Libri

18 feb 2023

Libri

Image: I sommersi e I salvati - Auschwitz città tranquilla, di Primo Levi

Scrivere di Primo Levi per me non è mai facile. Ogni volta che leggo uno dei suoi lavori, mi sento molto piccola, ma allo stesso tempo affascinata dalla sua persona e soprattutto dai suoi pensieri.
L'ho scoperto tardi, ma ora capisco perché in tanti ne hanno sempre parlato così bene. Per ora mi sono approcciata solo a quei testi che fanno riferimento alla sua esperienza nel campo di concentramento di Monowitz-Auschwitz. Volumi che, a mio modesto avviso, vanno assolutamente recuperati. Ho letto molto sulla Shoah, approfondendo inizialmente romanzi, e poi soprattutto le voci di chi ha vissuto sulla propria pelle quel terribile odio, quella crudeltà assurda, per la sola colpa di essere considerati una razza inferiore. E ora posso assolutamente dire che se vogliamo davvero conoscere e comprendere quello che è stato, le testimonianze sono il modo più importante per farlo. No, non condanno i romanzi, perché ne ho letti di davvero validi, ma vi invito e anzi, mi rivolgo anche a me stessa, a valutare davvero i testi da affrontare con più cura. Se con Sami Modiano, le sorelline BucciElie Wiesel, e anche Liliana Segre mi sono sentita molto coinvolta emotivamente, secondo me Primo Levi va letto anche e soprattutto per riflettere. Perché i suoi libri non sono un mero ricordo di quanto subito, ma anche un vero e proprio invito alla riflessione sull'uomo, sulle sue azioni, su quello che sono capaci di fare l'odio, l'indifferenza, la natura umana sottoposta a certe sfide, umiliazioni, ma anche leggi assurde. E secondo me è proprio questo il punto di forza che mi fa gridare a gran voce: LEGGETE PRIMO LEVI.

13 feb 2023

Libri

Image: Il Göring antinazista, di Graziano Guiotto

La prima volta che siamo andati al Salone del Libro, qualche anno fa, abbiamo avuto occasione anche di parlare direttamente con alcuni scrittori. Graziano Guiotto, l'autore del libro di cui voglio parlare oggi, ci ha permesso di conoscere il suo nobile tentativo: quello di farsi voce, e di tentare di far conoscere una storia di cui forse in pochi sanno veramente. Quella di un uomo il cui cognome è stato utile in tempi di guerra, ma poi troppo scomodo per ottenere il giusto riconoscimento per le sue azioni, e anche per avere una vita dignitosa. Albert Göring.

Sì, forse di fronte a questo cognome tutti quanti proverete un certo turbamento. Studiando la Storia, e in particolare il Nazifascimo e la Seconda Guerra Mondiale, risalta subito alla memoria il nome del vice di Hitler: Hermann Göring. Ma in quanti conoscono suo fratello? In quanti sanno effettivamente cosa ha fatto e come si è comportato? Per rispondere a queste domande, si potrebbero far ricerche, oppure, si può iniziare da questo volume “Il Göring antinazista” che racchiude al suo interno uno sguardo attento alle numerose fonti, ai dati che ancora ci restano, ma anche alle testimonianze di coloro che sono stati salvati dall'orrore Nazista proprio grazie a quest'uomo. 

8 feb 2023

Libri

Image: Cuore di cane, di Michail Bulgakov

Quest'anno ho deciso di non seguire troppi progetti di lettura. 
Ad eccezione del mio su Shakespeare, ho pensato di partecipare a un piccolo gioco che andava di moda a dicembre: farmi consigliare 12 titoli da chi mi segue! Nei miei programmi vorrei riuscire a recuperarne uno al mese, ma vedremo se riuscirò nel mio intento! 
A gennaio ho iniziato con un classico della letteratura russa, che mi ha permesso di conoscere la penna di un altro grande autore: Michail Bulgakov. Mi è stato consigliato Cuore di Cane, forse meno conosciuto rispetto al più famoso Il Maestro e Margherita (che, comunque, voglio recuperare più avanti).

6 feb 2023

Libri

Image: Il racconto d'inverno, di William Shakespeare - #aTeatroconShakespeare

Lettura di Dicembre 2022 per il mio progetto #aTeatroconShakespeare

Sì, lo so, sono di nuovo un super ritardo. 
Non è proprio un periodo così semplice e, a volte, non si ha semplicemente voglia di mettersi al pc a scrivere qualcosa. Tuttavia, cerco di recuperare un po' il tempo perso. 
Oggi, in particolare, voglio scrivere dell'opera che ho letto a dicembre per il mio progetto sul teatro di William Shakespeare: Il Racconto d'inverno. Continua così la mia scoperta degli ultimi lavori del Bardo, dei Drammi Romanzeschi, quelle “antiche favole” che padre e figlia si raccontavano nella loro prigione, per indagare sul mistero delle cose. Ovviamente, come ho già avuto modo di menzionare nelle precedenti opere (vedi Pericle Cimbelino ), il riferimento è al Re Lear, e alla sua amata figlia Cordelia. 

