Avevo visto questo graphic novel tempo fa e me ne sono subito innamorata, almeno per la copertina e quelle poche tavole che avevo notato. Ci ho pensato spesso e avendolo trovato in biblioteca non ho più saputo resistere: dovevo leggerlo! Anche se non amo molto i libri che si soffermano solo sulle storie d'amore - pur essendo un elemento che a mio parere se ben trattato può donare quel qualcosa in più a un romanzo o fumetto - il mio animo romantico mi aveva portato a immaginare una splendida storia di quelle che toccano il cuore e perché no, fanno anche commuovere.
Ora, la storia d'amore non manca, ma devo ammettere che ci sono stati anche aspetti che mi hanno fatto provare un po' di fastidio, per questo non l'ho apprezzato del tutto. E vi giuro, che avrei voluto amarlo totalmente. Però, come dico sempre, ogni libro, film o serie tv, ogni opera d'arte o brano musicale, possono suscitare in noi emozioni contrastanti, proprio sulla base delle nostre esperienze e principi in cui crediamo fermamente, e il nostro personalissimo punto di vista.
Però una cosa la posso dire, i disegni di Jordi Lafebre sono meravigliosi. Vale la pena leggere questa sua opera anche solo per questo. Oggi, quindi vi racconto la storia di Zeno e Ana, che possiamo trovare tra le pagine di Nonostante tutto.
Non avere paura di amare, ragazzo. Un cuore che non ama è come una luce che non si propaga.
Ana e Zeno.
Zeno e Ana.
Due mondi diversi che s'incontrano un giorno all'improvviso, basta uno sguardo per accendere un amore destinato a durare una vita.
I loro nomi cominciano con la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto, così come la storia è narrata partendo dalla fine, dall'ultimo capitolo, per poi farci fare un viaggio a ritroso nel tempo e giungere, infine, a comprendere come sia nato tutto. Ma se vogliamo essere del tutto sinceri, arrivati all'ultima pagina, io ho trovato interessante rileggerlo al contrario. Partendo dal loro primo sguardo, fino a quello del loro 'ritrovamento', ormai anziani.
Ana è una donna pragmatica, con i piedi ben ancorati a terra. Sa perfettamente quello che vuole: una vita tranquilla, un lavoro, una famiglia, solidità. E, infatti, diventerà sindaco del suo paese e riuscirà a creare una famiglia con Giuseppe, un uomo buono, sempre pronto a sorreggerla e sostenerla e dalla cui unione arriverà anche una bambina, Claudia.
Zeno è un libraio, un sognatore, uno spirito libero, che ama solcare il mare, esplorare il mondo e dedicarsi a una tesi che scriverà nel corso di quarant'anni. È un rubacuori che avrà diverse storie, ma con nessuna riuscirà a creare un rapporto duraturo.
Eppure queste anime così diverse, non riescono a essere separate. Un solo incontro accende un sentimento, che continuerà almeno in maniera platonica per trentasette lunghi anni, tra chiamate notturne e lettere. Non rinnegano mai il sentimento che li unisce, ma allo stesso tempo continuano a seguire i loro percorsi. Un amore nato nel momento sbagliato, ma che nonostante tutto non si perde nel tempo e si ritrova al momento giusto.
Ana nel suo servizio da Sindaco impiega una vita a costruire un ponte che diviene metafora, in fondo, di questo amore. Il punto che potrebbe legare finalmente quelle due 'rette parallele'.
Zeno, a sua volta, ci mette una vita a scrivere la sua tesi in cui desidera dimostrare che il tempo può andare anche all'indietro.
Chi lo sa, forse il nostro incontro non era scritto nelle stelle ed eravamo destinati a separarci. A dirla tutta, non ti immagino a governare il mondo da una vecchia nave malconcia, e io non mi immagino a fare colazione per quarant'anni nella stessa cucina.
Inevitabile, ma impossibile.
Divisi dall'infinito, uniti dall'orizzonte.
Là dove due rette parallele finalmente si incontrano.
Un giorno, forse, per sempre.
Nonostante tutto è una storia dolce, malinconica, che fa sognare e nella quale perdersi per qualche ora. Una storia di lettere conservate in un cassetto, o lanciate in mare; di treni che si prendono e altri che si lasciano andare.
Sicuramente gli aspetti che colpiscono sono da un lato questo viaggio all'indietro, che ci fa subito capire come si conclude - o forse no? Visto che rimaniamo con una domanda in sospeso? -, ma fa nascere in noi la curiosità di vedere come è iniziato tutto; dall'altro lato, come dicevo, il punto di forza sono sicuramente le illustrazioni.
Ho amato moltissimo lo stile di Lafebre, delicato, preciso, capace di emozionare anche solo guardando le tavole, senza leggere le parole. Iniziare e concludere il libro riproponendo il medesimo sguardo, poi, mi ha incantato. Vorrei essere in grado di parlarvi meglio di colori, tecniche, e altro, ma purtroppo non sono ferrata su questo campo. Però, lo ripeto, i disegni sono di una bellezza impressionante, almeno per me.
Il problema, però, subentra quando mi soffermo sulla mia visione dell'amore. Ed ecco, se da un lato la storia di Ana e Zeno ha fatto battere il cuore della mia me romantica, dall'altro lato ci sono alcuni aspetti che purtroppo non mi hanno convinta. Il mio pensiero va a toccare quelli che sono dei personaggi secondari: Giuseppe e Claudia, marito e figlia di Ana.
[NB: non so se si possa parlare di spoiler, ma se lo volete leggere, magari fermatevi qui]
Durante la lettura mi sono spesso chiesta: ma questo amore che scalda il cuore, allo stesso tempo non è un po' egoistico nei confronti della sua famiglia? Non c'è, ovviamente, un tradimento fisico e va bene. Ma, io non sono riuscita ad apprezzare moltissimo soprattutto l'atteggiamento di Ana: lei trascorre anche notti intere in ufficio, attendendo la chiamata di Zeno, e nel frattempo ci sono un marito ad attenderla, e una bambina che vede - almeno da quel che si capisce - poco sua madre. Non so, forse è un mio problema, ma questo aspetto io l'ho trovato molto triste.
Magari si poteva approfondire anche meglio il tutto!
Comunque, come dicevo, a parte questo aspetto, il graphic novel mi è piaciuto molto, ma forse mi aspettavo quel qualcosa in più per amarlo in maniera completa!
Saremo mai “amici”? Proprio ora che ti ho ritrovato, vorrei tenere da parte un pezzetto della mia vita per te. Un pezzetto pieno di gabbiani, con vista sul mare. Ti piacerebbe?