Nella stanza chiusa, di Frances Hodgson Burnett

15 feb 2024

Libri

Oggi torno a scrivere di un'altra piccola, importante, opera di Frances Hodgson Burnett: Nella stanza chiusa, pubblicata da Caravaggio Editore (che ringrazio per la copia), e inclusa nella collana I Classici Ritrovati. La traduzione è di Enrico De Luca e Giordano Milo.
Un racconto breve, concepito in soli quattro giorni nell'estate del 1903, che non può essere semplicemente inteso come una storia per bambini, ma tra le pagine l'autrice cerca di affrontare un tema doloroso che l'ha coinvolta in prima persona: la morte di bambini, in particolare di suo figlio Lionel (morto di tisi nel 1890). 
Uno scritto che mi ha commossa e che ho molto apprezzato. In tutta sincerità, sono veramente felice di essere andata oltre i suoi romanzi più famosi, per scoprire nuove sfumature di una penna che amo molto. 

Era una fragile, strana creatura, con modi silenziosi e voce e occhi dolci.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Judith è una bambina di sette anni che vive in un piccolo appartamento di New York nei pressi dei binari della Ferrovia Sopraelevata. È una creaturina fragile, strana agli occhi dei suoi genitori, come se fosse fatta di una materia diversa. 
Pare molto simile a sua zia Hester, morta prematuramente all'età di quindici anni, e che la bimba incontra spesso nei suoi sogni. Judith vive in un mondo tutto suo, sospesa tra realtà e sogni, tra la vita terrena e una sorta di aldilà, di mondo sovrannaturale. Avanza nella vita quasi fosse in attesa di qualcosa, quasi non si sentisse in verità parte di quell'esistenza terrena.

In una torrida estate, ai suoi genitori viene concesso di stabilirsi presso una grande dimora abbandonata vicina a un parco, dove possono svolgere il ruolo di custodi. Possono andare ovunque, eccetto per una stanza che rimane sempre chiusa. Ma perché i padroni della casa l'hanno abbandonata così precipitosamente? Cosa si cela dietro quella porta chiusa? E come mai Judith prova una così grande attrazione per quel luogo, e a lei quella porta in verità si apre? E chi è quella bambina vestita di bianco dai lunghi capelli ramati?

La porta si apre per me...

All'apparenza potrebbe sembrare una semplice storia che affronta il tema del soprannaturale, dagli echi spettrali, seppur sia narrata con la solita dolcezza del suo stile; ma in verità leggendo queste pagine si può avvertire l'intensità del dolore di una madre che ha perso il suo bambino e che cerca di affrontare - ancora dopo anni - questo lutto, questa struggente perdita. Scrivere può essere un modo per elaborare quello che si prova, e arrivare a una sorta di nuova consapevolezza: il suo bambino non è così distante da lei, e magari è lì, in una sorta di giardino pieno di fiori e piante, con uccellini che cinguettano gioiosi. Ebbene sì, tornano anche questi elementi a lei tanto cari, visti in un'ottica forse leggermente diversa, ma ugualmente emozionante. 

Nella stanza chiusa per me è una storia malinconica, profonda e misteriosa, ma allo stesso tempo densa di una dolcezza che lascia una sorta di carezza sull'anima ferita. Devo dire che, voltata l'ultima pagina, ho provato anche un moto di commozione. 

C'era nella sua strana piccola anima un segreto di cui nessuno conosceva l'esistenza. Era una vaga credenza per cui ella stessa non fosse propriamente reale... o che non appartenesse alla vita in cui era nata.






È stato pubblicato per la prima volta nel Natale del 1904, illustrato con 8 tavole di Jessie Willcox Smith: illustrazioni che sono riproposte proprio nell'ultima parte del presente volume. Se devo essere sincera, forse, avrei preferito incontrarle durante la lettura del testo, anziché sfogliarle tutte alla fine, ma le ho trovate davvero incantevoli. 

È un piccolo tesoro, a mio avviso, da recuperare!


Voleva così tanto entrare in quella stanza. Senza comprendere affatto la sensazione, ne era piuttosto scossa. Sembrava come se la chiusura di tutte le altre stanze sarebbe stata poca cosa in confronto alla chiusura di quella. C'era dentro qualcosa che voleva vedere... c'era qualcosa... in qualche modo c'era qualcosa che voleva vedere lei.






IL LIBRO

Nella stanza chiusa
Frances Hodgson Burnett
Casa editrice: Caravaggio Editore
Traduzione di: Enrico De Luca, Giordano Milo
Pagine: 106
Prezzo: 11.90€
Anno di pubblicazione: 2020
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