5 motivi per leggere la trilogia de Le Dame del Faubourg, di Jean Diwo

13 dic 2023

Libri

Vi piacciono i romanzi storici? Amate, in particolare, la storia francese? 
Allora ho il libro giusto per voi... anzi tre! Sì, perché oggi voglio consigliarvi una trilogia che mi ha tenuto compagnia negli ultimi anni, trasportandomi nella Francia dalla fine del 1400 agli inizi del 1900. La grande Storia narrata però dal punto di vista di personaggi del popolo del quartiere in cui l'autore, Jean Diwo, è nato: il Faubourg Saint'Antoine. Quando giri queste pagine e inizi a leggere il racconto di queste famiglie, avverti anche l'odore del legno, l'arte degli ebanisti che partendo da questo sobborgo, hanno lasciato un segno importante.

Le recensioni complete le trovate tutte sul sito di Letsbook.org (Le dame del Faubourg, Il letto di acajou, Il genio della Bastiglia), mentre qui vi do cinque motivi per cui recuperare assolutamente questi tre volumi pubblicati in Italia dalla casa editrice 21Lettere.

Il profumo della segatura fresca e del truciolo appena asportato dalla lama della pialla, poi, lo avrebbe riconosciuto tra mille. Per lui il legno era come l’aria, il fuoco o l’acqua: un elemento vitale, un materiale carico di magia che la mano dell’artigiano rianimava, restituendo a quelle assi secche la libertà degli alberi nella luce del mattino.
(da... Le Dame del Faubourg)


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

1. LA STORIA FRANCESE

Per chi ama, come me, la storia francese questa è una trilogia assolutamente da recuperare. 
Si parte dal 1471, all'epoca del Re Luigi XI e si arriva fino al 1925, anno dell'Esposizione universale delle arti decorative.

Nel primo volume “Le Dame del Faubourg” assistiamo alla formazione della comunità del legno attorno all'Abbazia di Saint'Antoine Des Champs, nell'antico sobborgo parigino. È qui che seguiamo la storia di due famiglie, i Cottion e i Thirion, che daranno avvio a una bellissima epopea familiare attraverso le cui voci, possiamo vivere i tanti cambiamenti sociali, politici, ma anche culturali, e naturalmente della lavorazione del legno dei vari secoli di storia. Questo primo libro arriva fino alla vigilia della Rivoluzione Francese, quindi, un intervallo di tempo molto lungo, in cui conosceremo un gran numero di personaggi - tra storici, realmente esistiti - e frutto d'invenzione. Tra epidemie, guerre di religione, intrighi, rapporti tra clero e politica, ma anche amori, perdite, e viaggi, soprattutto in Italia dove gli ebanisti francesi si recavano per trarre ispirazione.

Il secondo volume, “Il letto di Acajou”, prende in esame un periodo relativamente più corto - circa 30 anni - ma anche più intenso: che parte dalla Rivoluzione Francese, al successivo periodo del Terrore, fino all'avvento di Napoleone Bonaparte e alla Restaurazione dei Regnanti sul trono. Diwo si concentra su un numero più ristretto di personaggi, che ruotano attorno alla Dama del Faubourg, Antoinette Oeben, che riunirà nel suo 'salotto' artisti, letterati, ebanisti e altro ancora.

Infine, ne “Il Genio della Bastiglia”, seguiamo i discendenti fino al 1925, attraversando le rivoluzioni del 1830 e 1848, il boom economico del Secondo Impero Francese, la Guerra tra Francia e Prussia del 1870, fino ad arrivare alle Grandi esposizioni universali, alla Belle Époque, alla Grande Guerra, e successivo periodo di pace.

Personaggi storici realmente esistiti s'intrecciano ad altri del popolo, frutto dell'invenzione dell'autore. 


2. LE DONNE

La trilogia è un vero e proprio omaggio alle donne, che non restano relegate sullo sfondo, ma partecipano attivamente alle attività della famiglia, compiendo azioni importanti e, spesso, consigliando al meglio i propri padri, mariti, figli, amici. Sono donne coraggiose e intelligenti, quasi moderne, che si espongono, e vanno anche oltre l'idea del ruolo loro attribuito in quei secoli.

Donne che restano impresse nei cuori dei lettori: come la Badessa dell'Abbazia di Saint'Antoine des Champs, Jeanne IV, che proteggerà e aiuterà i lavoratori del legno, permettendo la nascita della comunità; Antoinette Oeben, che creerà proprio nel quartiere una sorta di salotto culturale, dove nomi noti e meno noti si riuniranno portando notizie della Storia, degli eventi, e dei cambiamenti sociali, politici e culturali; e, infine, l'ultima Dama del Faubourg, Louise, arrivata dall'Inghilterra, che aiuterà la famiglia protagonista a uscire fuori da situazioni non facili, con il suo coraggio, il suo spirito indomito, la sua perseveranza. 

Insomma, se cercate dei romanzi dove le donne sono protagoniste e hanno ruoli molto importanti, allora questa trilogia fa per voi.


