Non so bene il motivo per cui non avevo mai letto Roald Dahl da bambina e ragazza, ma ora che sto recuperando alcuni dei suoi libri, posso confermare il mio amore per le sue storie. Dopo aver letto Willy Wonka e La fabbrica di cioccolato, mi sono buttata - grazie a un gruppo di lettura - su Matilde, di cui avevo visto soltanto il film. E, mi sono innamorata anche di questa storia, capace di regalare pura magia ai più piccoli, ma anche profonde riflessioni agli adulti. Un libro coccola da regalare e regalarsi, ora che il Natale è sempre più vicino.
Credo di poter ormai affermare che Frances Hodgson Burnett sia tra le mie autrici classiche preferite. Di tutti i libri letti finora, non sono mai stata delusa. Sì, sono spesso storie intrise di bontà d'animo, dolcezza, gentilezza, a tratti forse caratteristiche un po' troppo accentuate, più simili a fiabe che alla realtà, eppure i suoi piccoli personaggi riescono sempre a entrare nel cuore, a lasciarti una dolce carezza, una tenera sensazione voltata l'ultima pagina. Ho letto diversi suoi lavori, altri ne voglio recuperare, ma oggi vi parlo un po' di uno dei suoi titoli più famosi: Il piccolo Lord.
Oggi è il 25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Penso anche io che una sola giornata all'anno non serva a nulla nel concreto, ma sono anche dell'idea che diffondere alcuni consigli letterari possa aiutare ad avere una maggior consapevolezza del tema. Lo so benissimo che non si può solo limitarsi a leggere, ma andrebbero rafforzate le leggi, educati gli uomini (ma anche certe donne), cambiata non solo la società, ma anche una certa mentalità.
Però a me i libri hanno sempre permesso di guardare oltre, di scorgere oltre il velo, di ampliare le mie conoscenze e vedere il mondo con occhi nuovi. Ecco perché ho deciso di ideare questo articolo, raccogliendo una lista di consigli letterari - tra libri che ho letto, e altri che possiedo e devo ancora leggere - più qualche aggiunta artistica. Perché anche l'Arte ha parlato molto di violenza, e ogni anno scovo quadri meravigliosi, quanto strazianti, che hanno tanto da dire.
Con i libri si può viaggiare anche restando comodamente seduti su un divano. Non è così? Oggi vi porto con me un po' lontano nel tempo e nello spazio, immergendoci tra miti, leggende, superstizioni, tra uomini e Dei. Torniamo indietro nel 1260 d. C., nelle terre desolate dove un tempo fioriva l'immenso Oceano Verde, narrandovi una fiaba oscura: Kharankhui, di Angelo Berti e Alfonso Zarbo, pubblicato da AltreVoci Edizioni.
Qualche anno fa ho visto un film meraviglioso: Le ali della libertà. Nel mio personale percorso alla scoperta dei libri di Stephen King, ho deciso così di recuperare il racconto dal quale questa pellicola è stata tratta: Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, contenuto nella raccolta Stagioni diverse.
Quattro racconti per le quattro stagioni: L'eterna primavera della speranza, l'estate della corruzione, l'autunno dell'innocenza, e una storia d'inverno. Narrazioni diverse sia per personaggi sia per tematiche, anche se è curioso scorgere dei piccoli collegamenti tra luoghi e personaggi (anche con altri lavori dello scrittore americano). Se devo essere del tutto sincera, pensavo che avrei amato del tutto questa raccolta; in verità mi è piaciuta, ma non quanto altri libri che ho letto. Però è un testo che consiglio, soprattutto per quella perla del primo racconto, che è stato d'ispirazione a quel film splendido con il quale ho iniziato questo articolo.
Nella seconda parte delle novità in libreria uscite o in uscita a Novembre, vi segnalo qualche libro illustrato, graphic novel o saggio. Ci tengo a ribadire che sono titoli che riscontrano il mio gusto, e spero anche un po' quello di chi mi legge e segue.
Siamo quasi a metà mese e mi sembra giunto il momento per condividere con voi le novità che sono uscite o usciranno a Novembre e che, a mio parere e gusto, mi sembrano più interessanti. Come ho fatto anche i mesi scorsi, suddivido tutto in due articoli. Qui, in particolare, potrete trovare le novità della narrativa italiana e straniera.
Halloween è sempre più vicino, e cosa c'è di meglio di un racconto su una casa infestata da consigliarvi per questa notte oscura?
Considerata una delle prime ghost stories vittoriane sul tema, La casa e il cervello (The Haunted and the Haunters: or the House and the Brain, 1859) di Edward G. Bulwer-Lytton è una storia che fa riflettere anche sui temi della paura, della superstizione e del tentativo della scienza di analizzare in maniera razionale quelli che sono definiti eventi soprannaturali, mostrando così il pensiero stesso dell'autore.
Noi abbiamo un’edizione che racchiude il primo testo integrale, con le due parti. Successivamente, l'autore stesso decise di eliminare la seconda, avendo affrontato argomenti simili in un altro suo testo (A strange Story).
Qualche anno fa ho recuperato il grande classico moderno di William Golding: Il signore delle mosche. Quando ho visto che era stato pubblicato anche il primo adattamento graphic novel, non ho saputo resistere. Devo ringraziare Mondadori Oscar vault per avermi concesso di riceverne una copia.
Romanzo fantastico, considerato da molti una distopia (aspetto che ho creduto anche io, lo ammetto) - anche se forse è più appropriato parlare di utopia negativa -, fa riflettere su quella che è la visione forse pessimistica dell'autore sull'essere umano, ma anche su molti aspetti della società, anche attuale. Visione che ho anche io, del resto.
Aimée De Jongh, animatrice, insegnante e illustratrice, ne ha elaborato un ritratto piuttosto fedele, che a me ha colpito per lo stile, l'attenzione per ogni dettaglio, e il profondo rispetto per il testo di Golding, di cui riporta le frasi del testo originale.
In Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina, Pappé cerca di spiegare in modo chiaro e semplice come siamo arrivati a quel 'famoso' 7 ottobre, tracciando un percorso illuminante ed esaustivo delle varie fasi storiche. Arrivando anche a esprimere le sue considerazioni sul possibile futuro dello Stato di Israele e della Palestina. Ad esempio, sottolinea quanto l'idea dei due Stati non sia fattibile; e quanto sia più opportuno uno Stato dove tutti, palestinesi o israeliani, godano di pari diritti e abbiano libertà di movimento in tutta la Palestina storica, e aggiunge che bisogna modificare il discorso attorno a Israele e Palestina, non parlando più di pace, ma di decolonizzazione.