Lettura di gennaio per #Giappomania di ire_chan_ su instagram. Tema: cibo.
Continua il mio percorso di lettura alla scoperta di titoli Giapponesi. Con il gruppo di lettura che sto seguendo su Instagram, il tema di gennaio è il cibo e la cucina. Ho deciso di selezionare due libri, ma essendo arrivati solo da pochi giorni, ci metterò un po' a leggerli entrambi. O meglio, chiariamo. Nel giro di poche ore ho divorato subito il fumetto, mentre all'altro titolo - Le ricette della signora Tokue - dedicherò del tempo in più.
Voi amate la cucina giapponese (o cinese)?
Una decina di anni fa vi avrei detto di no. Complici stupidi pregiudizi, e anche i miei problemi con il cibo - mangiavo poco e nulla - non volevo neanche provarla. Poi, ho iniziato, e da quel momento è parte essenziale della mia vita. Esagerata? No, dai. Mi piace molto il sushi, adoro i ravioli cinesi al vapore, e spazio tra i primi e i secondi piatti, con una predilezione per quelli con pollo, tonno, gamberi e salmone come elementi principali. Insieme alla pizza, sono le due cucine tipiche che ci piace molto gustare anche in questo periodo - ovviamente, mi manca un po' andare di presenza nei locali -.
Il tema quindi l'ho trovato molto interessante. Ed oggi vi voglio parlare di un fumetto che per la sua leggerezza mi ha aiutata a respirare un po' in mezzo a letture molto più crude e forti che ho deciso di fare in questo mese. Vi dico già che vi farà venire molta, molta, fame!
Il tema della Shoah è uno di quelli che mi ha sempre scatenato un'intensa curiosità e interesse. Sono una persona mossa dal desiderio di apprendere il più possibile, di conoscere, e poi di diffondere quanto scoperto. Questo, però, non significa limitarsi solo a questo genocidio, anzi. Tra i miei progetti di lettura c'è anche quello di scoprire il più possibile, soprattutto su tutti quegli orrori scatenati dall'essere umano che molto spesso sono stati dimenticati o messi da parte. Il mio scopo, partendo proprio quest'anno ma nella speranza di ampliarlo durante il prossimo, è quello di approfondire tanti pezzi di storia di cui so poco o a volte nulla. Ve ne parlerò appena possibile. Anche se, in un certo senso ho già iniziato avendovi parlato delle Comfort Women in due occasioni.
Tuttavia oggi è la Giornata della Memoria delle vittime della Shoah, pertanto vorrei soffermarmi su tale tema.
Mi sono resa conto di aver letto e guardato troppo poco, e me ne dispiace. Pensavo di conoscere molto di più, ma ho già segnato moltissimi titoli che voglio assolutamente recuperare. In un primo tempo avrei voluto consigliarvi 10 letture, ma ho notato che sarebbero state più o meno le medesime dello scorso anno, quindi ho deciso di fare una cosa un po' diversa.
Vi consiglio 5 Letture (+1) da leggere, e 5 Letture che vorrei fare al più presto, + un Bonus Graphic Novel e uno Speciale Cinema! Naturalmente, attendo anche i vostri consigli.
Gennaio 2021 - Riccardo II
Per il mio progetto #aTeatroconShakespeare a Gennaio ho letto il Riccardo II, primo di una nuova tetralogia storica, denominata in seguito Enrieide, a cui seguiranno poi le due parti dell'Enrico IV e l'Enrico V.
Siamo di nuovo, quindi, nel campo del dramma storico, e qui Shakespeare vuole mettere in scena la ribellione dei Pari d'Inghilterra che ha termine con l'abdicazione volontaria e la morte del Re Riccardo II, ultimo del ramo principale dei Plantageneti.
Torna la mia rubrica 3 Libri per un Tema, che quest'anno proporrò una volta al mese!
Oggi vi parlo di tre letture di cui potete trovare anche i film, tutte a tema #Shoah!
Il 27 gennaio, come saprete, ricorre come ogni anno la Giornata della Memoria per le vittime dell'Olocausto, e queste giornate vorrei dedicarle proprio a questo argomento.
Chi mi conosce e mi segue da tempo dovrebbe sapere quanto sia per me importante e interessante non smettere mai di informarmi e condividere le mie esperienze di lettura, o la mia visione di film e documentari. Viviamo in un mondo in cui troppo spesso torna l'eco di un orrore che pensavamo passato. I testimoni ancor viventi sono rimasti pochi, ma io non smetterò mai, mai e poi mai di informarmi e diffondere la memoria. E, da quest'anno, voglio riuscire a leggere anche di altri genocidi di cui forse si parla poco. Letture difficili, sicuramente, ma che io ritengo davvero importanti.
Letto per la tappa di Gennaio del #GDLGrandTour di Libri per vivere e In Limine su Instagram. Prima fermata: Lapponia!
All'inizio dell'anno mi ero imposta di seguire poche sfide di lettura, avendone create io stessa due. Ma come sempre, il mio progetto è fallito miseramente quando ho visto la mole di progetti davvero interessanti che sono nati su Instagram. No, non potrò seguirli tutti e neanche tutte le tappe, ma qualcuna quando possibile sì.
Soprattutto se ci sono titoli che avevo già inserito nell'infinita lista di libri-che-devo-assolutamente-leggere-prima-di-morire.
Che io abbia una forte attrazione per le edizioni Iperborea non è una novità, anche se purtroppo ancora ne ho lette e ne ho poche, ma questo titolo di cui oggi vi voglio parlare mi aveva chiamata a sé da troppo tempo. Non ho mai letto nulla di Arto Paasilinna, quindi per me è stato il primo approccio alla sua scrittura, e alla fine ho trascorso qualche ora piacevole, in viaggio per la Finlandia dal sud al nord - fino alla regione della Lapponia - in compagnia di una animaletto speciale e adorabile: una lepre.
