La Sirenetta e altre Fiabe, di Hans Christian Andersen - illustrazioni di MinaLima

15 mar 2024

Libri

Sono sempre stata fermamente convinta che le fiabe non siano solo mondi letterari da raccontare ai bambini, ma soprattutto quelle più antiche e sì, anche più famose, possano racchiudere profondi insegnamenti anche per gli adulti. Del resto se non ci soffermiamo sulle storie edulcorate dalla Disney, si possono scorgere elementi del macabro e del grottesco, e finali ben così distanti da quel 'felici e contenti' tanto declamato dall'azienda americana. Le fiabe di Hans Christian Andersen, ad esempio, racchiudono spesso una profonda malinconia, oltre a elementi legati alla fede ma anche al folklore. Sono racconti che bene o male tutti noi conosciamo, ma che trovo sempre bello poter rileggerle a distanza di anni, per scorgere magari delle sfumature nuove o diverse. 

A inizio anno ho deciso di prendere da una delle nostre librerie uno dei volumi illustrati dai MinaLima e ho letto una fiaba ogni giorno, tornando forse un po' bambina, riscoprendo quelle più note e addentrandomi anche in storie meno conosciute.

Ora ti preparo una bevanda che dovrai portare con te sulla terra prima che spunti il sole, e che dovrai bere sulla spiaggia; allora la tua coda si restringerà e si spartirà, come dicono gli uomini, in due graziose gambe; ti farà male, come se una spada affilata ti attraversasse le membra; tutti quelli che ti vedranno diranno che tu sei la fanciulla più bella che abbiano mai visto! Serberai la tua soave andatura, non vi sarà ballerina altrettanto lieve nella danza, ma ad ogni passo ti sembrerà di camminare sopra lame taglienti, così che verserai sangue. Se accetti queste sofferenze, ti potrò aiutare!
- da La Sirenetta -





© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


La sirenetta e altre fiabe è un volume che racchiude dodici delle storie più o meno conosciute dello scrittore danese. Questa splendida versione è arricchita da illustrazioni ed elementi interattivi della coppia MinaLima, per immergerci - grandi e piccini - ancor di più nei racconti che hanno come protagonisti animali, sirene, ma anche semplici bambini od oggetti inanimati. 

Hans Christian Andersen nacque nei quartieri poveri della città di Odense, in Danimarca. Trascorse la sua infanzia in una realtà ricca di miseria e problemi, ma nonostante ciò è qui che inizia a forgiare già la sua fantasia. Quello di Odense era un mondo agricolo ricco di tradizioni, folklore, e superstizioni; ma anche i suoi genitori, almeno inizialmente, contribuirono a loro modo a trasmettere in lui quella scintilla di creatività. Con il padre leggeva libri, e allestiva spettacoli teatrali con le sue marionette; la madre lo intratteneva con racconti popolari e leggende tradizionali. Sono proprio questi i primi spunti che lo portano a creare le sue particolari e personali fiabe. Andersen prende, infatti, ispirazione da questi racconti del folklore, e dell'infanzia, per rielaborarli anche attraverso le proprie esperienze di vita.

Quando il padre muore, il piccolo Hans deve badare a sé stesso e a quattordici anni si trasferisce a Copenaghen dove coltiva, inizialmente, il sogno di divenire attore. Sarà anche qui che avrà modo di conoscere il mondo borghese, così differente dalla realtà di provincia nella quale è cresciuto. Due mondi differenti, dei quali non si sente mai davvero di far parte.

Nelle sue fiabe si ripercorrono varie tematiche, che sono perfettamente collegate, come dicevo, alla sua esistenza: di indole riservata, sin da piccino, amava la solitudine ed era spesso preso in giro per il suo aspetto fisico ma anche per le sue inclinazioni sessuali. Nel corso della sua vita ha ricevuto anche diversi rifiuti dal punto di vista amoroso, sia da uomini sia da donne, e questo spesso si riflette nei personaggi delle sue storie.

Tra i temi principali ci sono sicuramente: il diverso e il doppio, ma anche la presenza forte della fede e della Predestinazione, dei concetti di vita e morte ed elementi del macabro. I protagonisti delle sue storie sono spesso degli emarginati, che lottano per essere accettati; esseri sospesi tra due mondi, ai quali non si sentono mai di appartenere del tutto. Spesso poi, per aspirare al bene hanno bisogno di attraversare la sofferenza. È nell'altra vita che verrà riconosciuto il valore delle loro buone azioni. 

