Non so bene il motivo per cui non avevo mai letto Roald Dahl da bambina e ragazza, ma ora che sto recuperando alcuni dei suoi libri, posso confermare il mio amore per le sue storie. Dopo aver letto Willy Wonka e La fabbrica di cioccolato, mi sono buttata - grazie a un gruppo di lettura - su Matilde, di cui avevo visto soltanto il film. E, mi sono innamorata anche di questa storia, capace di regalare pura magia ai più piccoli, ma anche profonde riflessioni agli adulti. Un libro coccola da regalare e regalarsi, ora che il Natale è sempre più vicino.
Era così piacevole tener vicino una bevanda calda mentre leggeva e leggeva, nella sua stanzetta silenziosa. I libri le aprivano mondi nuovi e le facevano conoscere persone straordinarie che vivevano una vita piena di avventure. Viaggiava su antichi velieri con Joseph Conrad. Andava in Africa con Ernest Hemingway e in India con Kipling. Girava il mondo restando seduta nella sua stanza, in un villaggio inglese.
Matilde è una bambina di cinque anni e mezzo, che sin dai primi mesi di vita dimostra di essere un vero prodigio. A diciotto mesi inizia a parlare correntemente, a tre sa già leggere, a quattro ha già divorato tutti i libri per bambini della biblioteca pubblica, addentrandosi poi in letture più 'adulte'. Ha una mente vivace e sensibile, e tutti i genitori normali sarebbero orgogliosi di lei. Tutti, tranne la famiglia Dalverme. La piccola, infatti, è ignorata da suo padre - dedito a truffe e vendita di auto contraffatte - e da sua madre, fissata con il gioco del bingo, i quali vedono in lei quasi un peso e non riescono a scorgere il senso che ha lei per la lettura, anziché dedicarsi a un'attività molto più piacevole: guardare la televisione, come ben fa suo fratello Michele. Suo padre, in particolare, continua a definirla una piccola ignorante. Non c'è affetto nei riguardi di quella bambina, né attenzione. La piccola deve scontrarsi così con il potere autoritario degli adulti, e lo farà sfruttando la sua intelligenza.
Accanto al mondo più privato, si apre per Matilde anche quello scolastico. Inizia a frequentare l'istituto «Aiuto!», dove oltre a far amicizia con altri bambini, dovrà scontrarsi/incontrarsi con altri due personaggi: quello terribile della direttrice, la signorina Spezzindue, che odia i bambini e li tratta con una violenza simile da non crederci, e quello più dolce e disponibile della signorina Dolcemiele, la sua maestra, l'unica - oltre alla signora Felpa della Biblioteca - a scorgere l'anima di Matilde, a notare l'intelligenza della bambina, ad ascoltare e credere alle sue parole.
Ovviamente non manca quel pizzico di magia negli occhi della bambina, che l'aiuterà a combattere contro la prepotenza e la cattiveria di certi adulti.
Matilde è una piccola coccola, un romanzo che si legge in un soffio, e ti lascia davvero delle sensazioni molto dolci, nonostante la meschinità di certi personaggi. Come dicevo all'inizio di questo articolo, è sicuramente una lettura perfetta per i più piccini, che possono magari ritrovarsi nel personaggio di Matilde, o essere divertiti davanti al suo potere, a quella magia che sempre incanta chi ancora guarda il mondo con meraviglia. Dall'altro lato, però, può essere un libro assolutamente adatto anche per gli adulti, che con un moto di nostalgia possono rivedere il proprio sé bambino che sprofondava tra le pagine di un grande tomo di fiabe; ma anche riflettere su alcuni concetti chiaramente espressi.
C'è un forte senso di giustizia, che spinge la bambina a compiere dei gesti per difesa, o anche una sorta di piccola vendetta contro l'ottusità, l'ignoranza e la cattiveria dei grandi. Ma anche una mancanza di ascolto che spesso gli adulti non hanno verso i più piccini. Basterebbe, a volte, provare ad ascoltare le parole dei più piccoli, credere loro, e far qualcosa per far emergere ancora di più i loro talenti, anziché affossarli, riservando loro parole dure (es. Sei una stupida!), o lasciarli soli. Fa un certo effetto anche quando le bambine capiscono come sia inutile raccontare ai propri genitori della violenza della Spezzindue, perché non crederebbero mai a simili gesti.