Ho scoperto un po' tardi la Collana di classici illustrati pubblicata da Rizzoli, presentata e curata da Benjamin Lacombe, un artista che seguo su Instagram e che apprezzo moltissimo. Sono innamorata dei suoi lavori, della caratteristica che hanno in comune tutti - o quasi - i suoi personaggi: quegli occhi grandi, densi di dolcezza; ma sono anche incantata per quella minuziosità di particolari, quella vividezza dei colori, quei dettagli che rendono tutto quasi reale, o comunque molto emozionante.
Tuttavia, spero di riuscire a collezionarli tutti. Grazie a una collaborazione con la casa editrice menzionata, e in particolare a Claudia dell'ufficio stampa, ho potuto ricevere l'ultimo prezioso volume: Bambi, un gioiello della letteratura austriaca di Felix Salten.
A natale mi è stato poi regalato dal mio compagno anche Pelle d'Asino, che spero di riuscire a leggere presto! Vi invito, comunque a visionare gli altri splendidi volumi già pubblicati. Sono una meraviglia per gli occhi, e una bellissima collezione che può impreziosire le nostre librerie.
Letto per la #Readingthedarkchallenge di sonosololibri e louchobi (instagram): Gennaio: un horror|weird|gotico internazionale
Ho tanto amato Dracula di Bram Stoker, ed è per questo che quando ho scoperto questo libro ne sono rimasta subito attratta, curiosa e allo stesso tempo desiderosa di trovare una storia simile, con le medesime atmosfere gotiche, tetre e ammalianti che avevo tanto apprezzato nella sua opera più conosciuta.
Ma, una cosa devo impararla: non farmi alte aspettative su quel che leggo, non aspettarmi sempre chissà cosa altrimenti potrei rimanerne delusa.
È successo con La dama del sudario? Sì e no.
Mi spiego meglio. C'è una prima parte - soprattutto quando appare questa dama - che mi è piaciuta moltissimo. La descrizione del castello, l'arrivo della dama, il mistero che aleggia intorno alla sua figura mi hanno rapita. Ma poi, quando si scopre tutto, c'è - almeno per me - un bel crollo. O meglio, non è più il romanzo gotico che mi aspettavo.
Tempo fa avevo trovato per caso un account davvero molto interessante su Twitter: quello di Johannes Bückler. Un nome fittizio, dietro il quale non si sa bene chi ci sia, ma che riesce a donare qualcosa di importante in quel social fatto di brevi frasi, e molto spesso - almeno nell'ultimo periodo - di odio e turbamento: le storie.
Storie più note, ma soprattutto meno conosciute. Persone del passato a cui viene data voce. Una voce coinvolgente, appassionante, come se attraverso le parole fosse ancora possibile far emergere chi non c'è più, ricordarlo, non dimenticare mai quella scintilla che hanno potuto donare al mondo. Vite molto spesso semplici, che però non dovrebbero mai passare in secondo piano. Perché non esistono piccole storie. O meglio, anche quelle storie vere apparentemente piccole, hanno un significato e un'importanza enorme.
Quando ho scoperto che la casa editrice People avrebbe raccolto alcune di queste vite in un libro, non ho resistito. È stata la prima lettura di quest'anno. Semplicemente, bellissima. Se volete, è stato pubblicato anche un secondo volume “Non esistono piccole donne” che si concentra su figure femminili della storia e che io non vedo l'ora di acquistare e leggere.
L'ultimo libro letto nel 2020 mi ha permesso di ridere un bel po'.
Conoscevo il film, ma finalmente ho colto l'occasione per recuperare anche l'opera letteraria e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Sebbene libro e film siano piuttosto simili, e non ci sono stati grandi stravolgimenti di trama, esistono delle differenze.
Tuttavia li ho amati entrambi e sono contenta di aver scoperto la scrittura di William Golman, la sua ironia, e la sua genialità.
Avete mai visto il film La Storia Fantastica? Se sì, e non lo avete ancora fatto, recuperate anche il libro! Se non riuscite a trovarlo in quest'edizione - noi abbiamo la prima, con il titolo “La Storia Fantastica” - cercatelo nella più corretta traduzione “La Principessa Sposa”. Vi giuro che saprà regalarvi molti momenti di ilarità, stupore, e divertimento, ma anche riflessioni come un buon libro dovrebbe sempre suscitare nel lettore!
Ho conosciuto per la prima volta Teresa Radice e Stefano Turconi con il bellissimo Graphic Novel “Non stancarti di andare” dove, traendo ispirazione da personaggi e fatti veri, ci è stata donata una storia d'amore, di rispetto per altre culture, di famiglia e altri sentimenti profondi, che assomiglia per la mole di pagine e per le tante parti scritte a un vero e proprio romanzo. Da lì, è sorto in me il desiderio di recuperare quante più opere possibili. Ho ancora in libreria Il Porto Proibito, ma quando ho visto l'uscita di La Terra, il cielo e i corvi, non ho resistito e ho preferito leggerlo prima.
Oggi voglio parlarvi proprio di quest'ultimo lavoro che ho adorato. Ancora una volta, prendendo ispirazione da qualcosa di reale - in questo caso le lettere del fratello del nonno materno di Teresa Radice disperso in Russia - hanno realizzato un graphic novel denso di emozioni, e ambientato nella Russia del 1943. Un periodo storico di cui ho avuto modo di leggere due anni fa, grazie a quella sorta di diario, di ricordi, di un uomo che è riuscito a toccarmi il cuore: Mario Rigoni Stern.