Sono spesso, poi, esseri mutilati o che rinunciano alla loro precedente forma per raggiungere il loro scopo. O a volte, devono perdere una parte del proprio corpo per espiare un atteggiamento sbagliato. 
Non sono, quindi, storie così serene. Anche se si raggiunge una sorta di finale lieto, si avverte sempre una sorta di malinconia, di commozione. Sono fiabe che lasciano anche un senso di tristezza, se pensiamo ad esempio a La sirenetta o a La bambina dei fiammiferi.

Altro aspetto che, personalmente, ho molto apprezzato è anche questo concetto del riflettere sul vero valore delle cose e delle persone. Molte volte ci si sofferma troppo su sé stessi, sulle cose materiali  (come un vestito prezioso, delle scarpette rosse, i regali e la cena di una festa, oggetti artificiali) o sul mero aspetto esteriore, anziché su quei gesti che vengono dal cuore, perdendo di vista i punti più importanti della vita. Questo emerge tantissimo in diverse fiabe, da Il guardiano dei porci, a I vestiti nuovi dell'imperatore, ma anche ne Le scarpette rosse (dove torna anche il tema del macabro, con l'amputazione dei piedi), e ne La bambina dei fiammiferi e ancora ne L'usignolo.

Da amante di queste atmosfere malinconiche, devo dire che a me le sue storie piacciono molto. Anche se, alcune ammetto mi abbiano colpito molto meno. Altre invece, come La Principessa sul pisello e L'Acciarino mi hanno trasmesso ben poco.




© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



Ma quali fiabe sono raccolte in questo volume? Ecco, un elenco:

  • La sirenetta
  • L'usignolo
  • Il brutto anatroccolo
  • Il guardiano dei porci
  • L'acciarino
  • La principessa sul pisello
  • I vestiti nuovi dell'imperatore
  • Le scarpette rosse
  • Mignolina
  • Il tenace soldatino di stagno
  • La bambina dei fiammiferi
  • La regina della neve (di questa vi ho parlato meglio qui)


Non volendo scrivere un articolo infinito mi soffermo solo su quelle che ho più amato!

La sirenetta

Quando ero piccina avevo un grande tomo con varie fiabe. Tra queste c'era anche La Sirenetta: la ricordo disegnata con lunghi capelli biondi e un finale ben diverso da quello della Ariel della Disney. La storia, in effetti, si discosta in parte dal cartone e assume dei toni anche più macabri e tristi. La sirenetta - che qui non ha nome - è sospesa tra due mondi: quello del mare e quello della terra. Quando si innamora del bel principe che vede sulla nave e che salva dalla tempesta, è disposta a tutto pur di raggiungerlo e anche di ottenere un'anima che le sirene non possiedono. La strega del mare l'aiuta: non soltanto le toglie la voce - tagliandole la lingua - ma le dice chiaramente che dovrà essere disposta a soffrire: a ogni passo avvertirà sempre la sensazione di essere trapassata da lame taglienti. Inoltre, potrà rimanere sulla terra e ottenere l'anima solo se il bel principe finirà per sposarla. Se ciò non dovesse accadere, si trasformerà in schiuma di mare. Ecco, come dicevo, bisogna dimenticare la storia della Disney, perché il destino di questa misera creatura, dal cuore puro, sarà ben diverso. Anche se non mancherà la componente più religiosa.
Qui troviamo sicuramente il tema del diverso, ma anche l'impossibilità di esprimersi liberamente sottolineata dal simbolo della lingua tagliata. C'è chi ha collegato questa storia al rifiuto subito da Andersen al tentativo di corteggiare l'amico Edvard Collin, che finì per sposarsi. Tra queste pagine potrebbero emergere, quindi, tutto il dolore e l'impotenza provati.


Il brutto anatroccolo

Anche qui il tema del diverso è ben chiaro e nel grosso anatroccolo grigio e sgraziato, possiamo vedere il riflesso dello stesso Andersen, deriso a lungo per il suo aspetto fisico e i suoi modi effemminati. Il brutto anatroccolo non solo è deriso e allontanato, ma prova la costante sensazione di sentirsi sempre fuori posto, non accettato proprio per la sua diversità. Eppure siamo davanti anche a un vero e proprio viaggio di formazione, di scoperta di sé: pian piano, infatti, comprenderà il proprio valore riuscendo a scorgere nell'acqua un riflesso diverso di sé. Possiamo vedere questa fiaba anche come un modo per comprendere quanto la diversità possa essere vista anche come un'autenticità. Scoprendo, pian piano, quali siano le vere qualità. 


I vestiti nuovi dell'imperatore

Questa storia l'ho trovata molto interessante per diversi motivi. Innanzitutto perché, come in altri suoi lavori, si riflette molto sul concetto di verità contrapposta alla menzogna spesso detta per mera adulazione. Qui abbiamo un imperatore narcisista e superbo, che pensa unicamente al suo aspetto esteriore, agli abiti che indossa. Un bel giorno, due truffatori gli fanno credere di poter creare un vestito unico, fatto con una stoffa visibile solo alle persone intelligenti. Pur non vedendo nulla, né l'imperatore né i suoi sudditi, fingono per non apparire sciocchi. Peccato che, sarà la parola di un bambino che urlerà 'il re è nudo!' a far emergere tutta la stupidità e l'ipocrisia degli adulti. La voce della verità nelle labbra dei più piccini. È una storia sicuramente importante perché può benissimo essere legata a molti aspetti della politica: una satira sull'adulazione per i potenti. Quante volte, in fondo, pur essendo evidente quale sia la verità, essa viene taciuta per compiacere chi detiene il potere? 
[Sempre parlando di Disney, vi consiglio di vedere Le follie dell'imperatore!]


Mignolina

Mignolina è un esserino minuto che spunta fuori da un fiore, quando una donna desidera fortemente di avere una bella bambina. La sua bellezza però la porta a essere rapita da una rana, che la vuole donare in sposa al figlio. Ma le avventure della piccola non finiranno qui: infatti, dovrà anche affrontare il tentativo di una Talpa di sposarla e tenerla per sempre al buio della sua tana! Per fortuna, in suo aiuto arriverà una rondine - che lei ha curato in un freddo inverno - e che la porterà lontano, dove troverà il suo posto nel mondo e l'amore. Mignolina potrebbe essere tranquillamente collegata a La Sirenetta e al Brutto anatroccolo, perché anche lei si sente emarginata e diversa per il suo aspetto. Inoltre, c'è una sorta di crescita che la porterà a trovare fiducia in sé stessa, cercando quel coraggio utile per prendere in mano la propria vita e realizzare i suoi sogni.


Il tenace soldatino di stagno

Una delle mie preferite in assoluto: scalda il cuore ma fa anche venire gli occhi lucidi per il finale. Protagonista, in questo caso, è un soldatino di stagno con una gamba sola (quindi, diverso dagli altri) che è profondamente innamorato di una ballerina di carta. Il loro amore è però ostacolato da un altro terribile giocattolo, che metterà a rischio più volte la sua vita. Anche in questo caso, torna il concetto del riuscire a ottenere una speranza, o il bene, solo dopo la morte. Quel cuore di stagno e quel lustrino si uniranno solo nell'ultimo attimo, anneriti dalla fiamme ma non distrutti. Come se l'amore riuscisse comunque a vincere sul male. Quanto è commovente questa storia?


La bambina dei fiammiferi

Altra storia che strazia il cuore è sicuramente quella conosciuta anche come La piccola fiammiferaia. Durante la notte dell'ultimo giorno dell'anno una bambina si aggira per le fredde strade con la speranza di poter vendere i suoi fiammiferi. Ma è allontanata con disprezzo. Avendo paura della reazione del padre nel tornare a casa senza guadagni, la piccola si siede a terra, e nell'intento di riscaldarsi inizia ad accendere a uno a uno tutti i fiammiferi. A ogni fiamma compare davanti ai suoi occhi un'immagine ben precisa. Poi, ecco che una stella cadente lascia la sua scia nel cielo, un ricordo della nonna si accende. La piccola inizia a usare altri fiammiferi, come nel vano tentativo di tenere vicino a sé l'immagine della donna che ama. Ma è solo una mera illusione. Il finale è davvero di una tristezza assurda. 
La gente è troppo focalizzata sulle cose materiali e non si sofferma ad aiutare quel piccolo esserino. Solo quando ormai è troppo tardi, arrivano le lacrime piene di ipocrisia. 






© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



Avete mai letto le fiabe di Andersen? Qual è la vostra preferita?

IL LIBRO

La sirenetta e altre fiabe
Hans Christian Andersen
Casa editrice: L'Ippocampo
Traduzione di: Alda Manghi, Marcella Rinarldi
Pagine: 240
Prezzo: 29.90€
Anno di pubblicazione: 2020
Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS