Erika Maderna ha scritto un interessante trittico di libri dedicato alle figure femminili e al loro sapere: sante, medichesse e streghe. Su quest'ultimo, in particolare, è caduto il mio sguardo, avvertendo una forte attrazione per il tema. Ridare voce alla donne dimenticate è sicuramente uno degli aspetti che più apprezzo quando mi avvicino a determinati saggi ma anche romanzi. In questo caso l'analisi si concentra soprattutto sulla conoscenza delle erbe, sul sapere medico, sulla confidenza istintiva della natura che soprattutto le donne avevano. Conoscere approfonditamente certe piante, che potevano guarire ma anche avvelenare o uccidere, è sicuramente uno degli aspetti che più ha fatto paura nel corso della storia, portando purtroppo molte donne al silenzio o, ancor peggio, a subire l'orrore della tortura o il rogo.
Grazie ad Aboca Edizioni - ringrazio di vero cuore Catia Giorni per avermi permesso di avere una copia - ho potuto leggere proprio il volume dedicato alla Medicina delle Streghe: Per virtù d'erbe e d'incanti, un saggio estremamente interessante, che consiglio vivamente a tutti coloro che hanno almeno un pizzico di curiosità sul tema. Questo testo mi ha colpito in maniera così positiva, che ora, ovviamente, è nata in me la voglia di recuperare gli altri su sante e medichesse!
Torniamo alle streghe, uno dei temi che amo di più.
Accanto ai romanzi, spesso nati dalla fantasia dell'autore o autrice di turno, trovo molto interessante affrontare anche i saggi. Perché va bene perdersi in pagine ispirate alla Storia, ma credo che sia fondamentale conoscere meglio i fatti storici. Se alcune storie le conoscevo già, quella che vi propongo oggi, è una mia mancanza e sono felice di aver colmato questa lacuna, proprio grazie all'autrice che mi ha fatto dono del suo libro. Grazie di cuore, Michela Alessandroni per questa opportunità!
Le streghe della foresta di Pendle è un breve saggio facilmente fruibile da ogni genere di lettore, che permette di conoscere e approfondire una delle pagine più terribili della storia inglese. Nella primavera - estate del 1612 in quell'angolo selvaggio del Lancashire furono processate, torturare e condannate a morte diverse donne, ma anche uomini, appartenenti, o in qualche modo collegate, a due famiglie rivali con a capo due donne anziane: Elizabeth Southerns (Demdike) e Anne Whittle (Chattox). Le due matriarche, probabilmente guaritrici del posto, si erano guadagnate nel corso degli anni la terribile reputazione di Streghe. E con l'avvento al trono di Re Giacomo I, furono il perfetto capro espiatorio per dei giudici che erano alla ricerca di vittime per ottenere il consenso del Re e quindi un tornaconto personale.
Amo le leggende nordiche, e una delle mie case “letterarie” preferite è sicuramente Avalon. Quindi, quando ho scoperto questa trilogia fantasy - ma anche distopica - non ho saputo resistere! Si tratta di una lettura per ragazzi, ma a mio parere può coinvolgere benissimo anche gli adulti che in certe storie amano perdersi.
La voce del Mare di Mara Li, pubblicato da Edizioni Piuma, è il primo libro di una trilogia pronta a tenere il lettore con il fiato sospeso. E, in effetti, le vicende di Nimue e di suo fratello Arthur mi hanno tenuta incollata alle pagine, desiderosa di comprendere appieno i misteri che aleggiano intorno alla loro famiglia. Ah sì, avete notato anche voi questi nomi che rimandano sicuramente alla mitologia di Re Artù? (La figlia del mare e il Re che verrà...). È proprio questo uno dei punti per cui ho voluto leggere questa storia, di cui ora tenterò di parlarvi, in modo tale - o almeno lo spero - di colpire anche voi. Intanto, ringrazio Francesca per avermi inviato una copia!
Non sapevo nulla di questa storia né dell'autore. Mi ha attratta con forza e non ho saputo resistere. E, be', è bello dare così ascolto alle voci dei libri, perché ho trovato delle pagine dense di amicizia, di famiglia, di magia, di ricordi e nostalgia. La vita di un ragazzo, appunto, che si ritrova a crescere facendo i conti con il bene e il male, con la perdita e il dolore, la vita e la morte, con la paura e la violenza, ma anche con il potere delle storie scritte, degli amici che restano, dell'amore di un padre e di una madre. Una storia che mi ha commosso, mi ha divertita, mi ha fatto provare anche un po' di nostalgia per la mia infanzia - anche se sono figlia degli anni '80/90 -.
La vita di un ragazzo di Robert McCammon è stato ripubblicato proprio questo mese da Fanucci Editore, casa editrice che ringrazio per la copia. E, personalmente, ve lo consiglio. A me ha ricordato anche un po' le storie di Stephen King, quindi, se amate il Re, potrete dare un'opportunità anche a questo scrittore.
Lolly Willowes o l'amoroso cacciatore di Sylvia Townsend Warner è un libro che ho scovato su Instagram anche se non ricordo con esattezza da chi inizialmente, ma mi ha subito colpito. Così, quando l'ho trovato a un mercatino, l'ho preso e letto subito dopo. Diciamo che forse mi aspettavo una lettura un po' diversa, dalla quale non sono rimasta del tutto coinvolta come avrei voluto ma che ho trovato lo stesso interessante per certi messaggi e descrizioni, soprattutto nella seconda parte. E del resto, rientra perfettamente nel mio progetto sulla Stregoneria nelle sue differenti sfumature.
In questi giorni mi frullava in testa un'idea per un piccolo progetto da inserire nel mio blog. Non avrà una cadenza ben precisa, sarà solo dato dal frutto di quel che riuscirò a fare nei prossimi giorni, settimane, mesi. Insomma, nella mia vita. Mi piaceva l'idea di tornare in qualche modo all'origine di questo mio sito: la commistione di diverse passioni. E allora, perché non riprovarci? Visto che, però, ormai mi sto focalizzando sempre più sulle letture, i libri non mancheranno! L'idea è quella di proporvi eventi culturali di diverso genere, mostre, ma anche film o cartoni animati e associare - sperando di riuscirci ogni volta - un determinato libro che, a mio modesto parere, può essere facilmente collegato per tematiche o altri spunti.
Spero che potrà piacervi ed esservi in qualche modo utile! Ovviamente con la mia poca fantasia con nomi e titoli, mi sono buttata semplicemente sul mio “Diario di una Sognatrice”, del resto è come appuntare quel che mi accade sulle pagine di un diario, ma in questo caso condividere qualche mia impressione anche al di fuori di quello scrigno chiuso e personale. No?
Oggi vi propongo una Mostra qui a Torino, un Film e un Anime!
Quando tre anni fa ho ideato il progetto #aTeatroconShakespeare mai avrei pensato di riuscire a portarlo a termine. Sapevo già che era un'impresa ardua, intensa, ma anche incredibilmente bella e appagante. Ebbene, sì. Sono riuscita a leggere tutte le sue opere (ne mancano due, a cui forse ha collaborato, magari in futuro le leggerò), e negli ultimi mesi mi sono dedicata anche ai suoi sonetti e poemetti.
Leggere poesia non è qualcosa che mi diletto a fare. Come dicevo anche in altri articoli, è un genere di cui non me ne intendo molto, e ho anche un po' di titubanza nel scriverne, perché mi rendo conto delle mie mancanze, dei miei limiti.
Però, ci tenevo a completare questo cerchio spendendo anche qualche parola sui suoi Poemetti, di cui sinceramente ho visto parlare poco. Chissà in quanti li avrete veramente letti!
Ho deciso di racchiudere tutto in unico articolo.
L'estate sta finendo, ma io ho un consiglio di lettura adatto alla stagione. Del resto, mancano ancora alcune settimane no?
È un libro coccola, una di quelle letture che sanno regalare profonde emozioni, anche nella loro apparente semplicità. Una storia che profuma di panni stesi al sole ad asciugare, della rugiada del mattino, dell'erba appena tagliata, ma anche del ronzio delle api e dei colori cangianti delle farfalle e dei papaveri che danzano al vento. Una narrazione dolce, malinconica, commovente, intrisa di nostalgia e teneri ricordi. Un rapporto magico che può instaurarsi tra una nipote e il suo forse un po' matto ma dolcissimo nonno.
Avendo amato tantissimo le illustrazioni di Thibault Prugne nella sua versione de Il vento tra i salici, sempre pubblicato da Rizzoli, non ho saputo resistere. Il profumo della grande estate mi ha rubato subito il cuore, e vi consiglio di recuperarlo.
Sono pagine che profumano di lavanda, uno dei profumi che più amo.
Ma anche di Natura, di alberi su cui arrampicarsi, o sotto la cui ombra si nascondono segreti inconfessabili.
Di animali, soprattutto corvi, api, damigelle e altri insetti, famigli strettamente connessi alle protagoniste di questa avvincente narrazione.
Sono subito stata attratta da questo titolo, vuoi per il tema, vuoi per quella copertina che ha subito rapito la mia insaziabile curiosità. Potevo non leggere anche io un altro libro che parla di Stregoneria e del coraggio delle donne in un mondo comandato dalla violenza degli uomini? Ringrazio Fazi Editore per avermi inviato una copia digitale di un romanzo bellissimo, che ho divorato nel giro di pochissimi giorni, rapita dalle storie connesse di tre donne di tre epoche diverse: Altha, Violet e Kate.
Weyward di Emilia Hart è un esordio potente, che merita di essere recuperato.
Avventure davvero fantastiche di Stefano Meglioraldi è una raccolta di dieci storie simili a fiabe della buonanotte. Racconti che possono stimolare l'immaginazione dei più piccini, ma anche modelli per riflettere su vari temi, avvicinandoli così a lettori di tutte le età. Sono trame dal carattere avventuroso e magico: pullulano di principesse, re saggi, piccoli principi insofferenti, bambini e bambine molto testardi, ma anche streghe, draghi, e serpi. Narrazioni dove il confine tra bene e male è molto labile e il protagonista - e il lettore con lui - può far fatica a distinguerli, cadendo spesso in errore. Tuttavia, con coraggio, determinazione, esperienza e tanto amore si può riuscire a trovare la giusta via e far la scelta più giusta.