Un albero cresce a Brooklyn, di Betty Smith

16 apr 2024

Libri

Tra novembre e dicembre ho letto un libro che ho profondamente amato. Purtroppo dovendo correre nelle Marche per un motivo triste quanto importante, non sono riuscita a scrivere nulla. La copia che avevo letto è tornata in biblioteca e io ho atteso di ritrovarne una prima di spendere qualche parola a riguardo. La storia della piccola Francie e della sua famiglia mi è entrata così dentro, che ho desiderato con forza avere il libro con me. E qualche settimana fa sono riuscita a trovarne una al mercatino ed è subito tornata a casa con me. Quindi ci siamo, oggi posso finalmente farvi conoscere un titolo che riuscirà a emozionarvi e sicuramente a occupare uno spazio importante nel vostro cuore. Il libro s'intitola Un albero cresce a Brooklyn, scritto da Betty Smith. 

Alcuni lo chiamavano “l'Albero del Paradiso”. Ovunque cadessero i suoi semi, ne nascevano alberi che cercavano di toccare il cielo. Cresceva sui terreni chiusi da palizzate e su quelli abbandonati ed era l'unico albero che germogliasse sul cemento. Cresceva rigoglioso, ma soltanto nei quartieri popolari.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Non ricordo dove ho visto per la prima volta questo libro, ma so che mi ha subito attratto. Ho letto poi delle recensioni piene di entusiasmo e anche la bibliotecaria al momento della consegna me ne ha parlato così bene che ho iniziato la lettura con alte aspettative, che non sono state per nulla deluse, anzi! Come dicevo, ho amato moltissimo questo libro. 

Siamo nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn nel 1912 e Betty Smith ci descrivere perfettamente il volto degradato e drammatico della New York di inizio Novecento, mostrandoci una società che era incapace di far fronte ai bisogni delle categorie più deboli. L'autrice quel mondo lo conosce bene, perché in fondo, la storia di Francie è un po' la sua. Lì, infatti, nacque, figlia di immigrati tedeschi e cresciuta in una situazione di povertà. Perse il padre all'età di 12 anni e due anni dopo fu costretta a lasciare gli studi per aiutare la famiglia. 

Un albero cresce a Brooklyn è la storia della famiglia Nolan, che cerca di affrontare una vita misera ma mantenendo una certa dose di orgoglio. Katie Rommely è una donna fatta di un acciaio invisibile, con un'apparente preferenza per il figlio maschio, Neeley. Ma solo perché rivede in Francie una copia di sé stessa. Come tutte le donne della sua famiglia, è dotata di una forte personalità e un feroce desiderio di sopravvivere che faceva di lei una lottatrice. A lei si contrappone, invece, Johnny Nolan, un sognatore, un cantante, bello e sentimentale, quanto fragile e facile preda dell'alcool e della malinconia. Due esseri così diversi che però si amano moltissimo. Frutto del loro amore sono due bambini, Francie e Neeley. 

Come le piaceva l'odore della biblioteca, un miscuglio di vecchie rilegature in cuoio, di colla e di libri freschi di stampa!

Ed è proprio Francie la vera protagonista di questa storia. Una bimba di soli undici anni, nelle prime pagine, che ama i libri e lo studio, sognatrice come il padre, ma forte come la madre. Eppure, allo stesso tempo, una esserino unico, dotata di un forte spirito di osservazione e mossa, soprattutto, dal desiderio di abbandonare quella vita degradante, e ottenere una sorta di riscatto e affermazione personale e professionale. Da bambina che sogna tra le pagine di un libro, seduta su una scala antincendio dalla quale può osservare l'Albero del Paradiso - un albero che germoglia dal cemento ed eleva i suoi rami verso il cielo - ma anche la vita che scorre intorno a sé; diventa pian piano una giovane donna matura e forte, proprio come quell'albero che partendo dal cemento lotta per raggiungere il cielo. 

È un romanzo familiare, ma anche di formazione. C'è appunto la crescita di questa ragazzina che deve affrontare una vita difficile, tra la povertà, il dolore di una madre che avrebbe voluto aspirare ad altro anziché far la donna delle pulizie; la malinconia e lo struggimento di un padre artista, il cui valore si perde nella miseria e in una bottiglia dietro l'altra; una nonna materna amante delle storie, che crede agli spiriti e alle fate, e un nonno crudele. Un'altra nonna possessiva. E ancora due zie particolari: Zia Evy che ha un talento particolare nell'imitare le persone, e zia Sissy, che ama profondamente la vita e i bambini, pur non potendoli avere, che passa da un uomo all'altro provocando le chiacchiere maliziose e crudeli della società. 

Ma Francie era anche qualcos'altro. Era i libri che leggeva in biblioteca, il fiore nel vaso scuro, l'albero che germogliava irresistibilmente nel cortile, le discussioni violente che aveva con il fratello, che pure amava teneramente. Era il dolore segreto e disperato di Katie, ed era anche la vergogna di suo padre che tornava a casa ubriaco. Francie era un miscuglio di tutte queste cose e di qualcos'altro ancora che non veniva dai Rommely o dai Nolan ma dalla lettura, dal suo spirito di osservazione e dalla vita di ogni giorno.

È una storia molto sentimentale e realistica che ti lascia una serie di intense emozioni. A tratti duro, ma altrettanto meraviglioso. Pian piano, leggendo le loro vite, ti affezionerai a ogni personaggio. In particolare a questa bambina che cresce, studia tanto per riuscire a emanciparsi, ad allontanarsi da una realtà che le ha provocato anche tante sofferenze, ma anche lasciato affiorare in lei una sensibilità unica. 

Con uno stile molto semplice ma sicuramente d'effetto, Betty Smith ci trasporta con sé tra le strade di Brooklyn ma anche dentro le povere case e nei cuori pieni di speranze, tristezza, sogni ma anche delusioni dei vari personaggi; analizzandone con cura le varie relazioni, i legami, i litigi, le incomprensioni, l'amore ma anche la morte. C'è davvero tanto tra queste pagine. 

Un albero cresce e Brooklyn è annoverato tra i grandi classici della letteratura Americana, accanto a titoli come Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain e Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Nel 1995 la New York Public Library lo ha scelto come uno dei Libri del Secolo ed è anche diventato un testo obbligatorio nella maggior parte delle scuole degli Stati Uniti.

Da questo romanzo ne è stato tratto un film nel 1945 con la regia di Elia Kazan e ha fatto vincere a James Dunn, nella parte di Johnny Nolan, l'Oscar come migliore attore non protagonista. Nel 1951, poi, sarà proposta nei teatri anche una versione in Musical diretta da George Abbott.

Insomma, per me è un libro assolutamente da recuperare. Sicuramente entra tra i romanzi più belli letti nella mia vita.

“Si crede che la felicità sia qualcosa di lontano e inaccessibile” pensava Francie “complicato e difficile da raggiungere. Eppure, qualche volta, basta poco per essere felici. Un posto in cui ripararsi quando piove, una buona tazza di caffè, una sigaretta, un libro quando si è soli o semplicemente trovarsi vicino alla persona amata. Tutto questo può rendere felici.”

IL LIBRO

Un albero cresce a Brooklyn
Betty Smith
Casa editrice: Neri Pozza
Traduzione di: Antonella Pietriblasi
Pagine: 576
Prezzo: 14.00€
Anno di pubblicazione: 2007
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