Oggi voglio condividere un articolo diverso, non solo sul mio account Instagram, ma anche sul blog.
È mio desiderio, infatti, cercare di portare anche contenuti nuovi oltre alle recensioni.
Il 2 ottobre è la Festa dei Nonni e io volevo in qualche modo omaggiarli ricordando alcuni nonni e nonne della letteratura. E rivolgere anche il mio pensiero ai miei amati che non ho più.
Si è tenuta oggi, presso le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa San Paolo la conferenza stampa per la presentazione della XVII edizione di Portici di Carta, manifestazione letteraria che si terrà proprio a Torino sabato 12 e domenica 13 ottobre, trasformando la città - e in particolare i portici tra Porta Nuova e Piazza Castello - nella libreria all'aperto più lunga del mondo.
Con 2 chilometri di libreria e oltre 120 appuntamenti legati al libro, il capoluogo piemontese si trasformerà in una vera e propria festa della lettura, che saprà attrarre i lettori di tutte le età.
Oggi vi porto con me nel cuore della selva in cui vive isolata una comunità matriarcale ribelle. È un piccolo libriccino nel formato, ma denso di personaggi, temi e particolari. Fa parte della collana Cuspidi di Moscabianca edizioni, racconti o novelle che sono arricchiti da splendide illustrazioni. In questo caso è l'arte di Marco Calvi, illustratore che ho avuto più volte modo di apprezzare soprattutto grazie ai libri di ABEditore, che va a dar vita alle parole di Lucrezia Pei e Ornella Soncini. Ci trasportano con loro in una sorta di Cinquecento italiano alternativo, quasi sospeso in un tempo in verità non definito, dove si narrano di storie ed eventi non così lontani dai nostri.
Siete pronti a seguirmi Nella verde gola delle lupe?
Non avevo mai letto nulla di Valerio Evangelisti. Complice una sorta di gioco fatto con il mio compagno, nel quale ha scelto lui dei libri che dovrei leggere quest'anno - spoiler, sto fallendo anche in questo progetto, visto che me ne mancano parecchi da recuperare - ho finalmente fatto non solo la conoscenza con la sua scrittura, ma anche con uno dei suoi personaggi più famosi: l'inquisitore Nicolas Eymerich.Vi capita mai di rimanere sorpresi nel restare affascinati proprio dal personaggio negativo e spregevole? Ecco, non avrei mai immaginato di provare una sensazione simile proprio con un i
Avevo amato molto la penna di Gaston Leroux nel suo più famoso romanzo Il Fantasma dell'Opera, ma anche i suoi Racconti Terrificanti mi hanno totalmente rapita e convinta. Un volume prezioso, pubblicato da ABEditore, bellissimo dentro ma anche fuori, che vi consiglio con tutto il cuore di recuperare. Di solito nelle raccolte di racconti può accadere che alcuni ti colpiscano e altri ti lascino piuttosto tiepida o delusa, ma in questo caso a me sono davvero piaciuti tutti. Forse qualcuno più degli altri, ma in generale ho apprezzato moltissimo queste storie.
Da quando ho letto 1984 molti anni fa, ho capito di voler recuperare quanto più possibile sul genere distopico. So che sono letture che possono in un certo senso ferire o trasmettere una buona dose di ansia, ma mi entusiasma anche molto riuscire a scorgere come i vari autori e autrici abbiano immaginato un possibile mondo futuro, un futuro che assomiglia molto spesso, in modo inquietante, a troppi pensieri del presente. Quando Maurizio Cometto mi ha proposto il suo libro, sono rimasta subito colpita dalla trama: un distopico ambientato in Italia, in particolare a Torino? Interessante! E, in effetti, non ne sono rimasta delusa. Anzi. Mi è piaciuto davvero molto, nonostante (o forse anche per tal motivo) mi abbia ricordato alcuni film sul tema (Matrix, V per Vendetta, Inception), e sì, anche per alcune sfumature il meraviglioso testo di Orwell (che resta il mio preferito!).
Oggi, dunque, lascio le mie riflessioni sul suo Le leggi dell'ordine etico, pubblicato con Delos Digital.
Maledizioni, un'oscura piaga che colpisce le donne incinte, feti deformi pronti a divorare le loro madri, senz'anima e cimiteri in cui il soprannaturale sembra divenire reale e sconvolgere la mente. Vite mosse da un terribile gioco di carte, e un gatto nero dagli occhi topazio, che sembra essere l'incarnazione del Male. È stato pubblicato da poco il seguito de La memoria delle ceneri, di cui vi ho già parlato nel blog, e ho avuto la possibilità di leggerlo. Oggi, quindi, cerco di riflettere un po' su Il lascito dei morti, il nuovo romanzo neogotico scritto a quattro mani da Daniela Franceschi e Simone Valtorta, pubblicato da Tabula Fati. Un ringraziamento a Daniela, in particolare, per la copia.
In questa seconda parte delle novità in libreria a settembre mi concentrerò, invece, su vari titoli della narrativa italiana e straniera. Come dicevo nel precedente articolo, se dovessero cambiare le date o comparire altri titoli degni di nota, aggiornerò tutto.
Iniziamo!
Avevo una rubrica un tempo, nel mio vecchio blog. Andavo a curiosare tra le novità in uscita durante l'anno, mese dopo mese, selezionando i titoli che per me erano più interessanti, almeno dal mio punto di vista.
Ho deciso di riprenderla e portarla anche qui. Ovviamente i titoli pubblicati dalle innumerevoli case editrici sono davvero tanti, per cui ho scelto quelli che se potessi leggerei più volentieri o comunque in linea con i miei gusti di lettura. Cercherò di farlo ogni mese, nella speranza di essere utile anche a voi che mi leggete.
Quindi, armatevi di un block notes o del vostro telefono, e prendete nota!
Come se non fossimo stati è il primo graphic novel scritto dall'autrice marchigiana e illustrato da Michela Di Cecio, che ci trasporta ancora una volta nella sua Casette d'Ete, piccolo paese delle Marche, nel 1929. Una storia dark, una sorta di leggenda (o forse una storia vera?) che viene narrata di madre in figlia. Il racconto di Leila, la diversa, accusata da tutti di essere un'assassina, di aver ucciso il proprio bambino. Ma è davvero così?