Il sogno semplice di un amore, di Martina Tozzi

9 gen 2025

Libri

Tornare alla penna di Martina Tozzi ormai per me è una certezza. So di ritrovare tra quelle pagine una voce capace di far trasparire le intense emozioni del cuore. Riesce a trasportarmi tra le fumose strade di Londra, tra odori pungenti e amori contrastati, tra indomite passioni e profondo dolore, o magari nella sferzante bellezza della brughiera, dove tre sorelle e un fratello cercano di trasportare su carta i loro giochi, le loro vite, le loro anime.

Infine, eccoci di nuovo a Londra. In un negozio di abiti prima, e poi tra colori e tele, tra amori e sofferenze, tra sogni e incubi. Ci affacciamo dalla porta per scrutare l'estro creativo di alcuni uomini che amano denominarsi i PreRaffaelliti, e tra loro spicca una donna dalla folta chioma rossiccia, gracile, ma determinata. La loro musa. Ma non solo. In lei è forte la scintilla della creazione, tra parole poetiche e disegni e lo sbocciare di un amore che sembra ostacolato dal destino.

Elizabeth Siddal, Lizzie, entra nelle nostre vite, lasciandoci con un cuore pieno: non solo di bellezza, ma anche di dolore, di sofferenza e, allo stesso tempo, ci mostra temi importanti soprattutto per una donna del tempo. L'indipendenza, il coraggio di seguire il proprio sogno d'amore, ma anche d'arte, di poesia. La forza di non cedere alle leggi di una società assurda, ma di credere con forza che anche per una donna ci sia la possibilità di esternare al mondo la propria arte. 


Sweet, never weep for what cannot be,
For this God has not given.
If the merest dream of love were true,
Then, sweet, we should be in heaven;
And this is only earth, my dear,
Where true love is not given.

- Elizabeth Eleanor Siddal -

(Amore, non piangere mai per quello che non può essere,
Perché questo Dio non ci ha dato.
Se il sogno semplice di un amore fosse vero,
Allora, tesoro, dovremmo essere in paradiso,
E questa è solo la terra, mio diletto,
Dove l'amore vero non è dato).


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Martina Tozzi ci regala una nuova biografia romanzata, che attinge comunque sempre tantissimo alla realtà, che ci permette di conoscere non solo il gruppo dei PreRaffaelliti, con le loro opere capaci di incantare tutti ancora oggi, ma soprattutto la figura di quella che per loro fu una musa, Elizabeth Siddal. 
Avete presente, ad esempio, l'Ophelia di Millais che spicca come copertina di questo suo romanzo? Ecco, sì, è proprio lei. Quella donna delicata, immersa nell'acqua, tra fiori e una natura vivace in pieno contrasto con la morte, è proprio Lizzie. Un quadro che l'ha portata alla fama, forse, ma anche alla sua tragedia, a una condizione di salute sempre più precaria. 

Siamo nella Londra Vittoriana nel 1850, ed Elizabeth Siddal lavora come modista presso un piccolo negozio dove insieme ad altre ragazze confeziona cappellini. Un lavoro lungo e tedioso, mentre vede il mondo scorrere fuori dalla finestra. Per una ragazza senza troppi mezzi o soldi, quella è la sorte. Vivere un'esistenza grigia e ripetitiva che si scontra con il suo mondo interiore: lì, tutto è acceso di colori, quelli dell'arte e della poesia, sue grandi passioni. In un mondo ideale, lei non sarebbe stata costretta a vivere in quel modo, ma avrebbe fatto l'artista.

Eppure qualcosa cambia. Un incontro, un interesse, e per Lizzie si apre una nuova porta, una nuova possibilità. Viene scelta come modella da Walter Deverell per interpretare la sua Viola, ne La Dodicesima Notte di William Shakespeare. Un'occasione unica per lei. Ed è così che accede a una realtà fino a quel momento sempre sognata. Incontrerà pian piano vari membri della Confraternita dei PreRaffaelliti, tra cui William Hunt, John Everett Millais, e... Dante Gabriel Rossetti. È con lui che inizierà anche un'intensa e travagliata storia d'amore. 
Lizzie, come la Lady di Shalott di Tennyson, sceglie di sfidare il destino, di non continuare a guardare il mondo attraverso uno specchio, vittima di un sortilegio, ma di voltare lo sguardo verso la sua Camelot e il suo Lancillotto.

Se niente aveva senso, forse solo l'arte poteva portare un po' di sollievo nel caos della vita.


Distanti dalle consuetudini e dalle convenzioni sociali, Rossetti e Siddal vanno a vivere insieme, in un loro nido fatto d'amore, di pennelli, colori, e poesie. Una storia non così idilliaca però, perché a minare le fondamenta di un intenso amore sono tanti gli ostacoli: la fragilità di Lizzie, la cui salute vacilla costantemente tanto da spingerla a usare il laudano per attenuare un poco la sofferenza provata; le loro differenze sociali, ma anche l'incapacità di Gabriel di prendere una decisione chiara per loro due, trovandosi spesso a tradire una donna che dice di amare, rischiando di spezzare così facilmente questo sogno semplice di un amore. 