...in un’epoca violenta in cui la morte si aggira davanti a ogni porta, è salutare potersi immergere nella memoria dei secoli. Tutte queste persone, le cui tracce sono giunte fino a noi, avranno senz’altro avuto periodi difficili. Eppure il mondo continua a girare. Oggi il Faubourg sembra morto e abbandonato ma un giorno rinascerà. Nei cortili si sentiranno nuovamente lo scricchiolio della sega e il sibilo della pialla…
(da... Il letto di acajou)


3. LO STILE EVOCATIVO

Nonostante siano libri da 600 e più pagine, lo stile di Jean Diwo non è mai pesante: è scorrevole, diretto, e molto evocativo. I protagonisti, come avrete compreso, sono mobilieri, ebanisti, insomma lavoratori del legno. E nel corso dei secoli scopriremo insieme a loro i tanti piccoli e grandi cambiamenti. Se nel primo volume, infatti, si dava molta importanza all'aspetto artistico, all'incisione, all'intarsio, alla cura e creazione di mobili unici e personalizzati, dal secondo in poi le cose cambiano, introducendo macchinari, produzione in serie, fino ad arrivare alla vera e propria industria.

Ma, attraverso la sua scrittura, l'autore francese ci trasporta proprio lì, nei salotti culturali, tra le strade in cui infuria la rivoluzione e si innalzano barricate, nel calore di un letto, ma anche e soprattutto nei laboratori degli artigiani: abbiamo la percezione di avvertire il profumo del legno e della segatura fresca, quello più acre della colla calda, il rumore degli scalpelli, il sibilo della pialla, e tanti altri suoni degli strumenti usati. Oppure, eccoci lì a percorrere le strade di una Parigi che cambia aspetto, di una città che si espande, luogo in cui si celebrano arte e invenzioni, o con lo sguardo in su a osservare quella strana torre che si sta ergendo e che poi ne diventerà il simbolo.
Vi ho convinto?


4. CURIOSITA' E ANEDDOTI 

Uno degli aspetti che più ho amato di questi libri sono anche le tante piccole curiosità che Jean Diwo dissemina tra le pagine: dai nomi dei mesi del calendario rivoluzionario, alle varie mode di abiti e capelli (come il taglio alla Tito); ma anche l'attenzione e la grande abilità nel far dialogare perfettamente personaggi d'invenzione con altri realmente esistiti.

Ecco affacciarsi sulla scena, quindi, non solo ebanisti (come Jean-François Oeben, o André-Charles Boulle), ma anche pittori come Eugène Delacroix, Gustave Courbet, Léon Riesener. Non mancano gli intellettuali e scrittori, che spiccano soprattutto nell'ultimo volume: alcuni citati, attraverso le parole dei protagonisti, come Victor Hugo, Alexandre Dumas, o Émile Zola con il suo J'accuse, ma anche figure femminili, che avranno un ruolo per le sorti dei personaggi, tra cui Delphine de Girardin, George Sand, Madame de Staël e Ninon de Lenclos. Queste, ovviamente, sono solo alcune delle tante figure storiche citate.


Le famiglie unite sono come grandi querce: saldamente abbarbicate alla vita come se nulla potesse impedire ai loro rami più vecchi di far crescere all’infinito le proprie foglie verso la luce, sembrano immortali finché una tempesta non spacca le fronde più fragili come fossero vetro.
(da... Il genio della Bastiglia)


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


5. PIU' SIMILE A UN SAGGIO CHE A UN ROMANZO, MA SCORREVOLISSIMO NONOSTANTE LE TANTE PAGINE.

Voltata l'ultima pagina, oltre a provare una sorta di nostalgia nel dover dire addio ai personaggi, mi sono ritrovata anche a pensare di aver letto una sorta di saggio sulla storia francese, narrato dal punto di vista del popolo. Un saggio, però, per nulla complesso, perché narrato nella forma di romanzo.

Non bisogna però dimenticare che non siamo di fronte a uno di quei libri storici pieni di azioni, intrighi, battaglie e velocità, bensì davanti a una narrazione più quotidiana, ricca di aneddoti, eventi storici, ma anche relazioni umane e un vero e proprio sguardo sull'arte del legno. Quindi è una lettura lenta, densa, ricca, che richiede il giusto tempo e la dovuta attenzione, ma che saprà regalarvi molto, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche come una forma di arricchimento culturale.  


Allora, che ne pensate? Sono riuscita a trasmettervi un po' di curiosità?

I LIBRI

Le dame del Faubourg
Jean Diwo
Casa editrice: 21Lettere
Traduzione di: Luisa Rigamonti
Pagine: 800
Prezzo: 20.00€
Anno di pubblicazione: 2021
Il letto di acajou
Jean Diwo
Casa editrice: 21Lettere
Traduzione di: Luisa Rigamonti
Pagine: 704
Prezzo: 20.00€
Anno di pubblicazione: 2022
Il genio della Bastiglia
Jean Diwo
Casa editrice: 21Lettere
Traduzione di: Luisa Rigamonti
Pagine: 758
Prezzo: 23.00€
Anno di pubblicazione: 2023
Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS