Vi piace Henri de Toulouse-Lautrec?
A me molto! Ecco perché quando ho scoperto una mostra su di lui a Torino, non ho resistito! Ci sono andata, in verità, pochi giorni dopo l'apertura (ad aprile), ma solo ora trovo il tempo per scrivere qualcosa. In verità, mi è venuta una piccola idea che condividerò anche sul mio account instagram (marta.sognatrice, seguitemi se vi va!), e che riporterò anche qui! Alla mostra, infatti, collegherò un libro e un film!
Sono sempre stato una matita.
La mostra
Dal 20 aprile al 21 luglio 2024 presso il Mastio della Cittadella di Torino è possibile immergersi nell'arte di Henri de Toulouse-Lautrec, uno dei più rappresentativi artisti bohémien parigini che abitavano il quartiere di Montmartre alla fine del 1800.
La mostra, curata da Jean Abellò, arriva per la prima volta in Italia in occasione dei 160 anni dalla nascita dell'artista. Si compone di 120 opere che mettono in luce il vivace ambiente artistico e culturale di Parigi durante la Belle Époque, tra caffè, cabaret, teatri e circo, che tanto lo hanno ispirato. Toulouse-Lautrec trovò particolare conforto e ispirazione nelle strade, nelle prostitute e nei locali di Montmartre, e in particolare nel Moulin Rouge, soggetti di molte delle sue opere più celebri.
Il percorso della mostra ci guida attraverso i suoi temi ricorrenti: il circo, la vita notturna parigina, i ritratti di artisti e celebrità dell'epoca, la rappresentazione delle classi sociali marginalizzate. Inoltre, attraverso una sequenza cronologica e tematica, si può seguire l'evoluzione del suo stile e delle diverse tecniche che ha impiegato nella sua breve, ma intensa carriera.
Le sezioni:
- I manifesti e le illustrazioni: caratterizzati da colori audaci, linee forti, e una sensazione di movimento. Manifesti del Moulin Rouge o di altri locali notturni mostravano l'essenza della vita parigina notturna, ritraendo ballerine, cantanti e artisti.
- Il circo: nonostante i suoi problemi di salute e le gambe paralizzate, l'artista continuò a dipingere. Tra i soggetti preferiti c'è appunto il circo, di cui possiamo vedere in questa mostra 39 disegni dedicati al Circo Ferdinando. Figure di funamboli, trapezisti e clown... donando un'arte profondamente umana.
- I ritratti: Toulouse-Lautrec osserva il mondo come uno spettatore silenzioso e cattura l'essenza e la personalità dei soggetti. Dalla nobiltà, agli artisti e intellettuali dell'epoca, ai protagonisti della vita notturna, anche nella loro intimità. I soggetti preferiti sono sicuramente le donne, sue vere muse.
- L’esperienza multimediale, grazie a proiezioni immersive, documentari e video, e altro ancora.
Per saperne di più clicca qui.
Mentre se volete vedere un po' la mostra, qui c'è un mio breve reel.
Il libro.
Il libro che collego alla mostra mette in luce proprio la vita di questo straordinario artista: Moulin Rouge, di Pierre La Mure.
Non avendolo ancora letto non posso consigliarlo, ma mi sembra perfettamente in linea con la mostra e perfetto per chi volesse leggere qualcosa su di lui. Io non vedo l'ora di sprofondare tra queste pagine!
Vi lascio la trama e la copertina della nostra edizione.
Un romanzo storico sul grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, che nel corso della sua breve e travagliata esistenza riuscì a conquistare la fama ma non l'amore. Moulin Rouge è la storia dell'ultimo rampollo di una famiglia di antica nobiltà che, irrimediabilmente segnato nel fisico, fugge dal suo ambiente per approdare a Montmartre, culla degli anticonformisti e degli artisti incompresi. Deforme, ammalato, assetato di gioia, Henri de Toulouse-Lautrec si trova costretto a cercare la felicità nel vizio e nell'arte. L'incantevole mondo parigino fin de siede viene rievocato in queste pagine con rara efficacia e profondità di indagine. Fra la Torre Eiffel e il Moulin Rouge si muove una schiera di personaggi famosi e ignoti, tutti indimenticabili: Debussy e la bionda canzonettista Jane Avril; lo scrittore Oscar Wilde e l'assassino Caillette; il geniale e sofferente Vincent Van Gogh, il suo preoccupato fratello Theo e l'inquieto Gauguin; Degas, Pissarro e Seurat; Anatole France e La Goulue, ballerina di cancan. Ma fra tutte le figure femminili del libro, quattro dominano l'azione. Denise, la jeune fille che per prima diede a Henri l'esatta misura della sua infelicità; Marie Charlet, la figlia della strada, di cui egli fu schiavo per un breve periodo desolato; Myriam, creatura enigmatica e avida, che gli donò se stessa per pietà, e per pietà dovette abbandonarlo...
Il film
La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare.
Qui forse sono un po' scontata, ma non potevo non citare Moulin Rouge di Baz Luhrmann. È un film al quale sono particolarmente legata e che ho visto in più di un'occasione. Sebbene Toulouse-Lautrec sia un personaggio secondario e non emerga qui il suo talento come pittore, ha un ruolo chiave nelle vicende di Satine e Christian e nell'introduzione e conclusione della trama. Forse non è il film più adatto per comprendere appieno l'anima dietro l'artista, però per me resta uno di quelli da recuperare assolutamente, soprattutto se amate l'arte, l'amore tragico, la Parigi dell'epoca, la musica e il musical! L'interpretazione di John Leguizamo a me ha colpito, donandoci una figura profondamente umana. Emerge comunque anche qui la sua esistenza bohémienne, sregolata e anticonformista, e il suo amore per l'assenzio, e i luoghi come il Moulin Rouge, appunto.
E voi, sapete consigliarmi libri o film su questo artista? Vi leggo con piacere!