Oggi è il 25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Penso anche io che una sola giornata all'anno non serva a nulla nel concreto, ma sono anche dell'idea che diffondere alcuni consigli letterari possa aiutare ad avere una maggior consapevolezza del tema. Lo so benissimo che non si può solo limitarsi a leggere, ma andrebbero rafforzate le leggi, educati gli uomini (ma anche certe donne), cambiata non solo la società, ma anche una certa mentalità.
Però a me i libri hanno sempre permesso di guardare oltre, di scorgere oltre il velo, di ampliare le mie conoscenze e vedere il mondo con occhi nuovi. Ecco perché ho deciso di ideare questo articolo, raccogliendo una lista di consigli letterari - tra libri che ho letto, e altri che possiedo e devo ancora leggere - più qualche aggiunta artistica. Perché anche l'Arte ha parlato molto di violenza, e ogni anno scovo quadri meravigliosi, quanto strazianti, che hanno tanto da dire.
Saggi e Attualità
Parto da una premessa: non so consigliarvi saggi prettamente femministi. Su questo vi invito ad andare presso altri canali e persone che sicuramente possono darvi una base molto più solida e consigli importanti. Vi posso indicare, però, quello che ho letto su diverse tematiche tutte, in qualche modo, riferite proprio alla violenza nelle sue varie sfumature.
- Una rivoluzione gentile, di Dacia Maraini
Dacia Maraini è un'autrice che ha sempre parlato molto di violenza sulle donne (e sui bambini), esponendosi in prima persona su diversi argomenti. È una scrittrice che consiglio di recuperare, andando a scovare i tanti testi, tra saggi e narrativa che sono stati pubblicati. Questo libro, in particolare, racchiude sette anni di riflessioni apparse sulla stampa nazionale. È il suo sguardo sul mondo in cui ci troviamo a vivere, focalizzandosi su tre temi: le donne e i loro rapporti con la Storia e il patriarcato; il nostro fragile rapporto con l'ambiente e i possibili progetti per il futuro comune.
Non si uccide per amore, si uccide quando si perdono un potere e dei privilegi che non si sopporta di vedersi strappare.
- Non esistono piccole donne, di Johannes Bückler
L'autore ha la capacità di dare voce alle donne stesse, per poi lasciare qualche riflessione finale con lo scopo di far aprire gli occhi a chi legge, davanti ai soprusi, ai torti e alle violenze subite. È una raccolta di storie sulla base di diverse tematiche, che a mio avviso aiutano a ricordare i passi fatti, a conoscere le vite di donne che hanno dato tano al mondo, ma che molto spesso sono state messe da parte, senza ottenere il giusto riconoscimento. Molto, molto bello.
Perché in Italia, su 100 vie, solo 8 sono intitolate a donne? E di queste, perché oltre il 50 percento è rappresentato da Madonne e sante? Come è possibile che i premi Nobel assegnati a scienziate siano solo una ventina, dal 1901 a oggi? E soprattutto, perché i ruoli di rilievo nella ricerca e nelle istituzioni vengono affidati in numero esiguo alle donne? Quante donne non hanno visto riconosciuto il proprio lavoro, o peggio, sono state dimenticate? Appunto. Quante? Sicuramente troppe. Per questo era necessario porvi rimedio.
- L'atlante delle donne, di Joni Seager.
Non è solo un atlante del femminile. È una rimappatura femminista del mondo, attraverso una lente che permetta di guardare per davvero il modo in cui le donne vivono. Tramite l'utilizzo di infografiche colorate, mappe, cartine e schede tecniche, ci offre il frutto del suo meticoloso lavoro di ricerca e analisi, in modo da raccontare l'universo femminile in tutti i suoi aspetti. Un manuale sicuramente da recuperare!
- Donne senza paura. 150 anni di lotte per l'emancipazione femminile come non sono mai stati raccontati, di Marta Breen e Jenny Jordahl.
Strutturato in varie sezioni, questo graphic novel ripercorre i 150 anni delle lotte delle donne per ottenere la propria emancipazione. Pagine di storia, donne realmente esistite che hanno lottato per ottenere i propri diritti, per far sentire la propria voce. Davvero utile e interessante.
Narrativa: dalla storia a probabili e inquietanti mondi futuri (in distopie scritte da donne).
