Qualche mese fa avevo provato a leggere un altro libro di Alexandre Vialatte, ma forse per il periodo meno indicato o semplicemente perché ci sono libri che risultano distanti dal tuo gusto, non era riuscito a prendermi. Ma in libreria mi attendeva un altro suo romanzo pubblicato in Italia da Prehistorica Editore, che, invece, mi aveva attratto subito, soprattutto quando mi era stato presentato un po' come il “Cuore” francese. E qui, sì, che sono rimasta coinvolta. È questo anche il bello della letteratura: non fermarsi al primo ostacolo, ma riprovarci, ed essere così piacevolmente sorpresa. Magari, chissà, in futuro riproverò con le sue Cronache dalla Montagna.
Oggi voglio cercare di scrivere i miei pensieri su “Battling il tenebroso”, un libro sull'adolescenza, sull'amicizia, sui travagli del cuore, sul difficile rapporto tra adulti e ragazzi. Un romanzo dal tono ironico ma anche malinconico, che mi ha fatto entrare molto in sintonia con questa figura “tenebrosa”, questo ragazzo dall'anima ipertrofica, tormentato, che trovava voluttà nel dolore.