevo nel precedente articolo, provo una particolare curiosità verso il tema Chernobyl. Ho sempre tentato di informarmi, e nel corso degli anni di guardare o leggere qualcosa. Per questo mese accanto a un libro di testimonianze sicuramente più intenso, ho deciso di prendere anche un graphic novel: Chernobyl. Di cosa sono fatte le nuvole di Paolo Parisi.
Oggi vi propongo alcune brevi riflessioni a riguardo.
Questo mese la mia rubrica #3Libriperuntema torna per due giorni di fila, perché voglio ricordare due eventi importanti: se ieri vi ho proposto tre titoli (+1) sulla Resistenza, oggi voglio parlare di Chernobyl.
Il 26 Aprile del 1986, all'01:23:40, il Reattore N°4 della Centrale Nucleare di Chernobyl esplose. Un errore umano, ma anche tecnico, strutture obsolete che dovevano essere modificate, e non usate. E poi? Poi il tentativo politico di celare tutto, di non far parlare. Una nube radioattiva si sparse anche per l'Europa, molte persone morirono subito, altre negli anni seguenti. Gli effetti negativi di quella catastrofe si sentono tuttora.
Di ritorno dalle mie amate Marche, in attesa del treno per Milano - e poi per Torino -, ho trovato in edicola un graphic novel che ha subito attirato il mio interesse. Se vi dicessi Primo Levi? Devo ammetterlo. Purtroppo ancora non ho avuto modo di leggere i suoi libri - pur conoscendo lui, la sua esperienza, i suoi scritti ovviamente - ma ho deciso comunque di prendere questo libro e l'ho divorato in neanche un'ora. Quante volte li ho scritti... in quanti incubi mi sono apparsi! Uno... sette... quattro... Sapete bambini, quando avevo la vostra età amavo molto i numeri. cinque.
Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno Chi di voi ama Van Gogh? Sono sicura che condivido questa mia passione con molti, non è vero? E le graphic novel? Ne avete lette? Io sto scoprendo la loro bellezza proprio ora. Non sono mai stata una vera e propria amante dei fumetti, ma negli ultimi mesi ne vedo così tanti di questo tipo o di temi che riscontrano il mio interesse, che vorrei avere molti soldi per poterle avere tutte. Un passo alla volta, no? Quando ho visto su Instagram la copertina di questa graphic novel me ne sono innamorata all'istante. Al Salone del
13.05.2019 Terzo e ultimo giorno. Dopo due giorni di pausa, trascorsi con la famiglia del mio ragazzo per il compleanno delle due nipotine, sono tornata al Salone. In questo ultimo giorno avvertivo sin da subito la malinconia. Quella che provi quando ti accorgi che una cosa bella sta per concludersi. Ho partecipato ad alcuni eventi, che in realtà non mi hanno entusiasmata - sempre perché mi ero fatta certe aspettative e in certi casi non ho ascoltato nulla di nuovo - ma è stato interessante scoprire che hanno riproposto un libro a fumetti su Leopardi. Sarebbe interessante, so