Pagine di Diario: Gennaio, tra arte, libri, e anime gentili

4 feb 2025

Riflessioni

Mi sono sempre chiesta perché molte persone, puntualmente, vedano gennaio come un mese infinito. Mi sorge una domanda: ma perché volete sempre correre anziché godervi questa esistenza giorno per giorno? A me pare che il tempo sfugga via in un lampo, e io non riesco a stargli dietro. Il futuro mi crea un'ansia indescrivibile. Quanto vorrei bloccare tutto, far scorrere le ore, i giorni, i mesi e gli anni molto più lentamente, ma per davvero. Non sto ovviamente parlando di quei casi in cui il mese appare pesante per questioni molto più importanti, o in dei momenti anche gravi, ma di un aspetto molto più superficiale (ho letto persone che volevano la fine del mese solo per il Festival di Sanremo. Ma siete seri?).
Ultimamente mi pare che non si godano più le stagioni e gli eventi. Non è finita l'estate che già ci sono le decorazioni di Halloween; non fai in tempo a festeggiare Halloween, che già mettono l'albero di Natale, i pandori e i panettoni. Prendi un po' di respiro alla fine delle vacanze natalizie, ed ecco subito i dolci di carnevale o addirittura le uova di Pasqua (sì, le ho viste davvero). Possiamo fermarci un attimo? Possiamo andare più adagio?

È come se la velocità dei social si fosse riflessa anche sul mondo reale. Mi disturba.

Ma parliamo di Gennaio. 
Visto che lo scorso anno sono riuscita a portare avanti questo diario di mese in mese, ho deciso di continuare a farlo anche lungo il 2025.

Gennaio è stato un mese pieno di arte, libri, riflessioni, sorprese e anime gentili. 
Mentalmente ed emotivamente i problemi ci sono ancora (del resto il mondo fa sempre più schifo...), ma ho cercato di recuperare mostre e letture a cui tenevo molto. È stato povero di film e serie tv, in verità, perché non ho sentito il bisogno di vederne. Ma ricco di arte.

Libri 

Ho letto sei libri, più uno in lettura che inserirò, ovviamente, nel prossimo riepilogo.

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


  • Country Zombie Apocalypse 2, di Filippo Santaniello
    In questo secondo capitolo della serie, c'è una sorta di indagine anche interiore dei protagonisti. Accanto ai momenti di azione vera e propria contro i ritornanti, c'è anche un viaggio nel passato, che ci permette di conoscere un po' meglio Al e il suo rapporto con il nonno. Si parla anche di vendetta, di senso di colpa, della tragedia della vita. [Scoprilo qui]

  • Le Malaveglie, storie di paura popolare, di Filippo Cerri
    Fiabe sporche, racconti di trazioni e leggende della Maremma. Tredici storie che ci portano tra mare e campagna, tra boschi e antiche grotte, tra case decadenti e assurdi banchetti. Tra dei antichi, sirene, fate, briganti e lupai, ma anche un contatto molto stretto tra mondo dei vivi e dei morti. Molto, molto interessante per chi ama il folk-horror. [Scoprilo qui]

  • Nessun dipinto mi spezzerà il cuore, di Je Suis Sabrine
    Ho iniziato a seguire Sabrine perché mi piaceva molto il suo modo di divulgare l'arte. E con questo libro mi ha decisamente convinta. Troviamo diversi quadri che analizza attraverso storie, riferimenti alla vite degli artisti e descrizione dell'opera vera e propria. Un viaggio affascinante nel mondo dell'arte e nell'anima di queste figure. L'unica pecca, per me, è stata la poca presenza di donne. Però ho anche scoperto opere che proprio non conoscevo. [Scoprilo qui]

  • Perché ricordiamo, di Charan Ranganath
    Un saggio sulla memoria, su quello che ricordiamo e quello che viene a mancare. Si tratta di un volume molto scientifico, anche se non pesante, anzi, fruibile da tutti. Devo trovare le parole giuste, ma arriverà una riflessione nei prossimi giorni. Diciamo che per me è stato un tentativo di addentrarmi in una zona un po' lontana dai miei gusti, visto che la scienza non è un campo che riesce a sortire su di me un grande fascino o attenzione, però il tema mi incuriosiva davvero molto. [Scoprilo qui]

  • Nel giardino della follia, di Edmondo De Amicis
    Un piccolo libriccino che mi è stato regalato da Giovanna, una persona dolcissima che ho conosciuto su instagram, e che mi ha fatto un dono davvero inaspettato. Qui, l'autore di Cuore, ci porta con sé in un manicomio, dove si trova ad affrontare diverse figure di donne, ognuna con diversi sintomi. Ciò gli permette di analizzare anche la società, la triste fine di suo figlio e forse anche un po' sé stesso. Ne scrivo presto! [Scoprilo qui]

  • Outsiders. Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo, di Lyndall Gordon
    Cinque ritratti di scrittrici fortemente legate tra di loro, per alcuni aspetti relativi alla loro vita, ai loro caratteri, ma anche alla loro scrittura. Mary Shelley, Emily Bronte, George Eliot (Mary Ann Evans), Olive Schreiner, e Virginia Woolf. Inizialmente ho avuto delle titubanze, perché ho trovato lo stile più didattico che emotivo, ma poi ho trovato davvero interessante il suo sguardo su queste autrici e i possibili legami tra di loro. Se di Mary Shelley ed Emily Bronte conoscevo abbastanza, per me George Eliot e soprattutto Olive Schreiner sono davvero state una novità. [Scoprilo qui]


Mostre


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


  • Berthe Morisot. Pittrice impressionista (GAM Torino)
    Ho conosciuto la sua figura grazie a un libro, Le disobbedienti, di Elisabetta Rasy ed ero curiosissima di vedere con i miei occhi alcune delle sue opere. Mi piace il suo tratto delicato, anche se l'impressionismo non è uno dei miei stili pittorici preferiti, ma mi ha colpito moltissimo (al mio ragazzo ha impressionato meno. Ops). Qualche foto la trovate in questo post.

  • Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno (Reggia di Venaria Reale)
    Di William Blake non sono per nulla esperta, ma visto che mi trovavo alla Reggia di Venaria per la mostra su Tolkien, ho deciso di recuperare anche questa. Ovviamente come da titolo non sono presenti solo opere di Blake, ma lo si pone in relazione con altri artisti del suo tempo, che ha ispirato o da cui ha preso ispirazione. Anche in questo caso per vedere qualche foto vi rimando al mio post su instagram. 

  • Tolkien. Uomo, Professore, Autore (Reggia di Venaria Reale)
    Tolkien è uno dei miei autori preferiti, quindi quando ho visto l'arrivo a Torino (o meglio a Venaria Reale) di questa mostra ho dovuto proprio vederla. Forse complice il fatto che ho letto diverse biografie su di lui, mi aspettavo qualcosa di più. Interessante per alcuni versi - bella la sezione con tutti i libri tradotti nelle varie lingue, o la chicca sul rifiuto della Mondadori, o ancora Tolkien in Italia -, ma volevo vedere qualcosa in più uscito dalla sua penna o dalla sua... Matita. E qualcosa in meno di "ispirato a" o eredità delle sue opere. Però ho ascoltato anche il pensiero di persone che non sapevano nulla di lui e che l'hanno molto apprezzata, tanto da recuperare anche Il signore degli anelli. Quindi... Ben venga! Leggere la sua penna è sempre ottimo. Qui il post.

Mercatini libri usati

Non sono mancati ovviamente i nostri giri ai mercatini ei libri usati. Due spunti per chi è di Torino o riesce a venire:

  • Il libro ritrovato, la prima domenica di ogni mese, sotto i portici di Via Roma e Piazza Carlo Felice. Solitamente qui riusciamo a trovare sempre almeno un libro.

  • Il Gran Balon, la seconda domenica del mese  tra le vie Borgo Dora, Lanino, Mameli e Canale Molassi. Un mercatino del vintage e del collezionismo. Quindi qui non troverete solo libri, ma anche tanto altro.


Note di bellezza

Oltre a ciò che ho fatto, in questa sezione voglio raccontarvi di tre momenti in particolare che mi hanno scaldato un po' il cuore.

  • Ho conosciuto Yasmin e la mia casa si è riempita della bellezza dell'arte Palestinese. Si tratta di una ragazza di Gaza, studentessa di ingegneria informatica, ma anche artista. Un giorno di dicembre mi ha chiesto aiuto, e io ho cercato di donarle quel che mi è stato possibile. Poco, sicuramente, ma non volevo voltarmi dall'altra parte - anche se purtroppo, non posso aiutare tutti... -. Lei, vedendo il mio entusiasmo per uno dei suoi quadri, ha deciso di farmi un dono. Dono che io ho poi provveduto a far stampare, e ora la sua bellissima opera risplende nella mia casa. Lo stile è quello di Van Gogh, c'è un uomo che sembra osservare la luna, seduto accanto a un fuoco. Sulla luna spicca una fetta di anguria, il simbolo della Palestina. Tutto ciò riflette la resilienza di questo popolo che nonostante tutto il dolore e l'orrore vissuto in tutti questi anni, non si arrende, ma resta radicato alla sua terra. Un simbolo di forza, di amore per la propria terra, ma anche di speranza. Se volete potete aiutarla, donandole qualcosa. Questo è il suo account, trovate il link per eventuali donazioni in bio. È tornata a 'casa', ma è tutto da ricostruire. Mi auguro con tutto il cuore possa stare bene. Lei e tutto il suo popolo, che in questo ultimo anno e poco più ho imparato davvero ad amare.

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


  • Non sono una persona che vuole ricevere moltissimi libri per collaborazioni, ma ammetto che a volte resto un po' perplessa per quel che vedo, per certe parole molto diverse dai fatti. Tuttavia ci sono anche momenti in cui arrivano proposte che non mi aspettavo, ma che mi fanno sentire apprezzata e lusingata.Il libro ricevuto è per me una prima collaborazione con questa casa editrice che ho scoperto da poco, ma sono veramente curiosa di leggerlo. Ovviamente ve ne parlerò meglio qui e sul mio account instagram.


  • Nel giorno della memoria ho deciso di non restare zitta, ma neanche fare il compitino che hanno fatto in molti. Parole vuote, che non corrispondono per nulla ai fatti. Ho creato un post, e ammetto che avevo paura di possibili reazioni negative. Invece è andato molto bene, ha raggiunto un numero molto alto - almeno per me - di persone, e ho trovato molte voci affini alla mia. Molte di queste persone mi hanno anche ringraziata per aver dato voce a quelli che sono anche i loro pensieri. Altre mi hanno confessato di aver pianto. Il mio intento, ovviamente, non era far numeri o altro, ma proprio cercare di oppormi all'ipocrisia dilagante che vedo sempre più non solo in Italia, ma anche nel mondo. Per me quel 'mai più' vale per tutti. Non è un mai più solo per gli ebrei, ma mai più per nessuno. Non ci sto. È stato anche un mio piccolo omaggio/ricordo a quelle anime che hanno perso la vita a causa dell'odio, sia nella seconda guerra mondiale che... oggi. Vi prego, non voltatevi dall'altra parte. 


Questo dunque è stato il mio Gennaio. 

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