Ombre dei vivi e dei morti, di Lucio Besana

21 Aug 2024

Libri

Nella Valle tutti hanno una storia da raccontare. 
Una storia che parla di ombre, di occhi verdi nell'oscurità, di progresso e di natura, di chi resta e di chi sceglie di andar via. 

Andare via o rimanere? È una domanda che forse tutti noi, o quasi, ci siamo posti nel corso della nostra vita. Restare nel posto in cui siamo nati, o scegliere una vita diversa, magari lontani da tutto? 

Io, ad esempio, mi sento sempre in bilico. Sospesa tra due realtà, tra la voglia di una vita diversa e nuova, e quella che mi lega alla mia identità, ai miei cari, al luogo in cui sono nata e cresciuta. Ho vissuto per più di trent'anni nella campagna marchigiana, sognando però di volare via verso una città più grande, capace forse di donarmi quel qualcosa in più che una piccola realtà non sempre può dare. Ma, una volta andata via, continuo ad avvertire una sensazione strana: come se una voce, una sorta di presenza dal passato mi attirasse indietro, provando quella spiacevole paura di vedermi svanire da quel luogo. Come se una volta lontana, non appartenessi più a quei luoghi. Come quando, nella breve ma intensa storia che oggi voglio proporvi, il fratellino si aggrappa al fratello maggiore scosso da una paura: quello di vederlo scomparire, svanire nel nulla, come se non appartenesse più alla valle.

Avete provato mai qualcosa di simile? 

Abbiamo scoperto questo breve romanzo (o racconto lungo?) all'ultimo Salone del Libro, e avuto la possibilità di parlare anche con il suo autore. Il titolo ci ha colpito subito, lo abbiamo letto in fretta, ne siamo rimasti particolarmente colpiti (io e il mio compagno), ma non sono mai riuscita a trovare il modo per scriverne. Anche ora ho un po' di difficoltà, ma voglio provarci. 

Tutti, nella Valle, avevano una Storia sulle Ombre.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Ombre dei vivi e dei morti, di Lucio Besana è un racconto folk-horror in cui sono narrate le vicende di una famiglia di operai, in una Valle senza nome (in verità, nella postfazione si scoprirà lo spunto da cui è nato tutto). Quattro generazioni legate dalle Ombre. In questa natura selvaggia, nei sentieri 'bugiardi' della montagna, il rapporto tra gli uomini e queste misteriose 'creature' è sempre stato buono, ma ben presto il progresso va a scontrarsi con gli antichi riti. La natura è scossa, ma le nuove tecnologie permettono agli uomini di poter migliorare - forse - la propria condizione economica. Vengono costruite dighe, centrali idroelettriche, un altoforno... se da un lato ciò comporta la possibilità di avere nuovi lavori e così anche soldi, dall'altra le Ombre non solo sembrano ostacolare tutto, apparentemente ostili, ma qualcosa d'oscuro s'insinua anche nell'anima: malattie e morte, follia e depressione. 
Tutti hanno una propria storia con le Ombre e nel corso delle pagine via via le conosciamo, narrate dal punto di vista di uno dei fratelli protagonisti. Quello che sceglie di andar via, l'unico che vuole una vita diversa, lontano dalla Valle... un'esistenza più adatta a sé. Ci si può smarrire nella Valle, ma forse andando via non si rischia forse di perdere ugualmente qualcosa, o forse anche un po' sé stessi?

È un libriccino che si legge davvero in poco tempo, ma che può lasciare dentro anche dopo giorni una sensazione simile alla malinconia. 
L'orrore traspare dalle pagine sotto la forma di superstizioni della gente di montagna; esseri dai grandi occhi verdi con i quali prima si viveva in armonia, ma che con l'avvento del progresso rischiano di divenire minacciosi. 

Le Ombre erano sempre state dispettose ma anche pronte a darci una mano: guarivano il bestiame, ci salvano dalla fame, sempre che non ne approfittassimo e non lo dicessimo a nessuno. Non volevano essere pregate, solo lasciate in pace. 

Sono da sempre affascinata dal folklore, ma ho trovato questo legame con il progresso e le atmosfere a tratti inquietanti, ancora più particolare e coinvolgente. A me è piaciuto davvero molto. Fa riflettere molto sull'impatto della modernità sulla natura e i riti antichi, e su quanto possiamo essere legati a un determinato luogo, dal quale sì, forse possiamo anche discostarci, ma che in fondo ci resterà profondamente dentro, riempendo quella sorta di vuoto che ci fa sentire sempre un po' incompleti e fragili

Il folk-horror è sicuramente un genere che vorrei recuperare molto di più. Se avete altri titoli da consigliarmi, vi leggo volentieri!

IL LIBRO

Ombre dei vivi e dei morti
Lucio Besana
Casa editrice: Zona42
Pagine: 104
Prezzo: 10.90€
Anno di pubblicazione: 2024
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