È una storia che ti rapisce sin dalle prime pagine e, ancora una volta, mi ritrovo a pensare a quanto sia abile, Martina, soprattutto a tratteggiare i momenti più dolorosi. Le emozioni dei personaggi strabordano dalle pagine, li senti così profondamente umani e allo stesso tempo, quindi, imperfetti. Tramonta il mito di un artista meraviglioso e intoccabile, che ha lasciato di sicuro opere che ancora oggi possono emozionare, e si dà ampio spazio all'uomo, con le sue fragilità, le sue ossessioni, i suoi errori. Ho provato spesso sentimenti molto negativi verso Rossetti, e ammetto di aver avuto voglia di scrollare un po' anche Lizzie di fronte a certe cose. Eppure, da una parte ti ritrovi anche a sospirare davanti a un amore simile. Uno di quelli che incantano, ma fanno male. Loro come due fiamme pronte a sostenersi l'una con l'altra, ma che possono generare un incendio che lascia profonde cicatrici.

Nei mesi successivi, per Lizzie ci furono soltanto Ofelia e l'acqua, la vasca e il pesante vestito impregnato che le si appiccicava alla pelle. Sentiva il destino di Ofelia su di sé e lo percepiva simile a quello di tante donne, le cui sorti erano appese ai desideri e ai sentimenti degli uomini.





Ma è soprattutto Lizzie che spicca tra queste pagine.  

Lizzie con i suoi sogni e le sue incertezze. 

Lizzie con la sua forza e la sua determinazione.

Lizzie con le sue fragilità e le difficoltà fisiche e quell'ossessione verso qualcosa che apparentemente può aiutarla, ma che alla fine la porta alla morte.

Lizzie e il suo intenso amore per un uomo che forse avrebbe dovuto darle di più; la paura di essere un peso, di non essere accettata. Ma anche l'impossibilità di essere considerata solo un sogno, perché lei è così dannatamente reale e vuole essere veramente amata e rispettata. 

Lizzie e la possibilità di colorare un mondo grigio realizzando i suoi sogni: con un tocco d'arte o di poesia, o semplicemente posando silenziosa e immota per artisti che la faranno arrivare fino a noi.

E mentre guardiamo l'Ophelia, Viola, e tutte le altre, forse possiamo andare oltre la semplice e splendida opera d'arte e rivolgere un pensiero a lei.

Lei che ha sfidato la società e ha cercato di vivere seguendo quel mondo interiore che ha sempre amato sin da bambina: il sogno semplice di un amore, per un uomo, sì, ma soprattutto per l'arte, verso la quale ha speso ogni istante della sua esistenza, anche quando volevano impedirle di continuare per non compromettere ancora di più la sua salute.

Ma puoi smettere di respirare? Per lei l'arte era come il respiro. E nessuno avrebbe mai potuto impedirle di continuare a trasporre su carta o su tela la moltitudine di immagini diffuse nella sua testa, nella sua anima, nel suo cuore.

Non era moglie, non era madre, non viveva con un uomo che si prendesse cura di lei. Lizzie non aveva bisogno di essere protetta, ma era capace di occuparsi da sola di se stessa.






Ancora una volta, Martina è riuscita a commuovermi e anche a farmi nascere un forte desiderio di approfondire non solo le varie opere citate, ma anche qualcosa in più sull'arte stessa di Elizabeth Siddal. 
Questo volume profuma d'arte. Sono tanti i dipinti nei quali possiamo perderci e, infatti, ho cercato di leggerlo lentamente, non solo per assaporare pienamente la storia, ma anche perché di volta in volta andavo a cercare proprio l'opera per meglio visualizzarla durante la lettura. 

Una biografia romanzata bellissima, che vi consiglio con tutto il cuore di recuperare.
Grazie, Martina. Continua a scrivere, perché secondo me anche tu hai un dono, e devi continuare a coltivarlo - anche perché io non voglio smettere di leggerti! -.

Chiusa nel negozio di cappelli, Lizzie languiva sognando il mondo all'esterno, e si sentiva incatenata a quella sedia come se fosse stata vittima di un incantesimo. E quando Deverell l'aveva tratta fuori da quel luogo, Lizzie non si era guardata indietro, aveva ripudiato tutto il resto per vivere di pittura e poesia - e d'amore. Era stata l'arte la sua ragione di vita. -.

IL LIBRO

Il sogno semplice di un amore
Martina Tozzi
Casa editrice: Nua Edizioni
Pagine: 408
Prezzo: 19.40€ / E-book: 5.99€
Anno di pubblicazione: 2024
Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS