Tre domande a... Moscabianca Edizioni

27 mag 2024

Libri
Interviste

Scoprire giovani realtà - in tutti i sensi - è un'altra cosa che amo quando vado al Salone del Libro di Torino. In verità, Moscabianca è una casa editrice che seguivo da un po' sui social, ma non ero mai riuscita a recuperare nulla. Quest'anno abbiamo deciso di approfondirla, e scegliere finalmente alcuni titoli. Abbiamo avuto modo di parlare con la direttrice editoriale, Silvia La Posta, che ci ha presentato con vivo entusiasmo questo progetto dedicato al fantastico in tutte le sue sfumature!


Chi siete e cosa vi caratterizza e vi distingue dagli altri?

Siamo una casa editrice di Roma nata nel 2018 e siamo specializzati nel fantastico in tutte le sue sfumature: dalla fantascienza, alla distopia, al weird, new weird, horror, gotico e fantasy classico. Il nostro catalogo si compone principalmente di opere di narrativa che possono essere romanzi o raccolte di racconti, e libri illustrati che hanno tutti più o meno un'impostazione basata o sul modello del bestiario oppure su un gioco meta-letterario come quello dello pseudobiblion. Poi abbiamo una collana di antologie di racconti e racconti singoli con illustrazioni a colori e una nuova collana, inaugurata qui al Salone, che è dedicata a saggi brevi su anime e manga che hanno segnato il nostro immaginario.


Ammirazione, Orgoglio e Sogno. 

Qualcosa di altre case editrici che ammirate e/o che avreste voluto fare voi.

L'ammirazione è verso opere di autori incredibili che avremmo voluto pubblicare noi, ma ovviamente sono così famosi che sarebbe stato impossibile, almeno all'inizio: come ad esempio Jeff Vandermeer, Shirley Jackson, China Miéville, di cui per fortuna, in quest'ultimo caso, siamo riusciti a pubblicare almeno un racconto. Autori che sono stati per noi di riferimento quando abbiamo deciso di avviare la casa editrice. Autori che ci piacciono e che vorremmo riuscire un giorno a eguagliare con le nostre pubblicazioni.


Qualcosa di cui siete particolarmente orgogliosi.

È difficile fare una scelta. Noi siamo orgogliosi di tutte le nostre pubblicazioni, ma per citare almeno un titolo, direi Dopo di noi venne l'inferno. Si tratta di un romanzo young-adult, quindi per un pubblico di ragazzi dai 14 anni in su, che è ricco di tematiche legate alla sfera LGBTQ+, perché il protagonista è un ragazzo trans. L'autore è riuscito a costruire un romanzo potentissimo, anche molto forte. È una lettura magari non adatta a tutti i tipi di lettori, perché alcune scene possono anche un po' scioccare, però proprio per questo è un po' il rappresentante dell'idea che noi avevamo dietro a questa collana: quella di proporre ai lettori più giovani delle opere che raccontassero di temi importanti non solo per i ragazzi, ma anche per tutti noi come esseri umani. Sono libri che consigliamo anche a un pubblico adulto, proprio perché non vogliamo edulcorare le storie per renderle più confortevoli ai giovani. È un'opera che non ha filtri, racconta la sofferenza di sentirsi slegato dalla propria identità biologica e non riuscire a trovare un senso di appartenenza e, secondo noi, l'autore racconta questo disagio e poi la gioia di ritrovare un posto, di ricongiungersi con il proprio sé interiore senza compromessi. 


Il Sogno nel cassetto.

Il nostro sogno è quello di cercare di far appassionare sempre più lettori nuovi ai generi che pubblichiamo, che in Italia non sono molto esplorati, non si trovano molte proposte soprattutto da parte di firme italiane. Quindi il nostro sogno sarebbe quello di convertire sempre più lettori, che magari non sono appassionati o che comunque non conoscono tanto bene i generi che pubblichiamo, a questo tipo di storie che secondo noi hanno un potenziale pazzesco.


Pro e contro di questo Salone 2024

PRO. C'è tantissima gente e questo ci permette di incontrare direttamente tantissimi lettori sia vecchi che nuovi, e poi è bellissimo vedere persone che già ci conoscono che ci vengono a trovare e ci cercano all'interno della fiera. Il contatto umano è sicuramente la cosa più bella.

CONTRO. È un po' imprevedibile. Nel senso che noi ogni anno ci ritroviamo a esaurire un certo tipo di titoli e avere invece portato troppe copie di altri, quindi non riusciamo mai a capire bene qual è l'andamento di quella edizione del salone. È sempre difficile riuscire a regolarsi e a prevedere tutto ciò. Su cose più logistiche non abbiamo problemi di nessun tipo, per ora. 



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Per scoprire il loro catalogo vi rimando al Sito.
Canali social:

 @moscabiancaedizioni

 @moscabiancaedizioni


Noi abbiamo scelto Non muoiono le api, di Natalia Guerrieri e La tua parte di stanza, un racconto di S. Qiouyi Lu con le illustrazioni di Yuqing Ma (che ho già letto, molto apprezzato e di cui scriverò presto). Ma c'erano diversi titoli che hanno attirato il mio interesse: tra i tanti, cito Stelle meccaniche, di Alessia Principe, La faglia delle fate di Iris Compiet, I fiori di Yggdrasill di Veronica De Simone, e Decluna di Federica Leonardi

Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS