Sono in ritardo, lo so. Manca meno di una settimana a Natale e io mi riduco all'ultimo per eventuali consigli. Eppure ci tenevo a condividere un articolo a riguardo, con le mie idee di doni a tema libri e lettura. Vediamola così, magari possono essere utili come regali all'ultimo minuto, o forse come eventuali spunti per pensieri futuri. No?
Quest'anno lo spirito natalizio è quasi del tutto assente in me, ma cerco di trovare il modo di “allargare il mio piccolo cuore da Grinch”.
Quindi, armatevi di un bel quaderno e di una penna, aprite una pagina web, oppure correte poi in libreria, perché c'è tanto qui di cui prendere nota! O almeno lo spero.
Ho scoperto Sylvia Plath per caso, grazie alla lettura di un romanzo. Colpita, ho voluto buttarmi subito sul suo lavoro autobiografico in prosa - non essendo appassionata di poesia - “La campana di vetro” e me ne sono innamorata, pur affrontando temi non facili da gestire, come la depressione e i tentativi di suicidio. Mi sono poi dedicata ai Diari, tra le cui pagine e nei cui pensieri mi sono spesso ritrovata. Quando li ho letti ho avuto da un lato paura, dall'altro lato mi sono sentita compresa. E da lì ho iniziato a leggere anche altre opere su di lei, qualche poesia, fino a scoprire la pubblicazione di un altro racconto: “Mary Ventura e il nono regno”, che dovevo subito avere!
Vorrei essere capace di essere più attiva e costante con i miei contenuti, ma la verità è che quando vivo periodi di forte stress emotivo non riesco a fare molto. Sto leggendo poco, spesso non ho così voglia di mettermi al pc, e l'unica cosa che vorrei fare è riposare. Ma bisogna comunque tentare di andare avanti, di reagire, di spronare se stessi a fare, per non cadere in un baratro dal quale poi è molto difficile risalire.
Così eccomi qui, a consigliarvi un bellissimo libro che ho letto di recente: La Madre, di Grazia Deledda. Non avevo mai letto nulla prima d'ora di quest'autrice ma mi sentivo sempre particolarmente attratta dai suoi testi. Finalmente ho trovato l'occasione giusta per leggerlo, grazie al progetto di Ambra (@sonosololibri), Dungeon of Readers. Altra tappa conclusa (Passo Corto), dunque, e porterò sempre con me una storia piena di tormento, a tratti gotica, e molto intima. Un libro che ho veramente adorato.
Diciamo che già ne ero rimasta estasiata al Salone del Libro, quando nello stand di Alessandro Polidoro Editore me ne hanno parlato in maniera così entusiasta - e con chiari riferimenti al Frollo di Notre Dame de Paris - che non ho resistito! E ho fatto decisamente bene. Ora ho una gran voglia di leggere altro di lei, premio Nobel per la letteratura. Ho già adocchiato qualche titolo, quindi, non mi fermerò qui!
Lettura di Novembre per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.
Continua il mio viaggio nel teatro di Shakespeare e a novembre ho recuperato il secondo dei Drammi Romanzeschi: Cimbelino. Devo dire di essere particolarmente attratta da queste ultime opere del Bardo. Anche se, in questo caso, ho ritrovato tantissimi elementi già letti e presenti in molte sue opere precedenti. E la mia sensazione si è rivelata giusta: approfondendo un po' il dramma con la lettura del saggio su Shakespeare di Giorgio Melchiori, infatti, ci sono moltissimi riferimenti ad altri suoi scritti. Primo tra tutti Re Lear. Effettivamente, come scrivevo già nell'articolo su Pericle, Principe di Tiro, tutte queste ultime opere hanno un legame con Re Lear. Sembrano quasi quei racconti che padre e figlia narravano tra di loro nel buio di una prigione e che ora prendono vita, con sfumature di favole e interventi soprannaturali.
Chi siamo noi davvero?
È una domanda che probabilmente ci poniamo spesso nel corso della nostra vita. Ognuno di noi ha un carattere ben preciso, fa scelte ed errori, commette sbagli, o magari non riesce a far emergere il proprio vero io davanti agli altri. Oppure, se lo fa, spesso viene deriso, non compreso, o si ritrova davanti a un muro, a situazioni che possono ferire e spingere a chiudersi in se stessi o a reagire male. Siamo sempre in evoluzione: le esperienze, gli amori, le amicizie ci possono cambiare, far crescere e maturare, o segnare così profondamente che a volte cadiamo vittime di rimorsi, rimpianti, venendo tormentati ancora, dopo anni, dai fantasmi di un passato che può ancora far male.
Sono riflessioni le mie che vengono fuori da un libro che ho letto di recente: La mente sbagliata, di Francesco Forestiero, pubblicato da Rossini Editore. L'autore mi ha gentilmente fatto dono della sua opera, e io sono stata felice di leggerla perché già dalla presentazione mi ha scatenato pensieri e ricordi del mio passato, della mia esperienza di vita. Anche se diversa da quella del protagonista di questa storia.
Amo molto conoscere nuove realtà editoriali che, a mio parere, possono offrire spesso delle belle novità. Se siete appassionati di libri ma anche di editoria, oggi ho il consiglio giusto per voi: Ti racconto il mondo editoriale, un podcast che va a svelare con leggerezza e in modo chiaro tutti i retroscena della creazione di un libro, dalla nascita alla lavorazione, fino all'arrivo nelle librerie!
Ho avuto il piacere di intervistare Rosa Maria Costabile, responsabile marketing di Rossini editore, e Martina Mele, autrice del libro “Non c'è me senza te” e blogger, voci narranti e ideatrici del podcast. A loro lascio la parola, per permettervi di conoscere il loro interessante lavoro!
Ricordo, seppur vagamente, un cartone della mia infanzia: uno di quelli non proprio così felici (ma del resto quasi tutti i cartoni di allora avevano una buona dose di tragedia, cosa che in fin dei conti a me non nuoce). Era chiamato Lovely Sara.
Ricordo, invece, più precisamente un film del 1995, La Piccola Principessa. Mi ero innamorata di quella piccola bambina dal cuore d'oro e dalla fervida immaginazione, che però ha dovuto subire troppi soprusi una volta perso il padre e con lui tutte le sue ricchezze.
Sia il cartone animato sia il film sono ispirati a uno dei romanzi di Frances Hodgson Burnett, un'autrice che ho già molto amato con il suo “Il giardino segreto” e che avevo voglia di scoprire di più. E non mi fermerò qui, sicuramente.
Rizzoli, nella sua collana per ragazzi curata da Benjamin Lacombe - artista che, come ormai saprete, amo molto - ha da poco pubblicato proprio la “Principessa Sara”, con le splendide e delicate illustazioni di Nathalie Novi. Un'altra opera preziosa che, a mio parere, è bello possedere nelle nostre librerie.
Leggere di streghe è sempre stata una delle mie più grandi passioni. Sono letture che avevo messo un po' da parte, ma che spero di riprendere presto. Al Salone del Libro mi aveva colpito moltissimo una raccolta di racconti: Nero di Mummia, di Emanuela Signorini, pubblicata da Giovane Holden Edizioni. Attirata dalla meravigliosa copertina, opera di Daniele Serra, un artista che mi lascia sempre senza parole per la bellezza dei suoi lavori, sono poi rimasta colpita dal tema, le streghe, appunto.
Poteva non essere mio?
L'ho scelto come una delle letture da fare ad Halloween, inserendolo però anche come tappa del progetto #DungeonofReaders di SonoSoloLibri, superando così anche la tappa della Stamberga della Strega!
Ho provato odio nella mia vita. Inutile negarlo.
Un odio intenso verso persone che mi hanno ferita, tradita, mi hanno fatto così male da trasformarmi da ragazza ingenua, capace di donare una completa fiducia agli altri, a una donna ancor più insicura, ansiosa, che ancora non riesce del tutto a nascondere quei fantasmi del passato. Quando qualche mese fa si è aperta una porta su un frammento del passato che mi ha donato sì gioia, ma anche dolore, ho riprovato una sensazione davvero spiacevole. Eppure, è stato anche il momento in cui ho capito che così facendo, rischiavo solo di distruggere me stessa. Da quella nuova consapevolezza, ho iniziato a provare a lasciare andare questo forte sentimento, opposto all'amore, ma dotato della stessa intensità, seppur distruttiva. Perché l'odio genera solo altro odio, la vendetta altra vendetta. E poi, cosa ti rimane? Credi davvero di ottenere una qualche forma di felicità, così?
Perché parlo di questo? Perché in fondo l'odio è uno di quei temi che scorre come una scia di sangue tra le pagine del libro di cui oggi tenterò di scrivere.
Mi è stato proposto da una dei due autori - che ringrazio per la copia cartacea! -, e ho subito accettato, non solo colpita dall'immagine di copertina che vede risaltare un bel gatto nero, ma anche dalla trama. Un romanzo neo-gotico, che mescola insieme odio, vendetta, libri esoterici, demoni, ma anche argomenti più delicati come quello della Shoah.
Il romanzo di Daniela Franceschi e Simone Valtorta è intitolato “La memoria delle ceneri. La libreria del Demonio” ed è stato pubblicato dalla casa editrice La torre dei venti.
Quando ho letto Frankenstein qualche anno fa, mi sono perdutamente innamorata della scrittura di Mary Shelley, provando una profonda empatia per quella sua Creatura così emarginata, sola e non compresa. È uno dei classici più belli che io abbia mai letto, entrato di diritto tra i più amati. Con il tempo ho letto altri suoi lavori, e un bellissimo graphic novel su di lei, ma ho sempre voluto approfondire maggiormente la sua vita grazie a una biografia. È per questo che quando Martina Tozzi mi ha proposto la lettura del suo libro “Il nido segreto”, su Mary Shelley e il suo amore per Percy Bysshe Shelley non ho saputo resistere! La sua è una biografia romanzata che però, a mio parere, è davvero ben fatta. Si nota tantissimo tutto il suo lavoro di ricerca, le attente letture, e dal mio punto di vista è riuscita a donarci un bellissimo approfondimento della vita tragica e tempestosa di questa straordinaria scrittrice, non concentrandosi però solo su di lei. Quindi, ringrazio Martina per questo bellissimo regalo e vi consiglio di recuperare assolutamente il suo libro e seguirla anche su Instagram, Il Nido Segreto, perché ogni giorno ci regala tanti aneddoti, poesie e curiosità non solo su Mary e Percy ma anche su tutti coloro che hanno intrecciato i loro passi.