Il tempo scorre veloce, come sabbia che scivola tra le mani. Impossibile da trattenere. Impossibile da conservare, fermare, bloccare. Ed io non ho trovato il modo di tornare prima qui, accumulando post su post, idee varie, e diversi libri che ho letto in questi ultimi mesi e di cui vorrei parlare. Ho attraversato un periodo non facile, e non voglio giustificarmi sempre. Ma tra malesseri fisici, emotivi, foto da sistemare, nipotina meravigliosa a cui donare il mio tempo, non ho avuto proprio la testa di mettermi al pc e aggiornare con costanza questo spazio. Ma questi, forse, sono gi
Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Un nome particolare per una figura altrettanto particolare e degna di nota. Un nome dato a un bambino trovato su una nave - Virginian - diretta in America. Quel luogo tanto sognato, pieno di speranze, di una nuova vita. Un bambino lasciato sopra un pianoforte. Uno strumento che diventerà parte integrante della sua anima, un prolungamento del suo corpo, la realizzazione della poesia che si annida nel suo cuore. Ogni volta che entravo in libreria scorrevo con gli occhi i vari titoli di Alessandro Baricco. Ammetto, in tutta sincerità, di non aver ma
King. Io non leggerò mai, King. Dicevo. Ma oramai ho imparato che non si deve mai dire mai nella vita. Perché all'improvviso qualcosa succede e ti spinge ad andare oltre quel "mai". Sono una persona curiosa e, anche se dopo molto pensare, sono capace di andare oltre i miei dubbi e pregiudizi. Che poi nel caso del re dell'horror non sono stati i pregiudizi a frenarmi ma... la paura. Non amo molto il genere. Anche se da bambina vedevo molti film che ora, in modo assurdo non avrei il coraggio di rivedere. (Ma posso essere fatta così male?). E appunto, quando ero ancora molto piccola sono
Qualche giorno fa ho trovato un interessante articolo su Facebook che mi ha fatta emozionare e un po' tornare indietro nel tempo. Mi rivedo lì, davanti a un pc, a cercare immagini dalle quali trarre ispirazione per una storia da scrivere. Un breve racconto, fatto di luce e di ombra, di una bambina e la sua solitudine, e un percorso da intraprendere per capire chi sia in verità. Poi ho trovato delle foto, che mi hanno incantata e subito è scattata la scintilla. Quell'ispirazione che ti coglie e devi prendere al volo. E ho scritto, scritto, scritto. Di loro, personaggi che hanno preso vi
A volte sono i libri a sceglierti. A volte sei tu che vuoi percorrere un determinato sentiero di lettura. E poi, ci sono quei consigli che decidi di seguire. Il libro di cui vi parlo oggi rientra proprio in quest'ultima categoria. Mi è stato consigliato da chi ha fatto breccia nel mio cuore, e lo ringrazio. Non conoscevo la Le Guin, anche se essendo considerata come la "madre del fantasy e della fantascienza" e avendo vinto numerosi riconoscimenti e premi, mi sento un bel po' ignorante. Però, non è mai tardi per recuperare, no? E così ho portato a casa con me questo libro: La Sogli
A volte mi capita di leggere dei saggi. Questo libricino l'ho preso dopo aver assistito a due giornate di un evento nella mia città che mi ha molto colpita e sul quale ho scritto il mio primo articolo per un corso di giornalismo a cui ho partecipato e che potete trovare sulla Gazzetta di Ascoli. Il 23 e 24 febbraio, infatti, si è svolto nel bellissimo Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno "Cinesophia", il festival nazionale dedicato alla "Filosofia del Cinema", con interventi di numerosi filosofi, giornalisti, musicisti e artisti che hanno affrontato il tema del Realismo Magico parte
Ci sono autori che ti colpiscono in modo particolare e di cui vorresti leggere tutte le opere. Kent Haruf è uno di questi. L'ho scoperto navigato in rete. Ho visto i commenti entusiastici di molti lettori, e mi sono fatta prestare - ma conto di comprare presto - la Trilogia della Pianura. Lì mi sono persa tra storie che hanno il sapore del quotidiano, della vita semplice, con i suoi sprazzi di luce e di buio. Storie di persone con i loro rimpianti, le gioie, i dolori, le difficoltà e la speranza. Quella voglia di ricominciare quando tutto ormai sembra perso, e di riprendere a vivere. At
Giorni non proprio felici, giorni in cui la pioggia e il maltempo non se ne vogliono andare e rischiano anche di guastarmi il weekend, piccoli sogni sui quali avevo fantasticato per ritrovare il sorriso perso. E allora trovo rifugio in quello che può farmi bene: le parole, il mio blog e un libro di cui parlare e condividere. Oggi, in particolare, vi parlo della piccola, tenera, Momo di Michael Ende. Ebbene sì, lo stesso autore di quel prezioso libro "La Storia Infinita", che ancora una volta è riuscito a conquistare il mio cuore e farmi riflettere. Se dovessi riassumere in poche righe
Avrei voluto preparare un post per questa giornata, ma in realtà mi è sorta l'idea solo stamattina quando, guardando quei piccoli ramoscelli di mimosa, mi sono messa a pensare a quali grandi donne della letteratura e non solo mi hanno accompagnata un po' in questi anni. Poi il sole, che non vedevo da giorni, ha rubato tutto il mio tempo e solo ora ho un po' l'occasione di riversare pensieri su un'altra pagina bianca di questo blog. Ci sono feste che per me ormai sono diventate un mero motivo commerciale: arrivano, spendi soldi più perché si deve fare che per una reale voglia, e poi il
Ho sempre amato scrivere ma, come dice qualcuno, sono una fifona. Lo sono sempre stata. Lotto da una vita contro me stessa: dovrei credere di più nelle mie capacità, dovrei smetterla di chiedermi cosa ne potranno pensare gli altri, e creare così pensieri esagerati che diventano emanazioni delle mie paure e mi impediscono di sognare e... tentare. C'è stato un periodo della mia vita, in particolare, dove non avevo altre passioni da coltivare. Le persone amate erano lontane, e l'unica cosa che restava era quella pagina bianca da riempire con il frutto della mia fantasia. Anche un modo