In questa sezione troverete molti titoli di narrativa italiana e straniera, facendo un piccolo percorso storico, toccando vari temi, pagine di Storia dimenticate, e luoghi diversi, fino ad arrivare a terribili mondi futuri in alcuni distopici scritti da donne che fanno paura per quanto riflettono già la nostra società e dove rischiamo di finire se le cose non miglioreranno.
Le donne hanno sempre subito violenza nel corso dei secoli. Accusate di stregoneria, torturate, violentate, uccise. Le loro voci risuonano anche ora. Sono numerosi i testi che parlano proprio del tema 'streghe'. Io ve ne segnalo solo alcuni, ma ovviamente ce ne sono molti di più (magari in futuro creo un articolo con tutti i libri che ho sull'argomento!).
- Le figlie di Salem, di Thomas Gilbert.
Intrecciando Storia e finzione, l'autore riesce a costruire un graphic novel che non solo tenta di rendere omaggio a quelle donne accusate ingiustamente di stregoneria, ma serve da riflesso anche sulla nostra attualità. Si affronta, infatti, il tema del diverso che viene allontanato, disprezzato, visto come il male da estirpare, non comprendendo, invece, quanto la diversità possa arricchirci. Le immagini sono molto forti, a tratti dure, ma questa in fondo è sempre stata la realtà.
Non credo di potervi convincere. Immagino che abbiate già preso la vostra decisione. La verità di una donna non ha peso in questa assemblea di uomini. Ma adesso basta. Non starò più zitta.
- Weyward, di Emilia Hart
Altha. Violet. Kate. Tre donne apparentemente diverse, di epoche lontane, ma strettamente connesse l'una all'altra. Donne ribelli, spiriti selvaggi legati in modo profondo al mondo naturale e animale. Donne che non possono essere addomesticate. Ma unite anche dalla violenza degli uomini che dovrebbero amare e che, invece, si approfittano dell'ingenuità, della sottomissione e della paura, per dominarle. - Nella verde gola delle lupe, di Lucrezia Pei e Ornella Soncini
Una piccola perla illustrata, molto intensa. Una storia potente che ha il sapore di leggenda, di quei racconti narrati intorno a un fuoco, di madre in figlia. Una storia di un possibile passato, i cui temi, però risuonano ancora oggi. Femminilità, sorellanza, patriarcato, violenza sulle donne, ritorno a una vita strettamente connessa con la natura. - La chimera, di Sebastiano Vassalli
Un romanzo storico ambientato nel 1600 nella provincia di Novara. Partendo da dei documenti storici, l'autore ha romanzato la storia di Antonia, la cosiddetta Strega di Zardino che è stata processata, torturata e poi arsa sul rogo accusata dall'ignoranza, dall'invidia, e dalla cattiveria della gente, oltre che dal potere fanatico e molto molto forte della Chiesa. Lo scopo è quello di tratteggiare non solo la storia di una strega e dell'inquisizione, ma anche la realtà e le contraddizioni dell'Italia, le caratteristiche degli italiani e della nostra storia che affonda già dal 1600 e si ripercuote anche oggi. - Vardø. Dopo la tempesta, di Kiran Millwood Hargrave
Inserisco anche questo splendido titolo, perché oltre a portare su carta un fatto storico realmente accaduto, qui la voce delle donne (ma anche del diverso e degli antichi culti) è molto forte. In questo villaggio della Norvegia, infatti, una burrasca improvvisa colpisce tutti gli uomini, lasciando nel luogo quasi solo donne. Questa diventa la scusa per accusare proprio queste ultime per ciò che è accaduto.
Non l'avrebbe mai immaginata, quell'oscura cognizione che tutte le mogli sono costrette ad acquisire: i mariti squarciano per sé uno spazio dentro i loro corpi.
Nel mondo dell'arte così come nella storia, le donne hanno subito violenze gratuite. Spogliate dei loro diritti, abusate, usate come bottini di guerra o come mero gioco per i soldati, o ancora relegate in un angolo, perché secondo assurde leggi degli uomini, non sono niente, valgono anche meno degli animali, e non possono parlare, studiare, girare liberamente. Meri oggetti di una società patriarcale che vuole spegnere le voci. Eppure, dalla polvere, il suono della loro anima e del loro coraggio emerge forte, e arriva fino a noi. Simboli e ispirazioni da tenere sempre presenti nella nostra lotta.
- La passione di Artemisia, di Susan Vreeland.
Uno dei personaggi della storia dell'arte a cui penso spesso in questa giornata è Artemisia Gentileschi. Non ha solo dovuto subire la violenza fisica da parte di un amico del padre, ma anche un assurdo processo, con tanto di tortura, per dimostrare a quel mondo di uomini la verità. Eppure, nonostante tutto, si è rialzata. Si è immersa nella sua splendida arte, buttando su tela anche tutto il suo dolore, la rabbia, l'abuso, e ancora oggi noi possiamo ammirare tutto ciò. Un personaggio storico che amo profondamente. Qui vi consiglio questo romanzo che avevo letto anni fa, e mi era piaciuto molto. - Le malerbe, di Keum Suk Gendry-Kim
Come dicevo all'inizio di questo articolo, leggere mi permette di andare oltre la semplice passione, e di aprire gli occhi su quella che è la realtà, scoprendo anche pagine di storia dimenticate che non avevo mai studiato prima. Come quella delle Comfort Women, donne asiatiche - spesso anche poco più che bambine - che venivano strappate alle loro famiglie con l'inganno e con la promessa di un lavoro ed erano, invece, spedite in centri del comfort, in luoghi chiusi, ognuna in una propria stanza, e qui costantemente - dalla mattina alla notte - violentate, oltraggiate, percosse e a volte uccise dai soldati Giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo caso siamo di fronte a un graphic novel che racconta una storia vera: quella di una nonna coreana che ha subito tutto questo sulla propria pelle. Straziante, ma bellissimo. - Storia della nostra scomparsa, di Jing-Jing Lee
Medesimo tema delle Comfort Women, ambientato in questo caso a Singapore. Donne che vengono disumanizzate: spogliate del loro nome, strappate dai loro affetti, chiuse in una sorta di prigione, sempre disponibili alle violenze spietate di soldati, senza un briciolo di compassione. C'è il senso di vergogna, l'impossibilità di ribellarsi. Ma tra queste pagine c'è anche una sorta di speranza. - Mai tornerò indietro, di Melody Ermachild Chavis
Spostandoci in Afghanistan, vi propongo come primo titolo la storia di Meena, una donna eccezionale, la fondatrice di RAWA, l'Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane. Lei è le sue sorelle hanno lottato per difendere il popolo oppresso, e soprattutto le donne e i bambini e quelle persone più inermi e calpestate dall'orrore che sconvolse - e purtroppo lo fa tutt'ora - il suo Paese. L'ho trovato molto interessante non solo perché ho potuto così scoprire l'esistenza di questa associazione femminista afghana, ma anche per cercare di chiarire un po' l'idea sulla Storia di questo popolo e di questo Paese.
Sono la donna che si è destata, ho trovato la mia strada e mai tornerò indietro.
- Mille splendidi soli, di Khaled Hosseini
Letto molti anni fa, è il mio preferito dell'autore, proprio perché narra la storia di due donne e della loro triste condizione, delle violenze subite, dei soprusi. Mariam e Laila restano impresse nel cuore.
Nella narrativa in generale, così come nei grandi classici - soprattutto scritti da donne - il tema della violenza è spesso presente. Ve ne indico alcuni, unendo anche storie vere, racconti di sopravvissute, che diventano una sorta di aiuto e speranza per chi è vittima.
- Buio, di Dacia Maraini
Una raccolta di dodici storie che sono connesse tra loro da un tema e da un personaggio che fa da collante, la commissaria Adele Sòfia. Si parla di violenza, abusi, di solitudine e menzogne, del trincerarsi dietro un'idea malata di amore - che amore non può mai essere - e dell'incapacità, spesso, delle vittime di riuscire ad aprire gli occhi, di allontanarsi da chi fa loro del male. - Storia del nuovo cognome, di Elena Ferrante
Tutto il mondo de L'Amica Geniale è costellato in realtà di violenza. Però cito il secondo capitolo, per la violenza che subisce Lila dopo essersi sposata con Stefano. Amo la scrittura di Elena Ferrante, ma fa star davvero male leggere quelle pagine. Non solo il senso di tradimento, ma anche la difficoltà nel non riuscire a reagire davanti all'abuso proprio da parte della persona che hai sposato e che dovrebbe amarti. Mi sembra decisamente in linea con questa giornata. Ribadendo anche qui che non occorre guardare troppo lontano, spesso la violenza avviene proprio tra le mura di casa. - Un sussurro nel buio, di Louisa May Alcott
Allontaniamoci per un attimo dalle sue piccole donne e immergiamoci in un racconto lungo che mi ha totalmente convinta. Qui l'autrice tratta proprio tematiche di genere e della violenza psicologica e fisica sulle donne. Donne accusate dall'uomo di essere pazze. Poche pagine che lasciano il segno. - La carta da parati gialla, di Charlotte Perkins Gilman (racconto contenuto nella raccolta Il velo strappato e altre storie).
Un po' sul medesimo tema del precedente titolo, anche qui troviamo una donna che scivola sempre di più nel baratro della follia, anche a causa di un uomo che non sembra ascoltarla, ma da medico le impone di stare in quella camera, dalle pareti gialle, cercando di trovare pace davanti a quel crollo nervoso, a quella lieve tendenza all'isteria, che l'ha colta - secondo lui - dopo la nascita del loro bambino. Un racconto davvero potente. Quanto è facile per gli uomini accusare le donne di isteria, invece che ascoltarle? - Il colore viola, di Alice Walker
È la storia di due sorelle che vengono separate da ragazze, a causa dei soprusi degli uomini. Una delle due subisce una serie di abusi da parte del padre, per poi essere passata come merce al marito. Eppure, troviamo anche donne che sollevano la loro voce, che non si arrendono, che crollano anche, ma si rialzano e continuano a lottare per una vita migliore. È un libro crudo, ma anche intenso e affronta temi come il patriarcato, l'omosessualità, il femminismo, i diritti civili, i soprusi e le violenze soprattutto nei confronti delle donne, considerate un genere da sottomettere.
- La Storia, di Elsa Morante
Be', qui la violenza sulle donne viene descritta subito. Sì, è un libro mondo che racchiude anche molto altro. Ma l'abuso iniziale su Ida è davvero crudo. Una donna sola sulla quale l'uomo si getta, incurante dei suoi sentimenti. - Medusa, di Martine Desjardins
Un libro che ho letto di recente e mi ha molto colpito per la sua particolarità e, a mio avviso, originalità. È una sorta di rivisitazione del mito di Medusa. Un libro crudo, pieno di violenza e soprusi contro ragazze - le loro protette - che hanno delle malformazioni fisiche. Come la protagonista, che ha un problema agli occhi, ed è costretta a tenere il capo sempre chino, a non mostrarli al mondo. Occhi di donna che possono seminare orrore e distruzione, o forse, andando oltre l'assurdo senso di vergogna, possono aiutarla a trovare la sua libertà. - Cassandra, di Christa Wolf
Una rivisitazione moderna del mito di Cassandra, colei che non venne ascoltata, né creduta.
Un flusso di coscienza, pensieri senza interruzioni, che non si limitano solo a riportare in scena la mitologia, ma che fanno riflettere anche sulla contrapposizione tra l'antica società matriarcale, e quella patriarcale portata dai venti di guerra dei Greci, dove le donne non hanno più voce. - Medea, di Christa Wolf
In questo caso viene rivisitato il mito di Medea. L'autrice ne ribalta la versione data dagli antichi drammaturghi, mostrandoci una donna forte e coraggiosa, che non si piega davanti alla violenza maschile, ai soprusi e alle leggi assurde di una società patriarcale che vede nelle donne quasi degli animali da addomesticare e rendere mansueti. - Come se non fossimo stati, di Giulia Ciarapica
Per me la violenza sulle donne non si manifesta soltanto con 'qualcosa di fisico', ma anche attraverso aspetti più psicologici. Non solo riferendoci all'uno, ma anche alla società nella quale viviamo, che dovrebbe essere cambiata. Per questo ora ho voluto inserire anche due titoli che parlano di maternità non convenzionale o aborto. In questo caso vi propongo una bellissima graphic novel, che mette proprio in luce quanto sia facile provare odio e pregiudizi contro chi è diverso da noi, o non vuole seguire le regole stabilite, come quella di avere per forza dei figli. Perché imporlo? Perché guardare male le donne che scelgono di non averne o che non possono? Perché le donne non possono essere libere di fare quel che più desiderano con i loro corpi? - L'evento, di Annie Ernaux
In questo libro l'autrice parla della sua scelta di abortire all'età di ventitré anni, e soprattutto della difficoltà nel farlo, in una società - negli anni '60 - in cui è visto come un reato, è proibito. È un testo davvero duro e crudo da leggere, ma che fa riflettere anche sull'attualità, visto che stiamo sempre più rischiando di non avere di nuovo più questa libertà di scelta. Ancora una volta, sono gli altri che vogliono decidere sui nostri corpi, sui nostri desideri. - Io sono Una, di Una
Un racconto intimo, un libro liberatorio per la sua autrice, che tenta di elevare - attraverso l'arte - un grido a nome di tutte le donne che hanno subito e continuano a subire violenze di genere. Una, con questo suo lavoro, non ha un intento moralistico, ma attraverso le parole e le illustrazioni, apparentemente semplici ma potenti, cerca non solo di mostrare quel che succede quando le donne non sono veramente ascoltate da una società piena di tabù e credenze assurde, ma anche di spingersi tutti a farsi delle opportune domande. Uomini e Donne.