I libri le avevano mostrato la vita sotto una luce che loro ignoravano. Se soltanto avessero letto un romanzo di Dickens, o di Kipling, avrebbero scoperto che imbrogliare la gente e guardare la televisione non è tutto.
In ultimo, ho adorato moltissimo la parte riservata al potere della lettura e dei libri. Matilde, nonostante la solitudine in cui viene lasciata, e l'assenza di ascolto e comprensione da parte dei suoi genitori, trova nei libri un valido aiuto. La piccola può viaggiare con la sua mente in luoghi lontani, ma può anche avvertire meno quel senso di solitudine che prova. I libri diventano degli amici che le permettono di andare avanti, di trovare una sorta di conforto. La cultura e la lettura sono delle importanti armi contro l'ignoranza del mondo. E non sono questi pensieri anche tutti quelli provati da noi lettori?
Ah, ovviamente, tenete con voi un taccuino e una penna per segnare la lista di titoli letti da Matilde!
Insomma, ho amato molto questo libro e sono felice di averlo finalmente recuperato. Il mio desiderio, ora, è quello di andare avanti con la scoperta dei suoi titoli. Perché, se continua così, di sicuro Dahl entrerà di diritto tra i miei autori preferiti.
Io non sono stata una piccola Matilde, perché sebbene leggessi un po', non sono mai stata una grande lettrice sin dall'infanzia, ma crescendo ho avvertito anche io delle critiche per questa mia passione per la lettura. Mi sono sempre sentita incompresa. E forse anche oggi, che sono adulta, in molti non riescono ancora ad accettare in maniera totale questo mio amore per i libri. Eppure, restano un grande dono per chi, come me, prova sempre un grande senso di solitudine, pur non essendo sola, e di difficoltà nell'affrontare la vita.
E non preoccuparti se c'è qualcosa che non riesci a capire. Abbandonati al suono delle parole, come se fossero musica.
Dal libro al film.
Nel 1996 è stato tratto un film da questo libro, Matilda 6 mitica, con Mara Wilson nel ruolo della piccola protagonista, Embeth Davidtz e Pam Ferris nei panni rispettivamente della signorina Honey (Dolcemiele) e Trinciabue (Spezzindue), e Danny DeVito e Rhea Perlman come genitori di Matilda.
Riguardandolo di recente, ci sono effettivamente delle differenze, ma il succo della trama rimane. Alcuni frammenti sono stati tagliati, ma hanno aggiunto delle scene in più (come quello che accade nella casa dove dimora la Trinciabue).
A me è piaciuto molto, e l'ho rivisto spesso nel corso degli anni.
Dal libro al Musical (a teatro)
Da amante dei musical vi segnalo anche il fatto che ne sia stata tratta anche una versione teatrale con il libretto di Dennis Kelly e le musiche e i testi di Tim Minchin, che è partito nel Regno Unito per poi diffondersi in tutto il mondo (anche in Italia ne è stata fatta una rappresentazione). Il musical ha vinto più di 55 premi in tutto il mondo ottenendo un successo e un consenso critico internazionale. Tra i vari premi Matilda the Musical si è aggiudicato sette Oliver Award nel 2012 e cinque Tony Award nel 2013.
Personalmente non ho avuto occasione di vederlo, quindi non so dirvi di più.
Dal Musical al Film
Ho scoperto poi che dal musical ne è stato tratto poi un adattamento cinematografico nel 2022 (visibile su Netflix): Matilda The Musical di Roald Dahl, con Alisha Weir, come Matilda; Lashana Lynch nel ruolo della Signorina Honey, Emma Thompson in quello della Trinciabue, e Stephen Graham e Andrea Riseborough nei panni dei genitori di Matilda.
Voi avete visto qualche film o musical? Avete letto il libro?