Oggi vogliamo proporvi una realtà editoriale marchigiana (e qui, permettete da parte di chi scrive un po' di entusiasmo e amore per la propria regione!) che abbiamo scoperto di recente. In verità solo nell'edizione di ottobre del Salone del Libro di Torino abbiamo portato a casa due titoli, uno dei quali ho letto subito e profondamente amato, perché mi ha riportato nella mia amata Terra e tra le sue leggende (Nome non ha di Loredana Lipperini) e un altro (Non avere paura dei libri, di Christian Mascheroni) che cercherò di recuperare al più presto!
Hacca è una casa editrice fondata e diretta da Francesca Chiappa, che ci ha dedicato il suo tempo.
Lettura di Maggio per il mio progetto A Teatro con Shakespeare.
I mesi trascorrono veloci, gli impegni sono tanti, la testa è annebbiata da tanti pensieri, ma il mio progetto su Shakespeare va lo stesso avanti. Continua la (ri)lettura delle Tragedie, e in particolare il mese di maggio l'ho dedicato a Re Lear.
Follia, contrasti tra genitori e figli, tra anziani e giovani, tra apparenza e realtà, tradimenti, violenza e... morte, be' quest'ultima proprio non può mancare in questo genere di opere. No?
Pur non essendo tra le mie tragedie preferite, l'ho comunque - di nuovo - molto apprezzata. Del resto è difficile, almeno per me, essere delusi dal bardo.
Continua il nostro percorso di conoscenza e condivisione di alcune case editrici indipendenti sulle quali ci siamo soffermati per alcune domande al Salone del Libro.
Oggi vogliamo presentarvi una realtà editoriale che si focalizza soprattutto sulla narrativa americana, con qualche incursione però anche in quella italiana: NNEditore.
Prima di iniziare con le domande, ci tengo a ringraziare questa casa editrice per avermi permesso di scoprire quello che poi è diventato uno dei miei autori preferiti: Kent Haruf. Anche se sono molto curiosa di leggere altri testi che abbiamo comprato proprio in occasione di questa grande fiera del libro.
A raccontarci un po' del loro lavoro è proprio l'editor, Serena Daniele.
Non sono un'esperta di cinema, ma ci sono registi che mi colpiscono più di altri.
Tra i tanti Tim Burton è sicuramente uno di quelli che riesce, con i suoi temi, la sua immaginazione e creatività, a stupirmi sempre o quasi.
Ed è per questo che quando ho visto due titoli sul suo lavoro in biblioteca, ho deciso di portarli a casa con me. Per ritrovare così tra queste pagine non solo quei film che ho visto e amato profondamente, ma anche la vita e l'estro creativo di quest'uomo.
Oggi vi presentiamo la casa editrice People, nata da un'idea di Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti.
Ed è proprio a Giuseppe Civati che lasciamo la parola.
Non sono solita leggere libri per bambini più piccini, ma mi piacerebbe per quanto possibile farvi conoscere titoli per tutte le età. Se avete figli, nipoti o comunque conoscete bimbi piccoli soprattutto tra i quattro e cinque anni, voglio consigliarvi un libro che abbiamo scoperto al Salone del Libro di Torino: Babablù, di Fabiola D'Ettorre con le illustrazioni di Elena Marengoni, pubblicato proprio per l'occasione da Edizioni Astragalo.
Durante il Salone del Libro di Torino abbiamo pensato di introdurre una sorta di rubrica per il blog: le interviste alle case editrici!
Ne abbiamo selezionate alcune e abbiamo posto loro tre domande.
Lo scopo? Far conoscere un po' di più anche quelle piccole o medie realtà che meritano sicuramente molta più attenzione.
Oggi iniziamo con ABEditore, e lasciamo la parola ad Antonella Castello, direttore editoriale della casa editrice milanese.
Mary Shelley è una di quelle autrici che vorrei approfondire il più possibile.
Dopo aver letto e amato immensamente il suo romanzo più famoso, “Frankenstein”, ho voluto avvicinarmi ad altri testi, forse meno conosciuti, ma altrettanto interessanti. Quando la casa editrice 13Lab Milano ha dato la possibilità a diverse blogger di leggere il suo “Matilda” in anteprima, ho deciso di provarci, essendo uno di quei titoli che mi ispirava molto. Da oggi, 28 maggio, potete trovare il presente volume in libreria. Ma intanto, se volete, ve ne parlo un po' qui.
Sin da bambina ho sempre amato leggere fiabe e storie di principesse. A pensarci bene, quando a scuola mi domandarono “cosa vuoi fare da grande?” risposi: la principessa! Vivere in un bel castello, felice, senza problemi. Ma è davvero così la vita di queste donne che acquisiscono un ruolo simile? Non sempre. Nelle fiabe possono trovare l'amore, la felicità, e vivere felici e contente con il loro bel principe azzurro, ma nella realtà? Nel corso della storia si sa che le donne hanno sempre dovuto lottare per amore, per i propri sogni, per essere semplicemente se stesse in una società troppo patriarcale o anche semplicemente per la loro stessa vita. Anche quelle che riuscirono a salire sul trono potevano essere uccise, umiliate, ridotte nell'ombra. No, non tutte vissero per sempre felici e contente, ma le loro storie risuonano ancora oggi, il loro coraggio e la loro forza non sono dimenticate. Oggi, quindi, vi propongo una lettura per i più giovani, che ho trovato davvero interessante: “E non vissero per sempre felici e contente” di Antonio Caprarica, 50 (+1) ritratti di donne della storia - antica ma anche recente - lontano dall'immaginario fiabesco.
Da quando vivo a Torino i giorni più belli dell'anno, per me, sono quelli del Salone Internazionale del Libro. Li attendo con ansia ed entusiasmo, pur sapendo che ritornerò a casa fisicamente distrutta. Mai come quest'anno, poi! A due giorni dalla conclusione sono ancora focalizzata lì con i pensieri, tra l'Oval e quei padiglioni immensi, dove ho percorso km, sudato tanto per il caldo assurdo, ma anche partecipato a eventi e scambiato qualche parola con persone che hanno acquisito un vero e proprio volto ai miei occhi, non restando solo immagini su un social e parola scritta attraverso le e-mail. Ma, soprattutto, essere circondata da quel mare infinito di libri è sempre una gioia per me, un po' meno per il portafoglio!
Sono stati cinque giorni in cui ho avuto la sensazione di vivere all'interno di una sorta di bolla felice; i pensieri e i problemi della “vita reale” sembrano scomparire, e in quel momento pensi solo a guardare libri, ascoltare autori o editori che parlano di libri, o magari incontrare anche tanti appassionati di questo bellissimo virus che può far solo bene: la lettura.