In effetti, tutti questi ultimi drammi sono sempre accomunati da un padre e una figlia, e una moglie apparentemente morta. Non manca la tempesta che rappresenta il punto di rottura, il momento più tragico, l'allontanamento tra i due spesso per un errore, un comportamento malsano. Per arrivare poi alla riconciliazione finale. 


24 gen 2023

Libri

Image: LibriGame sì o no? Vi racconto la mia esperienza

Librigame sì o no?
A voi piacciono?
Oggi vi propongo un articolo un po' diverso, anche se sempre di libri si parla! A Natale degli amici ci hanno regalato due librigame a tema horror. Se devo essere sincera io non sono un'amante dei giochi da tavolo o di gruppo. Anche quei gamebook che si devono fare insieme mi frenano un po', ma in questo caso la curiosità si è accesa e ho voluto provarci. Tanto più che il mio regalo è un omaggio ai lavori di Edgar Allan Poe, un autore di cui ho letto poco, ma che difficilmente non resta impresso per i suoi racconti inquietanti. 
Qualche giorno fa, mi sono seduta sul divano e armata di una penna e un blocknotes ho iniziato a sfogliare le prime pagine di Edgar Allan Poe The Horror Gamebook, venendo ben presto rapita dal gioco, tanto da non riuscire a smettere fino a che non sono arrivata alla mia possibile fine (sì, be', c'è da aggiungere che prima di concluderlo sono morta almeno cinque volte se non più. Anche subito. Ehm).
Non contenta ho poi preso quello del mio compagno, I randagi delle Terre Perdute, e ho voluto provare anche questo. Qui c'è un personaggio da costruire inizialmente, ma per fortuna nulla di complicato - quelli con mille skills mi irritano molto -. Anche in questo caso, infatti, basta una penna e un blocknotes dove segnare alcune informazioni e poi via, all'avventura, in un mondo inquietante dove i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale, e i morti (ri)tornano per sbranarti. Più volgare e violento, ma si fa.

23 gen 2023

Libri

Image: Unico indizio la luna piena, di Stephen King

Il libro che vi propongo oggi in verità non era tra i miei programmi di lettura del 2023, ma il mio compagno mi ha messo molta curiosità, e vista la brevità ho deciso di recuperarlo. L'ho letto in neanche un'ora, anche se non mi ha entusiasmato come altri libri dell'autore. Però è un pezzo raro, di quelli da collezionisti e grandi ammiratori. Sto parlando, come da titolo, di “Unico indizio la luna piena” di Stephen King. 

Ebbene sì, il grande collezionista e cacciatore di libri che ho al mio fianco, è riuscito a trovarlo e così lo possiamo aggiungere alle tante prime edizioni che abbiamo in casa! Voi ne acquistate? A me piacciono, anche se in certi casi un po' di rabbia mi sale quando scopro che non sono completi (vedi Furore, di Steinbeck). Però, vedere la nostra libreria crescere e creare un bellissimo mix di novità e vintage è stupendo!

Ma torniamo al libro.

20 gen 2023

Libri

Image: Piccole cose da nulla, di Claire Keegan

Quando vedo troppo spesso parlare di un libro sui social, tendo a tenermene lontana, ad aspettare qualche settimana o anche mese, prima di capire se è rimasta ancora quella volontà di leggerlo. Ma per una volta ho voluto buttarmi. Il libro lo avevo inserito nella mia lista desideri e a Natale l'ho ricevuto in dono da mia sorella, suo marito e la mia preziosa nipotina. Ed è per questo che ho deciso di leggerlo qualche giorno fa, attratta con forza sia da questa sorta di “fiaba natalizia”, come in molti l'hanno definita, ma anche da un tema che io ho scoperto diversi anni fa e mi ha lasciata molto scossa: le Magdalene Laundries. Su questo punto tornerò più tardi.

Ho letto questo libro nel giro di due giorni, ma non ho trovato tra queste pagine quel piccolo capolavoro che tutti consigliano, anzi, al di là del bellissimo messaggio, ne sono rimasta piuttosto delusa. Una storia carina, ma a me non è bastato il mero intento di trasmettere una riflessione così importante. Forse, se fosse stato ampliato, reso un romanzo molto più approfondito, sarei riuscita ad amarlo. Ne sono certa.

Oggi, dunque, vi lascio i miei pensieri su “Piccole cose da nulla” di Claire Keegan, pubblicato da Einaudi.

19 gen 2023

Libri

Image: Bly, di Melania Soriani

Elizabeth Jane Cochran, in arte Nellie Bly è una donna che mi ha sempre incuriosita moltissimo, ma non avevo ancora avuto l'opportunità di leggere libri su di lei. L'occasione si è presentata grazie all'autrice, Melania Soriani, che mi ha proposto di leggere la sua biografia romanzata e come potevo rifiutare? Grazie di cuore, Melania!

Il suo lavoro mi è piaciuto molto, mi ha appassionato nelle ultime settimane, e secondo me è un primo interessante approccio per avvicinarsi alla figura di questa donna coraggiosa e forte, che non si è mai arresa, nonostante tutti gli ostacoli dell'essere donna in un mondo di uomini. Una donna da ammirare e dalla quale trarre preziosi insegnamenti. A mio avviso, però, per approfondire ancor di più la sua storia, occorre trovare anche altro. Personalmente ho già segnato due letture che ho intenzione di recuperare: Dieci giorni in manicomio, e Il giro del mondo in 72 giorni, due importanti testimonianze di altrettanti momenti che l'hanno resa nota. Li leggerò appena possibile, così da aggiungere altri importanti tasselli sulla sua vita.

16 gen 2023

Libri

Image: I fratelli Kristmas, un racconto di Natale, di Giacomo Papi

Un racconto di Natale a metà gennaio? E perché no!
Nel periodo natalizio ho voluto recuperare almeno una lettura a tema, ma non sono riuscita a scriverne prima. Quindi, recuperiamo ora! 
Complice lo speciale di Let's Book, al quale ho partecipato, ho trovato un titolo che mi ha particolarmente colpita: I fratelli Kristmas di Giacomo Papi
È un romanzo scritto in modo semplice ma anche ironico, che mi ha piacevolmente intrattenuta, e che ho molto apprezzato anche per il tema di fondo: una sorta di metafora o di sguardo critico sulle diseguaglianze. Secondo me è una storia perfetta anche per riflettere su quello che è il vero significato del Natale: non una corsa ai mille regali, alle cose materiali, ma un momento in cui pensare ancor di più sull'importanza dei piccoli gesti, sulle emozioni, sulle disparità. Io sono sempre più dell'idea che non siano importanti le cose, ma quanto i momenti passati con chi amiamo, e perché no, aiutare nel proprio piccolo chi è più sfortunato di noi. 

E non sono parole scritte tanto per. A me questa corsa sfrenata ai regali, questo soffermarsi più sulle cose materiali, fa sempre un po' storcere il naso. Forse è anche per questo che in quei giorni mi sento molto Grinch.

Comunque, torniamo al libro.

11 gen 2023

Libri

Image: Scala a San Potito - Le pareti bianche, di Luigi Incoronato

Quando la Roberto Nicolucci Editore mi ha proposto la collaborazione sono rimasta molto colpita da due titoli, in particolare: Cagliostro, di Alexandre Dumas (che leggerò prossimamente) e i due racconti di un autore italiano del '900 di cui non avevo mai sentito parlare, Luigi Incoronato. Leggere per me non significa solo esplorare mondi già conosciuti da tutti, ma percorrere anche strade secondarie, andando alla scoperta di quei testi, di quegli autori o autrici di cui forse si parla troppo poco. Andare a scovare, così, piccole gemme che meritano una maggiore attenzione. 

A dicembre ho così recuperato il volume che raccoglie due racconti di Luigi Incoronato: il suo esordio, intitolato Scala a San Potito, e l'ultimo, pubblicato postumo dopo il suo suicidio, Le pareti bianche. Tra queste pagine ho trovato da un lato quella parte di umanità emarginata, esiliata, messa da parte; e dall'altro le riflessioni del tutto umane di un reduce della seconda guerra mondiale che non solo s'interroga sul senso di quella guerra, ma cerca di trovare un modo per non tornare sul fronte, per non rischiare di dissolversi del tutto. Due testi che mi hanno emotivamente coinvolta, e che ho trovato pregni di malinconia, e forse anche rabbia, ma anche di una sorta di dolcezza, soprattutto nel rapporto d'amicizia presente nel primo racconto. 

Insomma, sono felice di aver potuto conoscere questa penna, grazie a una casa editrice che secondo me merita di essere conosciuta.