Oggi giornata di riflessioni. Fiori piove, non c'è lo spirito giusto per uscire o fare qualcosa, e così l'alternativa è stare a casa, leggere, o scrivere. Quanto mi manca la scrittura. Creare personaggi con le loro precise caratteristiche e storie differenti. Ideare ambientazioni, scegliere periodi storici o lasciar vagare del tutto la fantasia, fare ricerche, provare a cercare immagini da cui trarre maggiori spunti. Darsi un programma ben preciso e poi scrivere, scrivere, scrivere. Buttare giù parole, riempire pagine, oltrepassare le difficoltà nel definire i dialoghi, scegliendo i g
Qualche giorno fa ho trovato un interessante articolo su Facebook che mi ha fatta emozionare e un po' tornare indietro nel tempo. Mi rivedo lì, davanti a un pc, a cercare immagini dalle quali trarre ispirazione per una storia da scrivere. Un breve racconto, fatto di luce e di ombra, di una bambina e la sua solitudine, e un percorso da intraprendere per capire chi sia in verità. Poi ho trovato delle foto, che mi hanno incantata e subito è scattata la scintilla. Quell'ispirazione che ti coglie e devi prendere al volo. E ho scritto, scritto, scritto. Di loro, personaggi che hanno preso vi
Ho deciso di aprire due piccole rubriche in questo blog. Ne avevo tante - troppe! - nel precedente, e in fondo ne avverto una mancanza. Non voglio però stabilire un giorno preciso in cui inserirle. Ma essere libera. Assolutamente libera da vincoli, anche perché non so mai quando ho il tempo giusto e l'ispirazione necessaria per portarle avanti. Quando ho aperto questo spazio mi sono data una sola regola: non avere per forza dei vincoli che possano farmi impazzire. Lasciarmi andare dall'ispirazione, pur basandomi sui temi che ho scelto di trattare: i miei piccoli sogni nella grande valigi
Avrei voluto preparare un post per questa giornata, ma in realtà mi è sorta l'idea solo stamattina quando, guardando quei piccoli ramoscelli di mimosa, mi sono messa a pensare a quali grandi donne della letteratura e non solo mi hanno accompagnata un po' in questi anni. Poi il sole, che non vedevo da giorni, ha rubato tutto il mio tempo e solo ora ho un po' l'occasione di riversare pensieri su un'altra pagina bianca di questo blog. Ci sono feste che per me ormai sono diventate un mero motivo commerciale: arrivano, spendi soldi più perché si deve fare che per una reale voglia, e poi il
Ho sempre amato scrivere ma, come dice qualcuno, sono una fifona. Lo sono sempre stata. Lotto da una vita contro me stessa: dovrei credere di più nelle mie capacità, dovrei smetterla di chiedermi cosa ne potranno pensare gli altri, e creare così pensieri esagerati che diventano emanazioni delle mie paure e mi impediscono di sognare e... tentare. C'è stato un periodo della mia vita, in particolare, dove non avevo altre passioni da coltivare. Le persone amate erano lontane, e l'unica cosa che restava era quella pagina bianca da riempire con il frutto della mia fantasia. Anche un modo
Chi di voi ha visto il Festival di Sanremo quest’anno? Lo so, lo so, arrivo forse più tardi, ma ho avuto bisogno di riprendermi un po’ dalla tante emozioni positive e negative che ho provato. Di solito non sono un amante del Festival. Lo guardo più per abitudine e voglia di commentarlo con amiche lontane, che altro. Anche perché più di una volta ho provato rabbia nel veder premiare quello che non è il talento, o lasciare a casa chi ci mette tutto il cuore e la passione per realizzare il proprio sogno. Però quest’anno volevo vederlo per due motivi: da un lato non c’era nessun arti
Lo so, il 2018 è iniziato da quasi un mese e io arrivo sempre tardi. Vorrei poter dare tutta la colpa della mia assenza a motivi esterni, ma la verità è che nel prendere questo blog come una passione, più che un lavoro (perché del resto, purtroppo per ora così non è), rimando sempre ogni possibile post e mi ritrovo con la testa piena di pensieri, mille idee da scrivere e nulla di concreto pubblicato. Dovrei forse modificare il mio pensiero. Vederlo come una sorta di lavoro, e iniziare a scrivere realmente ogni giorno, come consiglia anche King nel suo "On Writing" la mia ultima, s
© foto di Marta Peroni. - Tutti i diritti sono riservati. Stavo scrivendo un post qualche giorno fa ma, dopo le prime righe, ho deciso di cancellare tutto e lasciar perdere. Stavo buttando su carta qualcosa di troppo triste per il periodo, e non me la sentivo. Nel mio blog cerco la bellezza da condividere, e quell'articolo, quei pensieri, non erano adatti. Quest'anno non riuscivo proprio a trovare la cosiddetta "Magia del Natale", quello spirito speciale, quella voglia di affrontare questi giorni di festa con il sorriso. Mi sentivo più Grinch del solito ma, come lui, alla
Chi non muore si rivede. Pensavo di aver più tempo per scrivere in estate e, invece, questi mesi sono volati via così velocemente che rimane un po' di tristezza nello scoprire che pian piano ci stiamo avvicinando all'autunno. Ho pensato spesso al mio povero blog lasciato deserto, ma solo ora trovo il tempo per tornare e lo faccio, parlando di musica. E che Musica! Quest'anno tra i vari artisti del panorama musicale italiano sicuramente spicca Ermal Meta. Mi aveva incuriosita molto all'ultimo Sanremo con un testo tanto bello e profondo come "Vietato Morire", e poi sorpresa ed emozionata
Oggi ritorno sul blog per lasciare una delle mie tante riflessioni, non so se con un senso o meno, ma a volte si ha voglia di esprimere un po' quello che si prova, lasciando fluire i pensieri nel modo più chiaro possibile. O almeno ci provo. Sono una persona curiosa, forse troppo. Mi piace osservare le persone, leggere commenti e storie sui vari social, scoprire di più sui personaggi noti o anche meno noti, come nel tentativo di farmi una mia idea, ma anche saziare la mia curiosità. Ma sempre più spesso mi accorgo di quanto i social, se usati in maniera errata, diventino un riflesso nega