L'idea del "sopravvissuto forte" dovrebbe essere trattata con cautela. Non voglio sembrare ingrata. Sono felice di essere viva, di avere una vita, ma mi chiedo chi sarei stata se non fossi stata interrotta con tanta brutalità. E quelli che non sopravvivono? È perché non si sono impegnati abbastanza?
- Destini in discesa, di Mariaflora Sartor
Una vera e propria testimonianza della violenza di genere: quella di una bambina (e poi adolescente), spettatrice inerme e impaurita, che sin dalla sua nascita si ritrova a vivere tra la violenza di un padre e l'impotenza di una madre che non sa sottrarsi a quel destino, e che getta la sua vita attaccandosi alla bottiglia. Questo libro non nasce solo come un modo per superare quello che ha dovuto affrontare, ma anche come un possibile strumento non solo per le donne vittime di violenza, ma anche per gli uomini che la commettono, e per i figli che devono subire tutto.
Se ti ha picchiato una volta, lo farà di nuovo. Chiedi aiuto e scappa più lontano che puoi. Se ti viene voglia di picchiarla, hai un problema molto serio che rovinerà la tua vita e quella di chi ti sta accanto. Chiedi aiuto prima di metterle addosso anche solo un dito.
Teatro
Anche nella sfera teatrale sono sicuramente stati affrontati certi temi. Io vi propongo due titoli in particolare, che ho molto amato.
- Lo stupro di Lucrezia, di William Shakespeare.
Secondo me il poemetto più bello - e straziante - del Bardo. Il riferimento è a uno dei più truci episodi della storia di Roma: la violenza di una nobildonna romana, Lucrezia, da parte di Sesto Tarquinio. Tale atto segna anche la transizione dalla monarchia dei Tarquini, alla repubblica consolare. Bellissimo.
Ora il tempo conduce a quell'ora di notte
che assomiglia alla morte, quando un sonno
pesante chiude gli occhi a ogni mortale.
Non c'è stella benigna che presti la sua luce,
nessun rumore a parte il grido funebre
di lupi e di civette; è il momento più adatto
per aggredire l'agnello inconsapevole,
mentre i pensieri puri sono inerti e morti
e soltanto il delitto e la lussuria vegliano
per deturpare e uccidere ogni cosa.
- I monologhi della vagina, di Eve Ensler
Questo libro lo ritengo importantissimo. Tutti dovrebbero leggerlo, uomini e donne. Perché attraverso questi “monologhi” teatrali Eve Ensler da un lato aiuta a riflettere sul nostro corpo, a farci aprire gli occhi sulle regole assurde della società, dall'altro dà voce a tutte quelle donne che sono state vittime di violenza, del potere del patriarcato, dell'impossibilità di essere semplicemente se stesse, abolendo quei tabù che la società impone.
Distopia scritta da voci femminili.
Concludo questa lunga lista di consigli, con tre titoli che affrontano queste tematiche da un punto di vista distopico. Scenari futuri, immaginari, che però rischiano di diventare tristemente reali se continuiamo con questo passo...
- Il racconto dell'ancella & I Testamenti, di Margaret Atwood
Un po' scontati e forse ormai li conoscono tutti, ma non potevo non citare questi due libri. Nessuna donna, a Gilead, ha un ruolo facile. Non avere la libertà fisica e mentale, la possibilità di esprimere le proprie emozioni, i propri pensieri, di amare, è terribile. Un mondo in cui non vorrei mai davvero ritrovarmi a vivere. E questa angoscia - tipica di questo genere letterario - si avverte tutta, penetra in profondità, sotto pelle, ti ferisce e ti spinge quasi a urlare. - L'Unità, di Ninni Holmqvist
Cosa succede quando hai raggiunto quell'età in cui sei dichiarato dispensabile? Se non hai raggiunto quello che vorrebbe la società: un lavoro stabile, un matrimonio, dei figli? Semplice! Che vieni portato in una struttura, all'apparenza dotata di ogni comfort, dove sei libero di fare quel che vuoi, senza problemi economici. Tutto idilliaco, sembra. Ma la verità è un'altra. Non sei utile per la società, e per 'esserlo' devi essere sottoposto a una serie di test farmacologici e psicologici, donando pian piano i tuoi organi, fino alla donazione finale. Forse per la tematica di questa giornata è un consiglio un po' forzato, ma anche qui, secondo me c'è una sorta di violenza da parte non tanto del singolo, ma della società, che ti fa sentire profondamente in difetto se non segui tutte le tappe stabilite (da chi, poi?).
Cosa vorrei leggere e ho in libreria?
Sì, mi sono dilungata molto, ma ci tenevo a racchiudere in un unico articolo tutti i titoli letti fino ad oggi.
Ma cosa vorrei leggere tra i libri che possiedo nelle nostre librerie? Vi lascio un elenco. Ditemi voi, se li avete letti!
- La ciociara, di Alberto Moravia
Vista anche la violenza presente nei confronti delle donne, e una pagina di storia che vorrei approfondire. - Isolina, di Dacia Maraini
Tratta dell'omicidio di Isolina Canuti, avvenuto a Verona nell'anno 1900, e dei processi che ne seguirono. - I giorni di Antigone, di Dacia Maraini
Storie di donne che in giro per il mondo subiscono un destino di discriminazione e di violenza. - Ranuras
I carnefici di questi racconti sono uomini comuni che scambiano il possesso per amore e finiscono per rendere le proprie vittime estremamente fragili. Qualche volta però i ruoli si invertono: le donne stesse da vittime diventano carnefici, prevaricando sui i loro tradizionali aguzzini. - Sui diritti delle donne, di Mary Wollstonecraft
Primo manifesto femminista. - Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi.
Voglio leggerlo da tantissimo tempo. - Una donna chiamata Camille Claudel, Anne Delbée
Perché ho voglia di conoscere un'altra artista della storia. - Il massacro del Circeo, di Leonardo Valenti e Fabiano Ambu
Storia vera. Sicuramente difficile da leggere e digerire. - Il glicine rampicante e altri racconti gotico-femministi, di Charlotte Perkins Gilman
Di lei ho già letto La carta da parati gialla, ma voglio assolutamente recuperare anche questa edizione di ABEditore. - Sirene, di Laura Pugno
Se non ho capito male è una sorta di distopico, dove è presente violenza su creature femminili, sirene destinate a divenire carne di mare. - Artemisia, di Alexandra Lapierre
Semplicemente perché non voglio smettere di leggere libri sulla mia adorata Artemisia! - Il secondo sesso, di Simone de Beauvoir
Credo che sia un testo perfetto per il tema. Anche se non ho ancora mai letto nulla di lei. - Figlie del mare, di Mary Lynn Bracht
Altro libro che affronta il tema delle comfort women, ma che devo ancora leggere.
Ovviamente esistono molti altri libri, tra narrativa e saggi, sull'argomento. Io mi sono limitata a tutti quelli che ho letto e che consiglio, o a quelli che possiedo. Ma l'elenco è sicuramente molto più lungo (se avessi aggiunto, però, anche la mia wishlist, sarebbe stato un articolo infinito - e già dubito che tutti arriverete alla fine di questo).
Un po' di arte...
Anche nel mondo artistico il tema della violenza sulle donne è stato molto affrontato. Vi lascio qualche esempio tra quelli che più mi hanno colpito nella mia ricerca.